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Rubrica di Emanuela Medi
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Giugno 2023

Sono oltre 160 gli chef e i cuochi provenienti da tutta Europa che, dopo aver preso parte a un corso di formazione dedicato, potranno partecipare all’Award indetto dal progetto LIFE Climate Smart Chefs, che vede capofila la Fondazione Barilla, insieme ad altri partner italiani e internazionali. L’award premia le pratiche virtuose e le ricette che mettono in evidenza il rapporto tra cibo e salute del Pianeta e valorizza le “iniziative locali” portate avanti da associazioni e organizzazioni no profit - guidate da chef - che trattano le questioni relative a: alimentazione, clima, uso dell’acqua e spreco alimentare. Il premio e i risultati preliminari del progetto saranno presentati durante la conferenza di medio termine che si terrà il 5 luglio. Per partecipare alla conferenza online, clicca qui. Finanziato dal Programma LIFE dell’Unione Europea, Climate Smart Chefs formerà in tre anni 160 chef e professionisti del settore ristorativo provenienti da tutta Europa, con conoscenze e strumenti volti a generare un cambiamento nella progettazione dei menu e nella comunicazione verso i loro clienti, aumentandone la consapevolezza sulle questioni climatiche. Il progetto, che vede Fondazione Barilla capofila in partnership con ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ENAIP NET, l’Università finlandese JAMK e l’azienda irlandese

Nuovi studi documentano che nell’Italia meridionale popolata nell’entroterra si era costituita una civiltà. fondata sulla viticoltura con tante varietà sviluppatesi nel II millennio a.C. È questa solo una delle ultime scoperte pervenuteci dalla Basilicata che smentiscono le origini orientali e confermano l’origine della presenza della vite in Italia e sulla storia della viticoltura, come riportato nel volume dell’Istituto Geografico Militare “Fra le montagne di Enotria.

“Come lo vorremmo questo Monferrato? Io farei nulla per cambiarlo. Diversamente, occorre ripartire dalla sua grande storia”. Così ha iniziato l’enologo Donato Lanati una sua riflessione al Lions Club Valcerrina, ma è stata l’occasione per domandarsi un Monferrato maggiormente dinamico, mediatico ed economicamente/turisticamente più vivace o il Monferrato del silenzio, del paesaggio, della sua cultura.

Organizzato dal Consorzio Tutela Vini delle VENEZIE DOC, il ciclo di incontri è parte di un percorso delle attività di sviluppo a livello nazionale che la Denominazione Delle Venezie sta compiendo sul piano qualitativo e comunicativo; un percorso intimamente legato al territorio di appartenenza e nel quale ognuna delle tre regioni, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto, giocano un ruolo di primo piano nel contribuire alla definizione di un’identità collettiva.