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Rubrica di Emanuela Medi
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Gennaio 2021

Mettere in moto in maniera continuativa i ristoranti è la prerogativa che viene subito dopo la scuola. E quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Ixè su un vasto campione di italiani  che per il 41% vuole godere dei piaceri della tavola al ristorante e quella di gustare un buon caffè, comodamente seduti al bar. Ovviamente nel rispetto delle misure di distanziamento e sicurezza sanitaria.  Scuola, ricettività quindi bar e ristoranti a seguire palestre, cinema e teatri, musei e impianti sciistici, tutte attività che sono chiuse da molto tempo. “Questi dati – sottolinea la Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi – testimoniano l’importanza che la ristorazione riveste nella quotidianità delle persone, anche come occasione per recuperare un po' di qualità della vita dopo 11 mesi di forte sofferenza. Gli italiani sono alla ricerca di luoghi dove stare insieme in sicurezza. L’osservatorio dell’istituto Ixé, infatti, ci dice che l’89% degli italiani è ancora preoccupato per la pandemia da Coronavirus e che c’è un 40% di persone che si dice fortemente preoccupato. Eppure per quasi un italiano su due non vi è alcuna contraddizione tra questa preoccupazione e la possibilità di riaprire i ristoranti. Segno che questi sono percepiti come luoghi sicuri. Noi

Non potevano che essere firmate da un artista come la braidese Feny Parasole, le etichette delle bottiglie istituzionali del Roero Docg. Opere d'arte quindi  a sottolineare che anche un grande vino è un’opera d’arte. Nata e cresciuta nel Roero, insignita del Premio alla Carriera a Montecitorio nel 2018 e inserita nell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini, Feny Parasole è un’artista di fama internazionale che  ha optato per una tecnica mista: la base è ad inchiostro, sulla quale ha lavorato con il tratto grafico e con gli acquerelli. Per la realizzazione grafica, responsabile del progetto è Barbara Facchin dello studio torinese Labelcinque. I colori scelti richiamano quelli del territorio. Il bianco del tufo, tipico dei terreni del Roero nel quale la tradizione contadina usava scavare a mano cantine sotterranee per custodire i preziosi vini imbottigliati; l’azzurrodell’acqua del Golfo Padano – un mare interno che occupò l’area del Roero fino a circa due milioni di anni fa – e del fiume Tanaro che plasmò il territorio del Roero, il verdedelle vigne e il giallo paglierino e il rosso rubino dei vini di questa terra. Il risultato sono opere uniche, come lo sono il Roero Docg Bianco e Rosso.   <<Per la realizzazione delle etichette istituzionali abbiamo

I ristoranti di Procida saranno uno dei cult da conoscere nell’anno della cultura 2022. E non solo perché si mangia bene, pesce freschissimo, piatti tradizionali della cucina mediterranea, ma perché l’umanità, il calore della gente, la bellezza del posto  avvolgono, stregano, ansia e preoccupazioni si rarefanno e tu in quei momenti sei felice, come è successo a me da Maria La Pescatrice a “La Corricella”. Nel posto forse più bello dell’isola di Procida, “La Corricella”, la contrada la cui bellezza è scritta, a detta di chi ama sottolineare i legami dell’isola con la grecità, nel nome che grecamente suona Contrada bella, Còroscalòs, ci si può sedere al fresco, anche sotto il sole più caldo. Lì, proprio giù, sulle antiche pietre del molo, accanto a reti da pesca e barche tirate in secco, dopo un bicchiere di vino bianco d’Ischia e un antipasto di mare, si può mangiare il pesce più buono e più fresco del mondo. Sì, perché Da Maria alla Corricella, chi cucina – Maria appunto – è anche colei che ogni mattina, invece di andare al mercato a comprare il pesce, salpa con la sua barca e va a pescarlo. Maria La Pescatrice è , infatti, l’unica donna pescatrice dell’isola. Fin da bambina, lei racconta con

