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Rubrica di Emanuela Medi
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Dicembre 2022

“Brindisi tricolori in grande spolvero, dice Giampietro Comolli presidente Ovse-Ceves “Saranno circa 750 milioni le bottiglie di bollicine nazionali stappate all’estero (di più quelle spedite) per un valore alla produzione di 3 miliardi di euro (pari al 36% del totale enoico esportato), di cui circa 1,7 miliardi di euro derivanti dal solo sistema Prosecco Spumante composto da 3 docg e 1 doc interregionale.

Bel colpo, meglio brava la Cantina Valpolicella Negrar l’unica cantina in Veneto a ricevere ben tre riconoscimenti ai tre vini della linea premium Domìnì Veneti tra i 436 vini insigniti con le “Tre Stelle Oro” dalla Guida ”I Vini di Veronelli 2023” , curata da Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, cha ha premiato l'Amarone Villa 2015 e l'Amarone Mazzurega 2015 della Collezione Espressioni e l'Amarone Riserva Mater 2015 Collezione d'Autore.

Compie 40 anni il “Pranzo di Natale” della Comunità di Sant’Egidio, che da oltre 50 anni assiste le persone che vivono in povertà e ai margini. Un quadro allarmante, dicono a S.Egidio con il 68% degli italiani che si dice in difficoltà nel pagare le bollette a causa dell’aumento del prezzo dell’energia collegato alla guerra in Ucraina in attesa che la Commissione Ue che prevede il picco dell’energia a fine anno, inizi poi a diminuire lentamente, cosi come l’inflazione dei prezzi al consumo al momento all’8,7.

Il pensiero del Natale della nostra infanzia è quasi sempre legato ad un sentimento di nostalgia. Le lunghe vacanze a scuola con la preoccupazione per i compiti rimandabili all’anno successivo, l'attesa dei regali, la casa che si riempiva di parenti che venivano da lontano, i grandi pranzi con le posate d’argento scintillanti, le luci dell’albero di tutti i colori che si accendevano e si spegnevano con un ritmo lievemente ipnotizzante, l'attesa della mezzanotte per porre il Bambinello nel presepe a lume di candela, i grandi vassoi di dolci con la glassa colorata che si potevano mangiare solo a Natale, le letterine con i brillantini che scrivevamo a scuola e nascondevano sotto il tovagliolo di papà, e poi la tombola e il Mercante in fiera con i soldi da gestire in piena autonomia, la gioia delle vincite che ci sembravano enormi e che toccavamo di tanto in tanto per rassicurarci che fossero davvero lì e riempivano con il loro peso le nostre tasche.

Puntuale a fine anno la ricerca di Nomisma commissionata dall’Istituto Grandi Vini, che riunisce 18 cantine di primissimo piano del vino italiano (Alois Lageder, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Argiolas, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Col d’Orcia, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Marchesi Antinori, Masi, Michele Chiarlo, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido e Umani Ronchi).