Una bella spallata a coloro che pensano che la scienza sia inaccessibile e poco comprensibile, l’ha data il Festival della Scienza medica di Bologna che ha chiuso questa sesta incredibile edizione con numeri da capogiro: 220 mila presenze online., in 8 giornate!
Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con l’Università di Bologna e con il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo, il Festival ha avuto come tema centrale: “Lezioni di medicina. Covid-19”
Una grande soddisfazione per Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città e ideatore dell’evento, che ha così commentato: “Numeri del genere, oltre a essere motivo di legittimo orgoglio, ci fanno comprendere due cose: da un lato è evidente l’interesse diffuso per un evento drammatico, che ha pesantemente inciso sulle esistenze dei singoli e della collettività a ogni livello; dall’altro, la tenace ricerca di fonti scientifiche autorevoli, frutto forse di una rinnovata consapevolezza dell’importanza di un’alfabetizzazione medica e scientifica diffusa.
Proporre alla Nazione e soprattutto ai suoi giovani contenuti scientifici espressi da voci autorevoli, per diffondere maggiore conoscenza sulle frontiere della ricerca e per contribuire a una corretta divulgazione, è da sempre missione del Festival. Quest’anno : l’impossibilità di organizzare il Festival in presenza e l’esigenza di trasmetterlo online ci ha consentito di raggiungere un pubblico ancora più ampio e composito. Le presenze al Festival si sono ben più che quadruplicate.”
Le lezioni del Festival restano accessibili sulla piattaforma. Per collegarsi, basta registrarsi su www.bolognamedicina.it Facebook: Bologna Medicina – Twitter: @BolognaMedicina