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Rubrica di Emanuela Medi
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Novembre 2021

Come se gli italiani non se ne fossero accorti, nonostante le offerte e i prezzi  dei principali prodotti a ribasso, a partire dal pane cibo quotidiano presso che insostituibile il cui prezzo lungo la filiera che dal campo  arriva allo scaffale è aumentato di circa 10 volte. Come riporta AgriNews 1 chilogrammo di grano tenero in Italia è venduto a circa 32 centesimi, mentre 1 chilogrammo di pane è acquistato dai cittadini ad un valore medio di 3,2 euro, sempre al chilogrammo. Se si considera che per fare 1 chilogrammo di pane occorre circa 1 chilogrammo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina, quelli necessari a ottenere l'impasto per 1 chilogrammo di prodotto finito, l'aumento dal campo allo scaffale risulta di 12 volte il prezzo originario. Prezzi delle materie prime alle stelle: +15% il mais, lo stesso la soia, +30% il grano duro il che ha comportato- come sottolinea Coldiretti- a un aumento dei prezzi dei cereali del 27,3%, dello zucchero del 53,5% e dei semi vegetali del 60%. Colpa del clima? In gran parte si se solo pensiamo alla grande siccità dell’estate 2021 che ha decimato i raccolti in Usa  nostro principale fornitore, cui si aggiunge il

La storia come sempre ci insegna molto e quella del burro è lunga e interessante .Durante le pause del” DE BELLO GALLICO” a Giulio Cesare venne offerto un piatto innovativo: gli” asparagi al burro”, ma l’accoglienza fu disastrosa in quanto definito cibo  adatto ai barbari. I legionari infatti usavano il burro come unguento cicatrizzante, in pratica una pomata. Il condimento ideale per Greci e Romani era l’olio. A “scoprire” il burro furono i contadini dediti alla pastorizia che avevano notato che dal latte, per affioramento,  si formava una parte grassa che sbattuta, dava un prodotto squisito che poteva servire come condimenti grasso. Molto probabilmente lo sbattimento necessario a produrre il burro dalla panna è stato scoperto per caso da un cavaliere che portava con se un recipiente di latta durante uno spostamento o un viaggio .L’accoglienza del burro nella gastronomia ufficiale fu molto lento e infatti le citazioni su questo alimento nei libri di cucina iniziano  dal XV secolo con ricette che provenivano dagli ambienti aristocratici anche se secondo alcuni storici la Riforma della Chiesa consentì l’uso del burro perchè  era divenuto molto caro. Si può dire che nel secolo XV cade il pregiudizio del buri come condimento dei barbari

Nella collezione di spumanti tardivi per il 2021 la Casa Spumantiera piemontese Cuvage  del gruppo Mondodelvino, è stata premiata dalla famosa wine critic britannica Jancis Robinson con le annate 2014 e 2017 di Cuvage Asti DOCG Millesimato. Fondata nel 2011 ad Acqui Terme, Cuvage è l’unica realtà piemontese presente nella selezione di spumanti tardivi per il 2021 classificati nella  piattaforma britannica . Le annate 2014 e 2017 di Cuvage Asti DOCG Millesimato (100% Moscato Bianco), hanno ricevuto entrambe 17,5 punti su 20 e rappresentano l’unico Asti presente tra i 157 vini elencati: un risultato importante per la denominazione Asti DOCG , alias Degustazione   Cuvage Asti DOCG Millesimato 2014 - 0,75 L - 17.5 punti“Sto davvero assaggiando un Asti di sette anni?! Questo è abbastanza straordinario. Marmellata di fichi dorati, marmellata di alchechengi e susine bianche. È così elegante, arioso e spumoso che sembra un tutù di balletto di Degas con strati e strati di tulle immersi in un bagno di bolle, che vorticano sotto i riflettori. C'è una cremosità, quasi una ricchezza; lime e matcha frullati su gelato al limone e yogurt. È, francamente, stupendo. È questa la nuova frontiera dell'Asti? Buon vino?” 7% alc. vol Shelf life 2019 - 2025Cuvage Asti

