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Rubrica di Emanuela Medi
 

Tasting Wine Live Telling (seconda parte)

Barolo Docg Riserva Lazzarito 2013 – Ettore Germano

Le Langhe sono terra di uve di Nebbiolo, ma soprattutto le colline a sud della città di Alba. Barolo, Castiglione Falletto, Roddi, Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Serralunga d’Alba e Verduno sono i comuni del Barolo. Diversità di terreni e interpretazioni di stile dei vari produttori caratterizzano i vini, ma  fra tutti domina la purezza assoluta del Nebbiolo. 

La Cantina di Ettore Germano è una meta importante nel panorama delle Langhe. Produttore anche di Alta Langa metodo tradizionale classico e di Riesling, il Barolo è il punto di riferimento perché punta soprattutto alla longevità del vino, con vendemmie eccezionali come quella del 2004, 2007, 2013, 2016. Il Barolo Docg Lazzarito Riserva

 Nasce in una vigna particolare, posta vicino a Serralunga, sempre la stessa, per cui non tutte le annate-vendemmie sono idonee. Il Riserva ha una maturazione e affinamento di almeno 5 anni per esprimere tutte le caratteristiche assolute, senza dubbi.  Veste granato di color intenso, scuro ma brillante. Esprime un aroma di frutti rossi, mora nera,  fiori di rosa appassita. Sorso caldo, avvolgente e morbido,  eterei e dinamici tannini accompagnato da asciuttezza e corposità. Ancora visciola e ribes nero, un po’ di anice e pelle concia, foglie secche e muschio con persistente eleganza.  Vino senza obblighi, anche da meditazione solitaria. 

@amemipiacecon®© la Toma di Elva dura stagionata riserva di 10 anni oppure cacciatora di cervo e capriolo con tartufo oppure stracotto emiliano con cinghiale, mostarda piacentina di frutta e verdure.

  Azienda agricola Germano Ettore, loc.Cerretta 1, 12050 Serralunga d’Alba (CN), +390173613528 , www.ettoregermano.com, info@ettoregermano.com 

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Vermentino Doc Colli di Luni Etichetta Nera – Cantina Lunae La Lunigiana, o terra di Luni, terra consacrata alla dea Selene dai greci arrivati fin qui, attraversata dalla via Francigena, antica civiltà. Un territorio che risente dell’ influenza salmastra del mare e la potenza delle marne alluvionali e terre sciolte delle Apuane, a strati profondi, scheletro con limo argilloso. La Cantina Lunae fondata nel 1966 da paolo Bosoni è una storica azienda legata al Vermentino.  Nel cuore della Lunigiana, azienda di 45 ettari suddivisa tra collina e vallivo, contraddistinta da piccolissimi appezzamenti, non più di 2 ettari cadauno, posti nei comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra. Tra i vini di punta della cantina il Rosso Riserva Niccolò V, il doc Colli di Luni Auxo, l’Albarola. Il Lunae Vermentino Doc Colli di Luni Etichetta Nera, Espressione della longevità, è ottenuto da uve in purezza, vinificato e fermentato solo in vasche d’acciaio, affinato 3 anni in cantina prima di uscire. All’occhio veste un colore paglierino intenso con lampi smeraldini. Spettro olfattivo di fiori gialli maturi ed erbe aromatiche verdi dell’orto , con note di fiori di biancospino e di acacia. Al palato è fresco e armonico, presenta equilibrata acidità e sapidità, piena  elegante rotondità  ,di mela e pesca il sorso, deciso tocco finale minerale e di cedro.@amemipiacecon®© tempura di gamberi rossi siciliani oppure con un carpaccio di pesci spada e salmone con frittura di verdure julienne oppure  vitello tonnato con maionese più lenta fatta in casa al momento. Azienda agricola Cà Lunae, via Palvotrisia 2, 19030 Castelnuovo Magra (SP), +39 0187 693483,

