Nubi e stelle nella pittura
La cultura è un appuntamento fisso di vinosano.com che sebbene abbia come tema il vino, è aperta ad altre tematiche in particolari storiche e scientifiche, in grado di arricchirne i contenuti. Per altro la cultura molto apprezzata dai nostri lettori che certo non disdegnano letture “alternative” come quella che presentiamo oggi: Nubi e stelle nella pittura Nel mondo antico sono famose le rappresentazioni dei cieli stellati negli affreschi parietali delle tombe egizie, a simboleggiare la “notte del mondo”. Nel buio delle piramidi, l'unica luce è infatti la stella polare inquadrata da un'apertura nascosta, che guida il faraone verso l'aldilà. Gli affreschi stellati nel soffitto della tomba di Nefertari (Luxor) ne sono un esempio, con una trama di stelle a cinque punte definite pentagramma o stelle pitagoriche. Tra le prime rappresentazioni della volta celeste nella pittura occidentale vi sono i mosaici paleocristiani bizantini, come il capolavoro nel Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna (V sec. d. C.): una composizione semplice e stilizzata nei toni blu-oro, a simboleggiare il rapporto oscurità-luce divina, la cui armonia geometrica rispecchia quella cosmica. Per avere un cielo di intenzione naturalistica dobbiamo però aspettare la fine del 1200. Sogno di Innocenzo III” (Basilica di Assisi) Giotto Nel “Sogno di Innocenzo III” (Basilica di Assisi)