“Non basta essere ospitali per diventare professionisti dell’enoturismo “. Più che una riflessione è stata questa la constatazione reale che ha portato  Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, rispettivamente presidente e direttore di Wine Meridian a creare una guida  “pronto uso  “ per offrire , meglio suggerire soluzioni pratiche    alle cantine  in grado di combinare il mondo del turismo a quello del vino. Un vero e proprio salto di qualità  per imprenditori del vino, tour operator, enogastronomici e addetti alla hospitality ancorati a vecchie abitudini che certo non soddisfano  gli enoturisti alla ricerca di un plus . Un viaggio lungo 14.000 km di strada che racchiude l’analisi di 60 aziende e una survey su un campione di circa 400 enoturisti con l’obiettivo di comprendere meglio le loro aspettative e gli “errori” che hanno identificato nelle loro esperienze enoturistiche. Tra i più comuni? La sindrome “del fermentino”, ovvero la tendenza a raccontare la tecnica di produzione del vino omettendo invece l’idea che sta alla base del prodotto. Forti della lunga esperienza di Wine Meridian con l’Osservatorio sullo sviluppo del Turismo del Vino nel nostro Paese e che, solo nel 2021, hanno organizzato quasi 200 ore di formazione sul tema hospitality, rivolto agli operatori

“Rafforzare le misure di contenimento del contagio è fondamentale sia per salvare quante più vite umane possibile, sia per scongiurare le ipotesi di nuove chiusure, in particolare in un periodo delicato come dicembre. Prima della pandemia, infatti, questo mese da solo valeva circa 9 miliardi di euro per il settore della ristorazione, mentre quest’anno la previsione è di 7,2 miliardi. Si tratta del 10% del fatturato dell’intero anno e del 22% in più rispetto alla media mensile: troppo per un comparto che sta cercando di ripartire e che non può permettersi ulteriori chiusure né ulteriori incertezze. Consentire alle imprese di lavorare significa non solo garantire l’occupazione a 900 mila addetti tra dipendenti e indipendenti ma anche assicurare uno sbocco commerciale che vale 2 miliardi di euro ad una lunga filiera fatta di agricoltori, allevatori, vignaioli, imbottigliatori, pescatori e produttori artigianali e industriali di ogni genere”.

Da sempre ispirazione e fonte di grandi capolavori il vino è diventato  il grande protagonista delle etichette. Ma è recente   vedere la superficie di una bottiglia di vetro come supporto artistico, che aumenta il valore del prodotto grazie al suo messaggio   tanto da diventare sponsor de vino. Già gli antichi Egizi usavano apporre sulle anfore, dopo la loro sigillatura con fango e argilla, l’iscrizione che ne descriveva contenuto, provenienza, annata e nome del produttore .Si deve però aspettare la fine del Seicento, con l’introduzione della bottiglia di vetro e del tappo in sughero e in seguito all’invenzione della litografia, per veder comparire prima una pergamena apposta al collo della bottiglia, introdotta dal monaco Pierre Pérignon, seguita poi nel 1840 da vere e proprie etichette illustrate applicate allo champagne della Maison de Venoge. In Italia, a fine Settecento in Piemonte e Sicilia compaiono le prime bottiglie contrassegnate da cartigli descrittivi del prodotto, con immagini araldiche e riproduzione dei riconoscimentiNel 1945 il Barone Philippe de Rothschild decide di celebrare la liberazione e di dedicare il suo vino all’Année de la Victorie, commissionando a Philippe Jullian un’immagine simbolica con la “V” della vittoria. Da quel momento il premiere cru affida ininterrottamente la propria veste grafica a pittori contemporanei.

“Perché anche i più navigati sommelier o i migliori relatori possono commettere errori parlando di vino? Cosa sono e come incidono le emozioni che sono sempre invocate durante un assaggio? Inoltre, perché sorseggiare un calice di vino in un determinato momento può suscitare emozioni, sensazioni e ricordi che nemmeno sappiamo spiegare? E infine, perché davanti ad uno scaffale la nostra scelta cade su una etichetta più sobria invece di una più chiassosa o viceversa?” Sono alcune delle domande cui risponde Alice Lupi curatrice dell’ebook di Fisar volto a indagare i complessi meccanismi che intercorrono tra il sistema nervoso centrale e il mondo del vino. Realizzato da Sommelier associati il libro incuriosisce perché, differentemente da altri, risponde- e non è facile- alle molte sollecitazioni che il vino  produce come in fase di degustazione  le emozioni  e gli organi sensoriali sollecitati  a determinare le caratteristiche di un vino L’E-book ha un’articolazione in tre parti: nella prima  evidenzia la fisiologia della degustazionenella seconda si sofferma sull’aspetto cognitivonella terza “marketing, studi e ricerche”,  affronta  le tecniche di comunicazione e di marketing del settore.

