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Rubrica di Emanuela Medi
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Giugno 2021

Hanno scritto un pezzo della storia Italiana e il loro valore culturale è indiscutibile, con questo obiettivo è nato “Gli Storici”, il primo Sindacato di Bar, Ristoranti, Pasticcerie e Gelaterie che si pone come interlocutore privilegiato con le Istituzioni e la politica. L’iniziativa viene presentata mercoledì 30 Giugno alle ore 12.30 presso la sede della FIPE in Piazza G. G. Belli, 2 – Roma. I soci fondatori dell’Associazione, alla presenza del Viceministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin, illustreranno le strategie e le attività che metteranno in campo per la tutela e la promozione dei locali storici. A seguire, il direttore del Centro Studi di Fipe-Confcommercio, Luciano Sbraga, illustrerà i risultati di una ricerca sulla demografia dei Pubblici Esercizi nei centri storici delle principali città italiane. Saranno presenti i rappresentanti delle imprese fondatrici de “Gli Storici”: Caffè Gilli Pasticceria & Liquoreria Marescotti Caffè Baratti & Milano Ristorante Savini Palazzo del Freddo – Gelateria Fassi Ristorante Umberto Caffè Paszkowski Ristorante Angelino ai Fori Harry’s Bar Caffè dei Costanti Sarà possibile inoltre seguire l’evento in streaming su Zoom al link: https://zoom.us/j/96960265623?pwd=b2VQVjhqZ0ZnY3B1WlZUdDc5QTlaQT09

Non ha nulla da invidiare alle vicine Langhe e al Monferrato, tanto da essere anch’esso riconosciuto patrimonio Unesco: da tutto e tutti il Roero si distacca per la sua bellezza rustica ancora incontaminata e per la notevole diversità di paesaggi, dai vigneti, ai frutteti, ai boschi delle Rocche, e grazie alla presenza di una viticoltura di qualità che si sta imponendo sul mercato con i suoi rossi da Nebbiolo e bianchi da Arneis. Ma il Roero è molto di più, come spiega in questa intervista il Presidente del Consorzio Tutela Roero, Francesco Monchiero. il Presidente delConsorzio Tutela Roero, Francesco Monchiero. “ E’ molto di più e lo confermo:  il Roero si differenzia dai territori fratelli Langhe e Monferrato per la sua identità ben precisa, riconoscibile per la vasta biodiversità, caratterizzata non solo da una viticoltura di alta qualità ma  anche dalla presenza di un’agricoltura che ha puntato su coltivazioni fortemente locali: mi riferisco alle  famose pesche di Canale, molto ricercate sui mercati di Milano e Torino in passato, alle fragole, agli asparagi verdi dall’intenso profumo, ai noccioleti. A questo poi va aggiunta l’affascinante fascia selvaggia e boschiva delle Rocche, formatesi 250.000 anni fa, quando il fiume Tanaro deviò il suo corso creando profonde voragini

Definito dalla stampa “Il festival dei coraggiosi” in quanto è stato tra i primi 5 festival in Italia a ripartire subito dopo la chiusura forzata per l’emergenza sanitaria, portando poi a termine, in ottemperanza delle norme sanitarie, il programma completo della stagione 2020. Una strada iniziata dieci anni fa quando  fu deciso di contribuire ad arricchire musicalmente un territorio come la Maremma, virtuoso dal punto di vista naturalistico, ma carente di occasioni culturali per valorizzare il suo prodotto d’eccellenza, il vino. Incantevole, tutti i concerti i svolgono d’estate  attraverso un percorso che unisce la bellezza della grande musica allo splendore di una natura incontaminata, al mistero dell'archeologia dei siti Etruschi, al fascino della storia di castelli, chiese, conventi, casseri, antiche nobili tenute, piccoli teatri ottocenteschi, fino ad avveniristiche Cantine d’Autore create da famosi architetti. Questi gli oltre 30 luoghi, che hanno visto la presenza del Festival, situati in ben 13 Comuni della provincia di Grosseto.                 Sito etrusco di Ghiaccio Forte, Castello di Montepò (1300 circa), Piazza di Massa Marittima (1100), Chiesa di San Biagio di Montorgiali (1540), Convento del Petreto (1274), Teatro Castagnoli (1852), Santuario di San Giorgio di Montorgiali (1200 circa), Castello di Potentino (1150), Chiesa romanico-gotica di Roccalbegna (1300

