Intanto diciamo subito che cosa è Eiq – Enoturismo Italiano qualificato: nato nel 2019 ha come obiettivo di identificare e rendere riconoscibile su scala nazionale le eccellenze dell’enoturismo italiano in modo da rendere competitivo questo settore.
In sostanza si pone come strumento di valorizzazione del turismo del vino integrandone i vari aspetti: gestione economica, le esigenze delle aziende, del mercato, dei visitatori, del territorio e delle professionalità legate al settore.
I destinatari sono singole Cantine, aziende con più tenute vitivinicole, gruppi vitivinicoli ma anche Consorzi di tutela e Strade del Vino.
A conseguire il primo marchio Eiq è la storica azienda guidata da Piero Mastroberardino ad attestare l’alto standard di accoglienza riconoscibile a livello nazionale e internazionale.
Certo non sono solo le visite guidate, le degustazioni, lo charme del luogo, a segnare il perché del marchio, ma la valorizzazione territoriale che Mastroberardino ha impresso alla sua realtà con attenzione al patrimonio culturale e artistico tale da definirlo un moderno mecenate.
Tra le iniziative più interessanti la donazione per il restauro del dipinto di San Gennaro, nella cappella di Sant’Agnese della Chiesa dei Girolamini, a Napoli.
Il progetto del vigneto Serra di Mulino a Vento nel comune cilentano di Pollica, culla della dieta mediterranea Patrimonio Unesco.
Il Progetto Pompei, un ricco programma di ricerca sui metodi e sulle tecniche di viticoltura e vinificazione nell’antico centro di epoca romano.
E infine la realizzazione del MiMa, il Museo d’Impresa Mastroberardino Atripalda, che coniuga la tradizione enologica della provincia di Avellino con il racconto sotto firma di romanzo, di una delle più antiche dinastie dell’enologia italiana.
