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Rubrica di Emanuela Medi
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Lo avevamo scritto in un precedente articolo che solo a guardare le foto viene voglia di fare le valigie e partire in barba a tutte le restrizioni.. ora queste non ci sono più e Borgo Scopeto una delle migliori realtà enoturistiche italiane ha aperto, compiaciuta del suo fascino dove- come scrivemmo- il bello si sposa al buono. Si, perché in questo borgo trecentesco immerso in un paesaggio da sogno caratterizzato dal profumo sensuale di natura e vigneti, Elisabetta Gnudi Angelini lo ha trasformato in un resort a quattro stelle dotato di ogni confort dove vengono vinificate le uve provenienti da ben 70 ettari per sua maestà..il Sangiovese .Borgo Scopeto, importante tenuta toscana di origini trecentesche è a soli dieci chilometri da Siena, sessanta da Firenze e poco più di ottanta da Arezzo, quindi nel cuore del Chianti Classico. I toni rustici dei mattoni a vista si armonizzano con la verdeggiante campagna circostante, e sulla linea dell’orizzonte si scorgono suggestivamente la Torre del Mangia ed il Campanile del Duomo di Siena, distante pochi minuti. La Tenuta si estende per 482 ettari, di cui 400 ettari di bosco, 70 ettari a vigneto (con una produzione di circa 350.000 bottiglie l’anno) e 6.500 piante di

Dieci chilometri da Siena, cinquanta da Montalcino, sessanta da Firenze e poco più di ottanta da Arezzo. Borgo Scopeto, relais chiantigiano di Elisabetta Gnudi Angelini, occupa una posizione strategica nel cuore  della Toscana Centrale.  Si, lo sappiamo: raccontare in questo periodo di cascine immerse in paesaggi da dipinto rinascimentale, a due passi dalla città del Palio, è quasi difficile, perché solo a guardare le foto viene voglia di fare le valigie e partire in barba a tutte le restrizioni. D’altra parte, però, le migliori realtà enoturistiche italiane meritano di essere raccontate in previsione della riapertura a Giugno, a maggior ragione se, oltre che belle, sono anche molto “buone”.  E “buono” e bello è questo borgo trecentesco sito nel comprensorio di Vagliagli, frazione di Castelnuovo Berardenga,  che guarda la Cattedrale e la Torre del Mangia dalla cima di uno dei primi colli del Chianti Classico. Elisabetta  Gnudi Angelini, l’ha acquistato 23 anni or sono e trasformato in un resort a quattro stelle dotato di piscina, centro benessere e ristorante oltre che di una cantina dove vengono vinificate le uve provenienti dai 70 ettari di vigneto presenti nella tenuta circostante.  Il protagonista della produzione è - ca va sans dire - il Sangiovese, dal