L’Abruzzo è sinonimo di natura incontaminata piccoli borghi ed eccellenze enogastronomiche, distribuite in un territorio sito tra le vette dell’Appennino e le acque dell’Adriatico. Questi imponenti massicci del Gran Sasso posti a poca distanza dal mare, favoriscono le escursioni termiche e una buona ventilazione, garantendo così un microclima ideale per uve di grande qualità. L’Abruzzo enologico è infatti una realtà in forte crescita con una superficie vitata pari 36 mila ettari e una produzione annua che sfiora i 3,8 milioni di ettolitri. Punto di forza della viticoltura nella regione è senz'altro il vitigno Montepulciano a bacca rossa, seguito dal Trebbiano d’Abruzzo vitigno a bacca bianca. La cucina abruzzese si ispira specialmente nell’entroterra ai piatti semplici e saporiti della tradizione contadina: carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche. Sulla costa troviamo invece la cucina marinara, assieme a tante varietà di ortaggi e verdure. Nel comune di Spoltore in provincia di Pescara su terreni collinari posti tra l’Adriatico e il Gran Sasso, sorge “Fattoria La Valentina”; gestita dal 1994 dalla famiglia Di Properzio si estende per 40 ettari di vigneto dal suolo ricco di argille e marne, specializzati nella coltivazione delle uve autoctone Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo, Fiano e Pecorino. La Valentina aderisce ai principi di sviluppo

Le eccellenze del metodo classico - GARDA ( VR)-2/4 LUGLIO Tre giorni all’insegna della cultura e del buon bere, con Masterclass, talk show ed eventi esclusivi che avranno come uniche protagoniste le migliori bollicine italiane.Ci vediamo sul lago! Andrea ZanfiBubble’s Itali  Ritorna uno degli appuntamenti più  IN  della spumantistica e gli eventi parlano da soli per ricchezza dei temi trattati, e per  i relatori fuori ogni discussione .  Master Bubble’s - Lectio magistralis Per un numero limitato di appassionati si organizza il Master Bubble’s lectio magistralis improntato sulla spumantistica italiana. MASTER breve di specializzazione di 4 ore nel quale, partendo dalle basi storiche e attraversando le conoscenze scientifiche, viene approfondito un sistema spumantistico italiano che affonda le sue origini nell’antica Roma. Relatori: Riccardo Cottarella, Lamberto Vallarino Gancia e Andrea Zanfi Prezzo: 50 euro Sala Chardonnay  Sala Pinot Nero  Sala Pinot Bianco  Sala Pinot Grigio Terrazza Bubble's  10:00 - 11:00 TALK SHOW - L’Italia degli spumanti Evoluzione dei mercati, identità e opportunità della spumantistica italiana Talk show realizzato grazie alla collaborazione del Corriere Viticolo e di Bubble’s Italia. Presenzieranno Giulio Somma, Carlo Flamini, Ricci Curbastro Interverranno Stefano Ricagno, Luca Giavi, Andrea Zanfi, Francesco Moneta, Attilio Scienza, Paolo Corbini, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG Conduce Antonio Paolini Fabrizio Salce, giornalista  15:00

Sono sempre stati  considerati i cugini dei grandi Baroli, Sangiovese, Amarone e invece, non tanto a sorpresa per chi li conosce, sono stati inseriti dalla prestigiosa rivista internazionale Wine Spectator all’interno della classifica delle migliori cantine italiane. Casale del Giglio Due eccellenze laziali: Casale del Giglio a Latina e la casa vinicola viterbese Famiglia Cotarella. Se l’impegno della Famiglia Cotarella nel Lazio ha già dato i suoi frutti in particolare con il Montiano rosso IGP che ha già ottenuto pregevoli punteggi , si deve ad Antonio Santarelli patron di Casale del Giglio   l’intuizione ,l’audacia ,  il voler fare tra  i primi e  i pochi   ricerca enologica ,piantando oltre 40 anni, fa decine di barbatelle per cercare- attraverso un imponente progetto di ricerca- quali fossero i vitigni più rispondenti al territorio. Famiglia Cotarella C’è riuscito salvando e riproponendo vitigni autoctoni di grande valore a salvaguardia della biodiversità del Lazio. Come lui stesso ha precisato” La produzione regionale sta cambiando e mi auguro che il numero delle imprese locali riconosciute aumenti sempre di più. Il cliente è diventato  molto più esigente rispetto il passato, si informa e sa cosa vuole. Per tale motivo.- ha sottolineato Santarelli le aziende devono impegnarsi per una maggiore qualità perché

LEONARDO PISANO, DETTO IL BIGOLLO   E visto che siamo in tema di scienza non potevano mancare i numeri per altro argomento di una delle sessioni del CICAP di cui ne parliamo nella nostra rubrica DI TUTTO DI  PIU’  A  Leonardo Pisano, detto il Bigollo,  il merito di aver portato in Occidente i numeri indo-arabi e la notazione posizionale che usiamo ancora oggi.” In foto: Fibonacci  Ma andiamo per gradi. La storia di questo grandissimo matematico è ricostruita, anche se brevemente da  Pierdaniele  Napolitani Direttore Storia della Matematica Università di Pisa”850 anni fa,-dice- la grande rivoluzione di Leonardo Pisano detto il Fibonacci, matematico,  noto soprattutto per la sua opera maggiore, il Liber abbaci, un testo che ha avuto un’importanza cruciale non solo nella matematica occidentale, ma più in generale nella storia del pensiero umano e che – direttamente o indirettamente – fu alla base della formazione culturale di alcuni tra i più famosi protagonisti del Rinascimento come Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli.” Eppure ,non sappiamo molto di lui :le ricerche degli storici ottocenteschi Francesco Bonaini e Gaetano Milanesi hanno permesso di appurare che il padre di Leonardo si chiamava Guglielmo e che il nome della sua casata doveva essere “de filiis Bonaccii”

