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Rubrica di Emanuela Medi
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Febbraio 2022

Non c’è da meravigliarsi se molto cambia nella programmazione degli eventi a partire da Distillo Expo 2022 spostato da febbraio al  17 e 18  maggio. E’ la prima esposizione italiana  dedicata alle attrezzatture, materie prime, packaging e servizi per le micro distillerie  a cura di Craft Distilling di  Claudio Riva e Davide Terziotti . Le microdistillarie costituiscono un fenomeno in crescita vista l’attenzione  di tanti e numerosi consumatori attratti dai distillati di qualità  frutto di nuove sprimentazioni. La sede rimane sempre presso le Officine del Volo a Milano  situata all’interno  delle ex officine aeronautiche Caproni di Taliedo.Un complesso storico che rappresenta il volto e l’architettura industriale dei primi del Novecento. Parte la 39° edizione dell’Alambicco d’Oro: il concorso organizzato dall’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti (ANAG), aperto a grappe, acquaviti d’uva e brandy prodotti in tutta Italia dalle distillerie e da aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” (ossia ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne), Sono dieci le categorie di prodotti in gara: dai brandy alle grappe e acquaviti d’uva di più tipologie, giovani o passate in legno. A valutarli, in forma anonima, sarà una giuria selezionata di assaggiatori ANAG, chiamati ad assegnare medaglie Best Gold, Gold e Silver e due

Correva l’anno 1896, quando Svante August Arrhenius, Premio Nobel per la Chimica (1903), avanzò l’ipotesi che l’anidride carbonica “intrappolasse” la radiazione infrarossa e che questo fenomeno avrebbe portato ad un aumento della temperatura atmosferica. Interessato alla chimica dell’atmosfera, il chimico e fisico svedese studiò lungamente l’incidenza della CO2 sul clima, producendo ipotesi che, presto, avrebbero trovato conferma. A distanza di 125 anni, cause ed effetti dei cambiamenti climatici sono divenuti un’emergenza mondiale, nessun settore escluso.  Ne parla a Vinosano l’enologa e biologa Dora Marchi,  Direttore del Laboratorio Tecnico e Responsabile del Controllo Qualità nel Laboratorio di Ricerca Applicata Enosis Meraviglia di Donato Lanati. “Il cambiamento climatico, in ambito vitivinicolo,- dice Dora Marchi- riguarda l’incremento generalizzato della temperatura ambiente (periodi molto lunghi con temperature elevate e con scarse precipitazioni prima dell’invaiatura e durante la maturazione dell’uva) nonché l’incremento del contenuto in CO2 dell’atmosfera e della luminosità, dovuto alla scarsa presenza di nuvole e, in genere, gli eventi meteorologici estremi. Sono stati fatti numerosi studi  per determinare l’influenza di questi fattori sul metabolismo della vite I risultati, tuttavia, sono in parte contraddittori e suggeriscono che gli effetti del cambiamento climatico debbano essere studiati e valutati nel contesto dei singoli ambienti. Uno dei risultati comuni a tutte le ricerche fino ad ora pubblicate riguarda l’anticipo della fioritura

Alla domanda risponde un recente studio controllato e condotto secondo un protocollo  su volontari di sesso maschile e peso normale che sono stati suddivisi in tre gruppi: ai primi due è stata somministrata, una soluzione preparata estraendo dal luppolo la miscela dei composti responsabili del suo gusto amaro nello stomaco (primo gruppo sperimentale) oppure nel duodeno (secondo gruppo sperimentale). Nel terzo gruppo, è stato invece infuso con le stesse modalità un placebo ( sostanza farmacologicamente inerte) Storicamente  il gusto amaro è stato selezionato dall’evoluzione, con ogni probabilità, per la sua capacità di dissuadere i nostri progenitori ancestrali dal consumo di cibi potenzialmente velenosi. Nel mondo moderno questa funzione si è di fatto persa: ma gli alimenti di gusto amaro, interagendo con recettori specifici presenti sulla lingua, nello stomaco e nel duodeno, sembrerebbero comunque in grado di modulare le scelte alimentari degli individui. Partendo da questa importante evidenza scientifica, i ricercatori hanno dato a tutti i soggetti  un lunch e uno snack pomeridiano , registrandone l’apporto calorico. Con un risultato molto interessante: i soggetti ai quali era stata infusa la soluzione di luppolo hanno consumato circa il 20% di calorie in meno rispetto a quelli a cui era stato infuso il

