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Rubrica di Emanuela Medi
 

A Taste 2024 l’anniversario della Fondazione avvenuta nel 1934

Compie 90 anni il Parmigiano Reggiano e torna sul palco di TASTE, l’appuntamento di Pitti Immagine a Firenze un punto di riferimento per le eccellenze enogastronomiche italiane e lo fa celebrando il Parmigiano Reggiano 40  mesi.

Occasione per tornare a parlare di lunghe stagionature quale è  il Parmigiano Reggiano 40 mesi: un prodotto dalle caratteristiche inconfondibili, friabile, estremamente solubile e dalla forte personalità, apprezzato e utilizzato dall’alta ristorazione in tutto il mondo come ingrediente per dare un tocco di umami ai piatti, cioè di quel gusto sapido e piacevole che solletica le papille gustative e rende l’esperienza sensoriale indimenticabile. Da Carlo Cracco a Massimo Bottura, sono tanti gli chef stellati che apprezzano la complessità e le caratteristiche organolettiche di questa stagionatura.

La manifestazione fiorentina è anche la cornice scelta per lanciare i festeggiamenti per il novantesimo compleanno del Consorzio, che si svolgeranno nell’arco di tutto il 2024 in concomitanza alle principali manifestazioni a cui parteciperà la Dop. L’ente di tutela che associa tutti i produttori di Parmigiano Reggiano viene infatti fondato il 27 luglio 1934, quando i caseifici sottoscrivono l’atto costitutivo del primo Consorzio Interprovinciale Grana Tipico. Il termine “Parmigiano Reggiano”, presente fin da subito nel marchio ovale delle forme, viene poi ufficializzato nel 1938 fino ad arrivare a rappresentare il 47% del mercato in oltre 50 paesi nel mondo. Un successo coronato ai World Cheese Awards 2023, in cui la Dop ha ottenuto un bottino di ben 150 medaglie, di cui 3 Super Gold e 31 ori, conquistando il titolo di formaggio più premiato per l’undicesima edizione consecutiva.  Al Consorzio aderiscono oltre 2.000 caseifici che producono più di 37.000 tonnellate di Parmigiano Reggiano, lavorato con il latte di 430.000 bovine..

«Il 27 luglio 1934 nasceva il Consorzio del Parmigiano Reggiano: stiamo per spegnere 90 candeline, ma ci sentiamo più energici e proiettati al futuro che mai», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Solo negli ultimi tre anni, dal 2020 a oggi, abbiamo affrontato enormi sfide. Al contempo, sono stati tre anni in cui il giro d’affari al consumo della Dop ha toccato i 2,9 miliardi di euro, ben 156.620 tonnellate, e la quota export è salita al 47%. Questi risultati sono merito sia del grande impegno che tutta la filiera sta portando avanti, sia della fedeltà che i consumatori continuano a dimostrare ai valori della nostra Dop sia: dalla lavorazione del tutto naturale alla cura artigianale, dal rispetto della tradizione al legame indissolubile con il territorio ».

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