Piero Angela, Paul Bloom, Dominique Brossard, Gianrico Carofiglio, Anne Marthe van der Bles, Rob Brotherton, Francesco Costa, Andrea Crisanti, Francesca Dominici, Gerd Gigerenzer, Valentina Petrini, Pif, Guido Tonelli e Antonella Viola sono tra i protagonisti di uno dei più interessanti festival della scienza in programma a Padova dal 3 al 5 settembre con un programma ibrido di eventi in presenza e online. DI TUTTO DI PIU è una rubrica di vinosano.com che vuole uscire dall’ambito strettamente enogastronomico per riportare eventi e temi di rilevanza sociale, economica, culturale , scientifica. Cosa ci ha incuriosito di questa edizione? .Il tema: NAVIGARE L’INCERTEZZA. Con il dubbio come bussola… per tornare a riveder le stelle  Come  spiega Massimo Polidoro, Segretario nazionale del CICAP e Direttore del Festival, “ ci sembrava il modo migliore per inquadrare il momento storico che stiamo vivendo  L’incertezza, lo sappiamo, genera dubbi e il dubbio può mettere a disagio. Da qui la necessità, per molti, di cercare rassicurazioni, talvolta costruendo spiegazioni confortevoli ma false o distorte. L’incertezza che muove la scienza, in quanto metodo per conoscere il reale in continua evoluzione, può invece rappresentare la stella capace di condurci verso il “glorioso porto”, come lo chiamava Dante, ” Come sottolinea.  Piero Angela fondatore del CICAP e

Nasce la prima Associazione Nazionale degli Amari Italiani il cui fondatore è Edoardo Schiazza, l’ideatore del marchio Amaroteca, sulla cui iniziativa è nata l’associazione, che si è subito dotata dell’Atlante interattivo degli amari italiani. "Si tratta – spiega Elena Dorato, esponente del team di sviluppatori dell’Atlante – di un progetto ‘WebGis open source’ gratuito e facilmente fruibile online da qualsiasi dispositivo sul sito Amaroteca.it, in cui attraverso una mappa interattiva dell’Italia si potranno visualizzare già 64 prodotti aderenti”. L’Atlante Interattivo dell’Amaro d’Italia è una mappa interattiva navigabile che, inquadrato il territorio nazionale, sarà capace di fornire all’utente una serie di informazioni utili e georeferenziate sugli amari: provenienza, caratteristiche, storia dell’etichetta, link al sito web del produttore, e così via. Gli autori dell'Associazione (Fonte foto Calamosca\LaPresse) Per ogni amaro, l’utente potrà trovare tutte le informazioni georeferenziate del caso: link diretti al sito o ai canali social dei produttori, consigli di abbinamento, le caratteristiche dell’amaro scelto e presto anche i luoghi precisi in cui è possibile acquistarlo". L’utente potrà interrogare l’Atlante Interattivo dell’Amaro d’Italia da smartphone, tablet o computer, effettuando la ricerca per parole chiave, oppure ricercando una determinata gradazione o un particolare gusto. Il WebGIS, elaborando la richiesta, evidenzierà sulla mappa nazionale tutti

Un decreto importante quello firmato il 24 giugno: il vino italiano avrà uno standard pubblico unico nel suo genere, attraverso un disciplinare basato sul sistema nazionale di produzione integrata, capace di mettere insieme il minimo comune denominatore in materia ambientale, economico e sociale con regole produttive e buone pratiche finalizzate a garantire il rispetto della natura, la qualità e sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini, un adeguato reddito agricolo. Frutto di una sintesi tra gli attuali protocolli pubblici, come Viva e Sqnpi, e privati, come Equalitas (nato nel 2015 dalla collaborazione tra Federdoc, Unione Italiana Vini, gruppo CSQA-Valoritalia, 3A Vino e Gambero Rosso), lo standard sostenibile del vino era stato inserito, lo scorso anno, all’interno al Decreto Rilancio e rimasto in attesa del decreto ministeriale, appena firmato E’ importante sottolineare come l’adesione al decreto è volontaria. Per tutti i produttori, sono previste regole uniche in materia di impiego di agrofarmaci e di buone prassi in vigna e in cantina (circa 40), ma anche – una volta raggiunta la certificazione – un logo uguale per tutti riconoscibile ai consumatori. Infine, buone notizie per le imprese che hanno già adottato lo standard Equalitas o gli altri protocolli a disposizione: a chi è