Fino a non molto tempo fa, al Sud, il parto si faceva con l’olio. Spesso e non solo nelle regioni vinicole. A questa unzione con l’olio, faceva seguito un bagno nel vino affinchè il neonato fosse impregnato, fortificato, in modo da fargli prendere un bel colore rosso..
Il bagno al vino di antica memoria è oggi una delle più piacevoli proposte dei centri benessere per le indubbie capacità tonificanti, depuratrici della pelle, , rilassante e decisamente predisponente a incontri piacevoli.. e poiché parliamo di incontri ritorniamo a quanto scrive Restif de La Bretohne nel suo Le Delizie dell’Amore. Non senza spregiudicatezza il settecentesco scrittore ci ricorda he ci si lavava molto prima e dopo il coito.”
Ciò che conta- scrive- è predisporre l’oggetto tale che diventi simile a un piccolo miracolo, una corona di fiori.. Si immerge tutto..ma proprio tutto nel vino, poi acqua fredda e ancora calda, acqua di rose.. fino a nuove e ripetute prodezze” Lascio a voi immaginare la vivacità e l’esplosività del rapporto quando al vino veniva usato lo champagne!..
Roba per pochi eccentrici? Niente affatto. La storia accertata e riportata da Sante Lanceri il bottigliere di Papa Paolo III, ci dice cha anche Sua Santità era uso a tale espediente. Si, proprio lui l’autore della famosa bolla In caena Domini(1536), l’uomo che approvò la costituzione dell’ordine dei Gesuiti,, il mecenate che affidò a Michelangelo l’esecuzione degli affreschi della cappella Sistina,, proprio lui amava a tal punto il vino di Creta da bagnarvisi i genitalia ogni mattina.
Ma perché il vino di Creta. A quei tempi ( metà 1500) si aveva un debole pe i vini moscati di Cipro, Malvasia, di Creta, di Malaga, che venivano conservati per anni in carratelli o in bottiglie con il tappo di vetro smerigliato. Paolo III anticipava forse un Sauterne Chateau d’Yquem o un Tokaj Essencia o si rifaceva ai consigli del medico olandese Levinus Lamnius( 105-1568) che consigliava le abluzioni nel vino per fortificare tutto il corpo e la mente? Non lo sappiamo, ma rimane il dubbio che la fortificazione a volte esagerata conduceva a scappatelle non certo reprensibili.
Liberamente tratto da” Eros&vino” di Jean-Luc Henning- Sonzogno Editore