Se nella città di Roma operavano veri e propri panifici di produzione industriale a Pompei esistevano, anche se su scala ridotta, numerosi forni perfettamente attrezzati. E con lo studio di queste antiche panetterie gestite da modesti lavoratori e con gli affreschi nelle case delle persone comuni che possiamo comprendere gli orizzonti nuovi che e storia dell’arte a lungo considerate scienze separate, possono aprire lavorando insieme.  Antico Pane ritrovato a Pompei Attraverso lo studio di oggetti di vita quotidiana appartenuti a uomini e donne comuni, l’archeologia ha contribuito a rendere la storia una disciplina molto più concreta e capace di farci comprendere davvero la vita degli antichi padri, permettendoci di ricostruire anche  microstorie di uomini e donne del passato. Poiché le scienze storiche sono volte ad indagare il tempo passato non solo attraverso lo studio di documenti scritti, atti ufficiali e fonti politico-militari, ma anche con tutto ciò che l’archeologia può ritrovare. Come sottolineato anche da Bandinelli, gli storici ed archeologi “non possono fare a meno gli uni dagli altri”. Grazie allo studio dei forni rinvenuti nella città vesuviana sappiamo come si svolgeva l’attività quotidiana dei panifici dell’epoca antica negli aspetti più minuziosi. Laddove normalmente l’opificio si divideva su due livelli, era guarnito di

Onestamente più al passo dei tempi di così non poteva essere l’edizione Monopoly 2021 :un viaggio culinario da Nord a Sud  per conoscere e gustare  i piatti più celebri della penisola con le ricette di Buonissimo.it L’icona pop per tutti coloro  che amano il gioco dal  1935 a oggi ha conquistato più di 1 miliardo di giocatori in ben 114 paesi nel mondo. Del resto, chi non si è sentito dire almeno una volta nella vita “vai in prigione senza passare dal Via!”? L’edizione speciale e limitata di Monopoly Buonissimo, in esclusiva in tutti i Toys Center dello Stivale, nasce dalla partnership tra Winning Moves, azienda leader del mondo dei giochi da tavolo, carte e puzzle, e Buonissimo.it, il portale verticale di Italiaonline dedicato alla cucina e al mangiar sano, con oltre 10.000 tra ricette e videoricette, spiegate step by step.  Il tabellone di Monopoly Buonissimo  è una tavola imbandita: Parco della Vittoria e Viale dei Giardini lasciano il posto a un delizioso Brasato al barolo e al grande classico della città meneghina, il Risotto alla milanese, mentre Vicolo Corto diventa filante come la Polenta concia valdostana. E se le Stazioni Nord, Sud, Ovest ed Est fanno posto ai dolci, dai

Le bollicine di Franciacorta sono un must per le tavole delle feste o per un regalo natalizio prezioso e raffinato. Le si può ricevere direttamente a casa nelle eleganti confezioni realizzate dalle Cantine di Franciacorta, fornitissimo wine store con enoteca di Erbusco (Bs), noto perché nel suo elegante open space di oltre 500 mq dove si può trovare il più vasto assortimento di vini della Franciacorta a prezzi di cantina (ben 1200 etichette di tutti i produttori locali), oltre ad una selezione di importanti vini italiani e stranieri, linee particolari di accessori per servire e degustare il vino.La collezione di strenne è intitolata National Park of the World ed è dedicata ai più famosi parchi naturali del mondo. Con numero variabile di bottiglie e di golosità, si possono acquistare on line nell’e-shop di www.cantinedifranciacorta.it, con la richiesta di riceverle a casa propria, oppure di inviarle alla persona a cui si desidera regalarle. Contengono pregiati Franciacorta e Curtefranca (i corposi Rossi franciacortini), con una raffinata selezione di bontà artigianali sia dolci che salate, quali il panettone al Franciacorta Satèn esclusivo dell’enoteca, torroni e cioccolate artigianali, tomini e sughi al tartufo, sottoli, ragù di culatello . Inoltre c’è la possibilità di acquistare