www.calunae.it, info@calunae.it——————————————————————-

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2018 – Cantina Villa BucciLa viticoltura marchigiana è sempre stata una produzione molto autoctona, legata al consumo famigliare e locale. Oggi sono 18.000 ettari per il 70% Docg-Doc-Igt con una biodiversità di 100 vitigni, dal Sangiovese al Montepulciano, dal Trebbiano al Verdicchio, ma anche Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon, per ottenere il Rosso Piceno, il Conero, il Lacrima di Morro, il Serrapetrona, l’Offida, due Verdicchio di Jesi e Matelica. La Cantina di Ampelio Bucci,  Villa Bucci, è situata a Ostra Vetere, a pochi chilometri da Senigallia, 30 ettari di terra di vigne ben esposte, coltivate e allevate con la pratica dell’agricoltura biologica certificata. Storica azienda che ha contribuito allo sviluppo di tutta la viticoltura di Jesi negli ultimi 40 anni, dal Sangiovese al Montepulciano, ma  soprattutto del Verdicchio. Il Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2018 Biologico E’ ottenuto dalle sole uve di Verdicchio, viti di 40-45 anni nella vigna di Montecarotto, a media collina sul mare, esposto verso levante, su terreno argilloso, ricco di calcare grossolano, con una struttura non pesante e friabile. Uve pressate leggere, fermentazione lenta e controllata sulla bucce, vinificazione completa compreso il lungo affinamento svolta solo in contenitori di acciaio. Abito di un bel giallo paglierino intenso invitante. Un mix bouquet raffinato e delicato di fiori bianchi di gelsomino, ginestra e acacia con buccia di mela golden gialla. Sorso pieno fresco, corposo e fiero, metallico minerale sapido, altamente bilanciato in acidità e lunghezza, finale etereo avvolgente e invitante, con buccia di pompelmo  su mandorla secca. Nessun grande vino ha abbinamenti prediletti, un calice solo va sempre bene @amemipiacecon®© con tartare di carne di Fassona e di pesce spada oppure di polpo oppure chitarra e pallottine di carne piccole oppure le storiche olive ascolane ripiene calde con panatura leggerissima. Azienda Agricola Fratelli Bucci, via Cona 30, 60010 Ostra Vetere (AN), + 39 071964179, www.villabucci.com, bucciwines@villabucci.com

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Nobile di Montepulciano Docg Il Nocio 2016 – Poderi Boscarelli 
Toscana, terra del vitigno Sangiovese, nelle sue diverse varietà e  interpretazioni. Nel territorio collinare di Montepulciano, lungo la via Francigena, nasce il vino Nobile di Monte Pulciano, già descritto da Francesco Redi nel XVII° sec.. Suolo in gran parte tufaceo, sciolto arenoso, con presenza di ghiaia o sassola. Ottenuto principalmente dalle uve di Sangiovese Grosso, qui chiamato Prugnolo Gentile per lo spiccato profumo di prugna, una particolare selezione clonale e uve di Canaiolo Nero. Una eccezionale storia che ancora oggi produce qualità, legata al rispetto della purezza viticola e tradizione: cioè solo il vecchio Prugnolo Gentile al 100%. Sono 670 ettari coltivati. La Cantina Poderi Boscarelli è una azienda famigliare verso la Valdichiana, fondata negli anni ’60 da Egidio Corradi, coltiva 14 ettari intorno ai 300 mslm, principalmente di Sangiovese nelle diverse versioni, con gli autoctoni come  Mammolo Canaiolo e Colorino, oltre a Merlot e Cabernet Sauvignon, produce il rosso Igt Toscana e il Doc Rosso. Il Nobile di Montepulciano Docg  Il Nocio 2016  Nasce dal vigneto del Nocio con viti di quasi 50 anni. il vino base fermenta in piccole botti di legno per 10 giorni, poi matura per 18-20 mesi in fusti medio grandi di rovere, a seguire un lungo affinamento in bottiglia.  Cappotto rosso rubino intenso luminoso. Profilo aromatico di fiori di gelso, frutto di mora, ginestra e radice di tamerice. In bocca è complesso e poliedrico, colpisce l’amarena e il balsamico, fresca liquerizia mista a acidità rotonda, tocco di noce moscata, finale prolungato piacevole elegante di prugna e mirtillo nero. Non ha senso parlare di abbinamento ideale a tavola, non esiste, il vino è soggettivo, ma @amemipiacecon®© la carbonara ciociara oppure l’agnello ripieno con i carciofi oppure il fagiano arrosto o l’anitra all’arancia. Poderi Boscarelli, via di Montenero 24, Montepulciano (SI) +39 0578 767608,  www.poderiboscarelli.com, cantina@poderiboscarelli.com