E proprio difficile per l’Italia allinearsi all’Europa : il no agli Ogm della Camera dei Deputati non tiene conto delle  tecniche nuove come le New Breeding Techniques che, curano parti dei geni della pianta, attraverso la correzione del genoma (genoma editing) senza l’utilizzo di Dna di altri organismi, come accade invece i vecchi Ogm transgenici. Il dibattito continua da anni e vede  irriducibilmente schierati ambientalisti da una parte e scienziati dall’altra senza che mai si arrivi a una soluzione condivisa  tanto meno  dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che qualche giorno fa ha espresso il proprio parere negativo ai decreti presentati dal Ministero delle Politiche Agricole.   Sono certamente contente le  associazioni ambientaliste e degli agricoltori biologici, perplesso, il mondo della ricerca che non mancherà di autorevoli risposte come quella  del professore Attilio Scienza. “Ma non è così, perché i prodotti del genoma editng-dice- sono cloni di una varietà, che ha subito un’azione mirata che ne accelera un cambiamento naturale”.  Stando sull’esempio a noi più caro, quello della vite, “un Sangiovese rimane lo stesso - spiega Scienza - cambia solo la sua sensibilità alla malattia, il resto rimane uguale, non sono Ogm. La speranza di sovvertire la visione dominante, e negazionista, è nella Comunità Europea,

Bene una volta tanto: raggiunta l’intesa, in Conferenza Stato-Regioni, sul decreto ministeriale che regola i tempi della fermentazione dei vini entro i quali sono consentite fermentazioni e rifermentazioni in deroga al normale periodo di vendemmia.. “Come ogni anno – ha specificato Giuseppe  L’Abbate sottosegretario  alle Politiche Agricole - il Mipaaf individua con un proprio provvedimento, d’intesa con le Regioni, le tipologie di particolari vini per le quali possa essere consentita la fermentazione o la rifermentazione oltre il termine ultimo del 31 dicembre. Quindi il termine ultimo scade il 30 Giugno sia per i vini con le denominazioni “ passito”, “ vin santo”, “ vendemmia tardiva” che  dei vini che fanno ricorso ad uve stramature e per i mosti di uve fermentati con sovrapressione. Questo per i vini a denominazione di origine e indicazione geografica. Per i vini senza lo stesso termine di scadenza intendendo vini ottenuti da uve appassite o vini per i quali il processo di vinificazione avviene in contenitori di terracotta o altre tipologie di recipienti riempiti di uva pigiata unitamente in bucce.  Ma altri termini sono stati fissati questa volta dalla UE: il limite del 2% per i diritti di impianti. Ma vediamo perché sarebbe un danno per i viticoltori:

Più che un trend è una modalità di acquisto di vino ormai mondiale che avviene sempre più spesso online complice la digitalizzazione e connessione attraverso un display   cliccato da appassionati che sempre più numerosi  compiono le loro scelte in materia di vino. Cambiamenti importanti colti da, il Seminario Veronelli che propone in formato digitale l’edizione 2021 della sua Guida Oro. L’app I Vini di Veronelli consente, infatti, l’accesso rapido  ai contenuti integrali del volume: 2.099 produttori recensiti, 16.679 vini valutati, presentazioni regionali e commenti dei Curatori, 400 etichette premiate con le Tre Stelle Oro e, naturalmente, Grandi Esordi, Sole e Migliori Assaggi. Da quest’anno, inoltre, acquistando la Guida cartacea in libreria o dal sito seminarioveronelli.com, è possibile consultare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone iOS o Android, attivando l’edizione 2021 grazie a un QR Code personalizzato.  Per i “nativi digitali”, invece, l’edizione 2021 è scaricabile a 6.99 € dall’applicazione I Vini di Veronelli, disponibile su App Store e Google Play. Con poco di più (10.99 €) è possibile portare sempre con sé ben quattro annate della Guida, dalla 2018 alla più recente: una miniera di informazioni con decine di migliaia di assaggi a cura di Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e