La contestazione riguarda “l’abuso delle Indicazioni Geografiche (IG) da parte dell’UE per monopolizzare i termini generici di alimenti e bevande“. E’ quanto viene denunciato da un gruppo di produttori alimentari americani, che si sono costituiti in un Consortium for Common Food Names (CCFN) per denunciare le azioni dell’Unione Europea a difesa delle denominazioni dei prodotti tutelati dalla normativa comunitaria .Il CCFN  chiede ora  al governo di Washington iniziative   a “ottenere impegni fermi ed espliciti da parte dei partner commerciali, che tutelino i diritti degli utenti dei nomi comuni” Non si è fatta attendere la risposta di Filiera  Italia”. “Siamo al paradosso- dice il consigliere delegato Luigi Scordamaglia- ora sarebbero  e indicazioni geografiche e i nomi ad esse collegati a usurpare i nomi generici. Se passasse questa impostazione, il Made in Italy cesserebbe di esistere così come la tradizione, storia, cultura e distintività del cibo”. Il riferimento è rivolto a tutti gli accordi commerciali negoziati dall’Unione Europea e dagli USA, nonché quelli tutt’ora in fase di negoziazione, di cui si sottolineano, nella comunicazione al governo di Washington, “le pericolosità” in riferimento specifico alle IG e alla loro protezione.

Molti sono gli antichi calendari che ci offrono bellissime miniature sull’uccisione del maiale che, come si sa, era una delle risorse dalla cucina e del quale si diceva che «non si getta mai niente». Grasso di Maiale E se col sangue si faceva il sanguinaccio tipico del Carnevale, il suo grasso, che si cercava di far durare tutto l’anno, costituiva il condimento rimasto unico per secoli in tutto il meridione, con buona pace dell’olio di oliva che veniva utilizzato soprattutto per altri usi. Il maiale era dunque molto apprezzato, allevato con ogni cura e sacrificato quasi ritualmente quando giungeva il momento. Ma non è stato sempre così, né nel tempo, né nello spazio. Esso è stato anche simbolo negativo. Nell’antica Roma, ad esempio,  quando, in una lettera all’amico Tibullo, poeta come lui (Epistole, I, 4, 16), Orazio si definiva scherzosamente un Epicuri de grege porcus (un porco del gregge di Epicuro), non faceva altro che riproporre un cliché che circolava da secoli, e cioè che i seguaci delle dottrine di Epicuro fossero individui dediti essenzialmente al piacere; non a caso l’aggettivo epicureo ancora oggi è affibbiato proprio a quelli che praticano la norma di condotta del godimento e della dolce vita. E

Sono 600 i nuovi ettari di vigneto che la Regione Toscana concederà nel 2022 circa 600 ettari di nuovi vigneti. Dal 15 febbraio al 31 marzo si potrà richiedere l'autorizzazione per gli impianti. La Regione ha definito i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita. Le domande devono essere presentate al Mipaaf in modalità telematica nell'ambito del Sian. Possono accedere al bando tutti coloro che hanno in conduzione una superficie agricola almeno pari o superiore a quella per la quale chiedono l'autorizzazione per l'impianto di un nuovo vigneto. La superficie massima richiedibile per ciascuna domanda è pari a 30 ettari. Se le richieste ammissibili supereranno la superficie disponibile, ai singoli richiedenti verrà comunque garantita una superficie minima di nuovo impianto pari a 2.500 metri quadrati. "Il vigneto Toscana continua a crescere e noi vogliamo proseguire a favorire la spinta delle imprese a rafforzarlo", ha dichiarato la vicepresidente e assessora all'Agroalimentare della Toscana, Stefania Saccardi.

I conti sono presto fatti a partire dal nodo dell'import di cereali:  negli ultimi sette anni solo per effetto dell'embargo imposto dall'Unione Europea alla Russia e le conseguenti contromisure con i divieti all'export agroalimentare comunitario, le esportazioni made in Italy hanno perso 1,5 miliardi  (elaborazioni Coldiretti). E’ evidente il rialzo di mote materie prime tra cui il greggio che è andato sopra i 100 dollari al barile, del gas e cereali tanto  che secondo le elaborazioni Ismea su dati Comtrade, "le esportazioni agroalimentari dell'Ucraina verso la Ue-27 sono state pari a 5,4 miliardi di euro nel 2020, facendo del mercato comunitario - con una quota del 28% - una delle principali destinazioni delle derrate provenienti da Kiev". L'Italia acquista dall'Ucraina soprattutto oli grezzi di girasole, mais e frumento tenero e, prosegue Ismea, "relativamente al mais, è da segnalare che l'Ucraina è il nostro secondo fornitore dopo l'Ungheria, con una quota di poco superiore al 20% sia in volume che in valore; una situazione, questa, che suscita qualche preoccupazione vista la consistente riduzione della produzione interna di mais (-30% negli ultimi dieci anni) e la ormai strutturale dipendenza degli allevamenti dal prodotto di provenienza estera ".Nei primi dieci mesi del 2021, le importazioni complessive italiane di mais si sono ridotte in volume del 13%