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Brunello di Montalcino Docg 2015 Riserva – Poggio di Sotto Montalcino ha terreni assai divers: terre rosse, alti crinali con arenarie scheletriche fino alle marne argillose generose, dai detriti alluvionali e calcarei fino al caldo tufo vulcanico e galestroso dei pendii, con le sotterranee cave di onice e alabastro.  Montalcino ha 4000 ettari di vigne Docg, con soli 200 produttori. Brunello è sinonimo dell’autoctono vitigno Sangiovese, perché il primo vino ottenuto era molto scuro. L’Azienda Cantina Poggio di Sotto è una tenuta del gruppo Colle Massari, nata nel 1989, cui fanno parte anche tenuta San Giorgio, La Velona, La Bellarina, a Bolgheri e Montecucco. Poggio di Sotto è posta  in area sud-est (arenaria-tufacea-galestrosa) ai piedi dell’Amiata e laterale a Sant’Antimo. Il Brunello di Montalcino Docg 2015  E’ ottenuto in coltivazione biologica della vigna a Castelnuovo, rese intorno a 3500 chili per ettaro, fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce lunga, 60 mesi di maturazione in botti di rovere, nessuna filtrazione, affinamento di 12 mesi in bottiglia. Tabarro rosso rubino intenso e luminoso. Quadro aromatico mediterraneo fra frutta rossa e intensi profumi di sottobosco asciutto e muschioso, prezioso elegante sentore di pelle. In bocca è vellutato, verticale, austero dai tannini rotondi e setosi, mix di confettura e foglie di tabacco, elegante tono vanigliato maturo con finale fresco avvolgente bucolico più che appagante che non finisce. Vino abbinabile sempre e con tutto, nessun vincolo di ora età tempo luogo: @amemipiacecon®© un classico fritto misto fricassà mescià di carne e funghi oppure ricotta erborinata d’asina scottata e scaglie di Cacio Bonat stagionatura 5 anni oppure il Bitto Orobico Storico di grande stagionatura. Poggio di Sotto, loc. Castelnuovo dell’Abate 1, 53024 Montalcino (SI), tel.+390577835502, www.collemassariwines.it,   info@collemassariwines.it

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Trebbiano d’Abruzzo Doc 2018 – Azienda Emidio Pepe Terra d’Abruzzo, terra di mare e di terra, vini e cucina. Colline e piane fra Chieti e Teramo, fra i parchi della Maiella e del Gran Sasso, le valli Subequana e Sirente. Ampelografia legata a vitigni storici come Pecorino, Passerina, Malvasia, Moscato, Cococciola, Cerasuolo di Montepulciano e Trebbiano, detto anche Bombino o Abruzzese. Oggi con impianti di Merlot, Chardonnay, sangiovese, Cabernet Sauvignon. 36.000 ettari vitati fra Docg Doc Igt. La Cantina di Emidio Pepe ha contribuito a cambiare la enologia dell’intera regione, fra i primissimi a fare vini eleganti, longevi di impronta contadina e famigliare prima di tutto. Vigne nel  Teramano ai piedi del Gran Sasso: grandi escursioni termiche, suolo chiaro grigio giallo non uniforme, equilibrato rapporto calcareo-argilloso. Il Trebbiano d’Abruzzo Doc 2018 di Emidio Pepe Prende origine nelle vigne poste a Torano Nuovo: terreni profondi di medio impasto, vigne in regime di coltivazione biodinamica, pigiatura in vasche di legno, resa massima alla svinatura di massimo 8500 litri per ettaro, fermentazione solo in vasche di cemento vetrificato, senza filtrazione e senza alcuna chiarifica forzata, solo deposito a bassa temperatura, imbottigliamento, affinamento. Vestigia elegante giallo paglierino lucente. Bouquet olfattivo molto floreale, fiori bianchi di ginestra e gialli di girasoli, con erbe aromatiche secche. In bocca copiosa messe di frutta, su tutto mela gialla e bianca, grande stoffa armonica con l’acidità morbida, nota di mandorla secca dal piacevole finale minerale, tono di creta e soffio di fungo prataiolo. Sbaglia chi cerca un abbinamento ideale in cucina

@amemipiacecon®© la pampanella molisana oppure la rosticciana piacentina con ciambotta ciletana oppure i millefanti oppure la paranza triglie e acciughe. Emidio Pepe Cantina, contrada Chiesi, 10, 64010 Torano Nuovo (TE), +39 0861 856493, www.emidiopepe.com , info@emidiopepe.com —————————————————————————————

Primitivo di Manduria Doc Es – Gianfranco Fino

Il tavoliere o tacco d’Italia è una delle regioni più agricole dal territorio morbido con colline dolci, un altipiano. E’ significativa l’influenza salmastra su tutti i prodotti. La viticoltura è arrivata dal mare, dai monti, dalla piana. 87.000 ettari coltivati, 33 vini Docg e Doc, circa 5 milioni di ettolitri, di cui il 65% di vini rossi: dal Nero di Troia a nord all’Aleatico e Negroamaro a sud con  il Bombino e la Falanghina, a Trani  il Moscato, a Locorotondo il Greco, il Fiano, la Malvasia. In mezzo il Primitivo di Manduria, il fratello gemello dello Zinfadel californiano, vitigno molto precoce di maturazione e produttivo. L’Azienda Gianfranco Fino nasce nel 2004. 14 appezzamenti di vigne per 23,5 ettari, coltivazione ad alberello senza uso di mezzi meccanici. I diversi suoli aziendali sono molto asciutti e drenanti, il terreno raggiunge un colore ambrato giallo per la dose di argilla, più macchie scure dovute alle strutture ferrose minerali molto evidenti nella zona.  L’ ES di Fino Primitivo di Manduria  Doc 

E’ ottenuto dalle vigne più vecchie, quelle di 60-90 anni di età, vigne coltivate e arate senza l’uso di macchine e mezzi meccanici, la resa è forzatamente contenuta e bassa per ottenere la massima qualità: barometro della qualità il giusto rapporto fra maturazione del grappolo e appassimento naturale sano. Il vino fermenta nei tradizionali carati di rovere da 228 litri per circa 9 mesi, segue l’affinamento in bottiglia.  Abito serale scuro per un solare rosso, fra il viola intenso e il rubino limpido. Il naso si riempie di fruttato di prugna nera e di fiori rossi di giardino mediterraneo seccati, di fieno e foglie di tabacco. Il gusto è volumetrico e caldo, struttura forte con tannini armonizzati da tenue acidità e speziatura piccante vanigliata, fragrante e pastosa confettura di frutti rossi di marasca e di mirtilli maturi, con un verticale e incisivo finale lungo titolato e iodico. Non amo gli abbinamenti secchi univoci, vado a tavola spesso scegliendo prima il vino e poi il piatto.

 @amemipiacecon®© lasagne classiche bolognesi al forno oppure stufato-brasato di abbacchio oppure alla brace grigliata di carne di maiale oppure patè caldo di frattaglie di diverso pollame selvatico e domestico.