E’ possibile un modello di turismo e  sviluppo cittadino sostenibile? Certamente si e lo ha dimostrato la Urban Vineyards Association l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York . Bellissima intuizione nata in America in cima a un edificio di Brooklyn nel cuore della città simbolo degli Stati Uniti divenuto un businesss , replicatO in molte città del mondo tra cui il nostro paese Il progetto di Rooftop Reds nasce nella primavera del 2013, quando il socio dirigente e fondatore Devin Shomaker era ancora uno studente al Finger Lakes Community College Viticulture and Wine Technology Program. Devin, avendo visto altri progetti di agricoltura urbana sul tetto, si chiese se le viti potessero essere coltivate in modo simile. Suo fratello, co-fondatore e socio Thomas Shomaker, all’epoca viveva a Park Slope, Brooklyn e ogni anno coltivava un orto sul tetto. In questo sito, Devin e Thomas hanno istituito un vigneto pilota sul tetto, composto da 50 viti nella primavera del 2013 utilizzando secchi da 7 galloni ancorati a un sistema di drenaggio 2×4. Le viti piantate sopravvissero all’inverno particolarmente rigido

Lo Chardonnay è il vero protagonista in questo uvaggio. L’annata che ha conquistato l’Oro è quella relativa alla vendemmia 2019, un’annata classica che ha goduto dell’autunno altoatesino “dorato”- . La scelta delle uve di altissima qualità da diversi vitigni, con raccolte differenti dettate dal livello di maturità delle uve utilizzate nell’uvaggio, una fermentazione e maturazione esclusivamente in legno, la particolare cura ed attenzione in ogni fase della vinificazione, si riflettono fortemente nel carattere preponderante e dominante della Cuvée che esprime il meglio di ogni annata dei  nostri vigneti d, anno dopo anno “Siamo felici di questo riconoscimento che premia uno dei prodotti simbolo della nostra produzione, nonché il nostro approccio meticoloso in vigna e rispettoso della natura. Per questa Grande Cuvée abbiamo selezionato solo i migliori grappoli da diversi vitigni”, afferma Julia Walch.  “Note di degustazione Dall'intenso giallo brillante la Cuvée “Beyond the Clouds“ si rivela in tutta la sua complessità già al naso, dove spazia dalle complesse sfumature aromatiche di frutta esotica come l'ananas, alle note floreali di petali di rosa, fino ai sentori di note tostate. Complesso e raffinato, colpisce al palato con la sua struttura corposa, la cremosa morbidezza e la fresca sapidità, accompagnata nel lungo e persistente finale da

Torna nelle case  dei soci il ciclo di inontri  organizzati da ONAV l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino che ripropone il format #VINO&TERROIR. I webinar tornano in veste rinnovata, proponendo assaggi “in verticale”. Primo protagonista: il Sangiovese. Dopo il successo del 2021, si rinnova la collaborazione con i consorzi grazie a un nuovo ciclo di incontri finalizzato alla conoscenza approfondita dei vini da scoprire a casa attraverso l’assaggio tecnico delle differenze determinate dal tempo e dall’andamento climatico delle annate.Il ciclo di seminari, che partirà il 7 marzo, prevede la presentazione in verticale delle principali denominazioni del Sangiovese per imparare ad individuare – ed apprezzare – le diverse sfumature grazie all’assaggio di campioni in mignon da 50 ml. I consorzi di tutela Nobile di Montepulciano, Vini di Romagna, Morellino di Scansano e Chianti Classico, quest’ultimo suddiviso in Chianti Classico Fiorentino e Chianti Classico Senese, metteranno a disposizione quattro vini ciascuno per un totale di 20 campioni in un kit.Le annate in assaggio andranno dalla 2012 alla 2020.  Ogni lezione, di circa un’ora e mezza, prevederà una panoramica sul territorio in analisi curata da relatori Giovanni Capuano, Daniele Rossi con Luca Urbini, Alessandro Fiorini ed Alessandro Masnaghetti e sarà seguita dall’assaggio guidato commentato da