   Gianfranco Fino Viticoltore, via Piave 12, 74028 Sava (TA), +390997773970,  info@gianfrancofino.itwww.gianfrancofino.it 

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Gewürztraminer Terminum Alto Adige Doc 2017  – Cantina Tramin

L’area vitivinicola dell’Alto Adige è molto versatile, di origine retico celtico, fra le prime ad usare nel medioevo le botti in legno. L’influenza mediterranea abbinata al sistema vallivo chiuso determinò un impulso nella coltivazione di tutti i tipi di frutta, la ricerca viticola portò a scegliere da tempo i migliori terrazzamenti vitati.  lo sviluppo dei monasteri medioevali e poi la monarchia asburgica contribuirono ad un primo sviluppo. La Cantina Tramin fu fondata dal parroco della parrocchia di Termeno per abbinare rigore della vita contadina con la morale cristiana, per mantenere viva la valle di Termeno e di Caldaro. Oggi 300 soci conferiscono le proprie migliori uve alla Cantina Tramin di diversi vitigni distribuiti in valle per ottenere i vini di: Pinot Grigio, Schiava,  Gewürztraminer, Pinot Nero, Lagrein, Moscato Rosa e Moscato Giallo, poi ancora Pinot Bianco, Chardonnay e Merlot, e infine Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc e Müller Thurgau.  

L’Alto Adige Doc Gewürztraminer Terminum

 Ha origine dalle uve  dei vigneti di Sella, tra i 400-500 mslm, terreno ghiaioso insieme ad argilla sciolta e con uno strato calcareo-porfirico più o meno profondo che favorisce il drenaggio, riparato nella conca naturale dai venti lacustri che potrebbero ridurre la fermentazione della muffa nobile sulla pianta. Raccolte a dicembre, macerazione sulle bucce con zuccheri concentrati per 12 ore, fermentazione in botticelle di legno di rovere, successivo affinamento di altri 12 mesi in carati di rovere. Vestito  oro cristallino brillante. Spettro aromatico prettamente speziato dolce  di cannella, garofano, di propoli e fiori di acacia maturi appassiti. In bocca è ricco e complesso, intensa concentrazione morbida di zuccheri residui, spesso avvolgente, finale elegante e persistente di miele, confettura di albicocca e spezie tostate.  Sbaglia chi cerca un abbinamento ideale in cucina, o si sceglie il piatto o si parte dal vino, non c’è nessuna regola

 @amemipiacecon®© una fetta di patè di fegato di anitra e oca scottata alla piastra su bruschetta di pane nero e sesamo oppure la torta di Spongata piacentina oppure con i buslain secchi durissimi o i Krapferl duri da intingere.

 Cantina Tramin, strada del Vino 144, 39040 Termeno (BZ), +390471 096634, www.cantinatramin.it, info@cantinatramin.it 

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Kristan Alto Adige Doc Lagrein Gries Riserva – Tenuta Peter Egger-Ramer

Bolzano è una città di cantine. Molte vigne lambiscono i quartieri più esterni al centro città, in mezzo alle strade strette dalle case, verso St.Maurizio, Castel Firmiano, Guncina, Gries, San Genesio, Santa Cristina, St. Peter, St.Osvaldo, St. Magdalena, Costa , Cardano. Territorio legato alla storia delle uve Schiava, Lagrein, Santa Maddalena. Poche le vigne-cru Doc di Bolzano, circa una decina ben esposte sia verso Guncina che verso il Renon. La zona vocata del Lagrein “nero” si estende a nord-ovest di Bolzano, in terreni semipiani, riparati dai contrafforti “ il salto” dell’altipiano di San Genesio che si vede fra St.Maurizio e lo scorrere del fiume Adige. La Tenuta Egger-Ramer guidata da Peter Egger Ramer con diverse esperienze fuori casa e un alto diploma alla scuola a Heilbronn, punta tutto sulla produzione dell’uva e delle uve storiche del territorio. Cantina di oltre 100 anni, 5 generazioni,  in via Guncina in centro a Bolzano. Vigne molto particolari, tradizionali, a pergola alta, fra i “loci” Kristan e Reisseger, in totale 15 ettari, noti a tutti per la naturale posizione. Produce tre versioni diverse a base di uva Lagrein: il classico, il rosato, e il Kristan. Il Kristan Alto Adige Doc Lagrein Gries Riserva 

 E’ ottenuto da uve in purezza di Lagrein della vigna Kristan, a 250 mslm da suoli sabbiosi grossolani di origine alluvionale: vendemmia a doppio giro, raccolta a mano, fermentazione a temperatura controllata, malolattica in vasche d’acciaio, quindi passaggio in grandi botti di rovere con una parte minore in piccoli caratelli di legno per circa 10 mesi, imbottigliamento e affinamento lento prima di uscire dalla cantina.  Tabarro rubino scuro impenetrabile. Profumi delicati sospesi quasi non ancora espressi di frutti rossi maturi. Gusto intenso e ampio, dal fieno al tabacco, dalla terra alla vaniglia, dalle more al cacao burroso, fresco e di beva sincera,  con finale di tannini misurati, giusti e morbidi.  

@amemipiacecon®© assiette di formaggi stagionati di fossa con le erbe e imbriaghi freschi oppure cosce d’oca o petto d’anatra arrosto con miele e tartufo oppure capretto arrosto con cipolle bianche arrosto oppure tinca bresciana al forno con patate rosse. 

Tenuta Egger-Ramer, via Guncina 5, tel 0471 280541,www.egger-ramer.com, info@egger-ramer.com 

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Santa Maddalena Alto Adige Doc – Tenuta Obermoser di Rottensteiner     

Batte forte il cuore enoico a Bolzano città. Dal centro città si vedono le vigne, verso ponente le vigne del vino Lagrein e verso levante le vigne del Santa Maddalena, quello ottenuto dalla uva regine Schiava, oggi da San Pietro ad Aslago, da Guncina a Coste, da Laste Basse a Cornedo, da Settequercea Santa Giustina. 2 milioni di bottiglie l’anno, prodotte per la maggioranza da aziende vitivinicole famigliari per circa 200 ettari. Fra di esse la Tenuta Obermoser di Thomas Rottensteiner, giovane intraprendente, cicerone di vigne a pergola, alta e bassa e obliqua che segue la pendenza del suolo, incastonate su ripide rive rivolte a sud che dominano la piana di Bolzano e intravedono le strade per Caldaro e di Merano. Solo a 2 km  da piazza Walther, verso l’altopiano del Renon , in alto rispetto al fiume Isarco. Piccolo maso circondato da piccole e grandi vigne, appena dietro alla collinetta vitata di Grafenleiten, sopra località Rencio, a lato della zona di Santa Giustina, con un microclima perfetto caldo-freddo. Qui sono coltivate diverse varietà di uve Schiava, muretti a secco di sasso di terra. La cantina produce diverse versioni di Santa Maddelena, quello classico, ma anche Riserva e una selezione. Il  Santa Maddalena Alto Adige Doc Classico Obermoser

 E’ ottenuto da uva Schiava di diverse varietà e fino al 5% di Lagrein. Colore rosso intenso scuro brillante e lampi rubini. Ventaglio di aromi floreali di viola mammola e di mandorla matura. Gusto fresco di ciliegia matura,  molto equilibrato, tono agrumato balsamico , strutturato, tannini rotondi ben controllati, molto beverino

. @amemipiacecon®© maltagliati alle raperosse con sugo di cervo e funghi porcini di Turm Castelrotto oppure pizzoccheri valtellinesi tosti di Casera e verza oppure salsiccia arrosto rostie di patate e salsa mostarda e rafano oppure i cavatelli con crusch e lucanica alla Lucana oppure le melanzane ripiene di carne e aroni alla cosentina

. Tenuta Obermoser, Maddalena di Sotto 35 (attenzione con il navigatore), tel +390471973549, www.obermoser.it , info@obermoser.it 

Giampietro Comolli, Docente Consulente Distretti Produttivi Turistici

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.