Barolo Docg Riserva Lazzarito 2013 – Ettore Germano Le Langhe sono terra di uve di Nebbiolo, ma soprattutto le colline a sud della città di Alba. Barolo, Castiglione Falletto, Roddi, Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Serralunga d’Alba e Verduno sono i comuni del Barolo. Diversità di terreni e interpretazioni di stile dei vari produttori caratterizzano i vini, ma  fra tutti domina la purezza assoluta del Nebbiolo.  La Cantina di Ettore Germano è una meta importante nel panorama delle Langhe. Produttore anche di Alta Langa metodo tradizionale classico e di Riesling, il Barolo è il punto di riferimento perché punta soprattutto alla longevità del vino, con vendemmie eccezionali come quella del 2004, 2007, 2013, 2016. Il Barolo Docg Lazzarito Riserva  Nasce in una vigna particolare, posta vicino a Serralunga, sempre la stessa, per cui non tutte le annate-vendemmie sono idonee. Il Riserva ha una maturazione e affinamento di almeno 5 anni per esprimere tutte le caratteristiche assolute, senza dubbi.  Veste granato di color intenso, scuro ma brillante. Esprime un aroma di frutti rossi, mora nera,  fiori di rosa appassita. Sorso caldo, avvolgente e morbido,  eterei e dinamici tannini accompagnato da asciuttezza e corposità. Ancora visciola e ribes nero, un

Conquistano grandi etichette e vitigni importanti tanto da non essere più prodotti di nicchia, acquistati da consumatori la cui filosofia di vita rifiuta prodotti di origine animale tanto meno nel processo di vinificazione dei vini Ci sono Gewürztraminer e Muller Türgau trentini, il Catarratto e il Nero d’Avola siciliani e ancora vini veneti, toscani, marchigiani e spumanti. Ci sono cantine sociali, brand privati, aziende piccole condotte da famiglie ma c’è un ma,” a differenza di quanto avviene per il biologico e in mancanza di uno standard internazionale condiviso, esiste l’autocertificazione o ci si affida a un Ente Terzo come scrive in un articolo comparso su Sole 24 - che valuta aspetti solo documentali senza verifiche in campo e in cantina.”  E allora di cosa sanno i vini vegani visto come dicono gli enologi  che il vino essendo un prodotto già vegetale  ha bisogno anche di albumina, caseina e colla di pesce, ovvero di chiarificanti. Una metodica che stabilizza il vino   elo rende più chiaro eliminando le sostanze in sospensione  Per i vini vegani le sostanze di origine animale o vengono del tutto eliminate, con il ricorso alla tecnologia, o sostituite da chiarificanti a base di estratti vegetali o di origine

“Percorsi sensoriali per l’innovazione” è una breve ma originale enciclopedia sulla percezione e sulle modalità per innovare i prodotti, che sarà lanciata in rete da “l’Assaggio” la rivista che nel panorama editoriale italiano che si dedica in modo sistematico alla divulgazione delle scienze sensoriali. Non è stato ancora fissato il numero delle puntate della serie, “perché – spiega il Centro Studi Assaggiatori – il campo della descrizione e della misurazione della percezione è immenso sotto il profilo metodologico, tanto da essere considerata oggi una vera scienza; ma la vastità è determinata dalla varietà dei prodotti e dei servizi che investe. Di certo è un argomento che intriga sempre di più: basti pensare che in Italia esistono oltre 300 scuole del gusto che, da una stima recente, ospitano più di 350.000 allievi l’anno”. I percorsi sensoriali per l’innovazione si svolgeranno sul web con una formula un po’ inconsueta: ogni capitolo sarà composto da una parte teorica introduttiva che verrà poi calata nella realtà mediante gli interventi di professori universitari, dirigenti aziendali ed esperti di chiara fama coordinati dai due autori: Luigi Odello, direttore di L’Assaggio, e Massimo Giordani, presidente Associazione Italiana Sviluppo Marketing. Si scoprirà come le scienze sensoriali sono impiegate nell’innovazione anche da

Lagrein Alto Adige Doc Taber Riserva – Cantina Produttori di Bolzano  Le Dolomiti dell’Alto Adige sono Patrimonio Unesco. Dentro Bolzano, una vera città del vino , tante sono  le cantine  a partire  da la Cantina dei Produttori di Bolzano. Nasce nel 1908 e oggi unisce le cantine di Gries e di Santa Maddalena, con 224 famiglie socie. Le vigne sono  allevate in collina  su terreni morenici e porfido, coltivati a pergola e guyot, sistemi  ideali per le uve Lagrein e Santa Maddalena considerate autoctone; altri terreni sono adatti per Chardonnay e Pinot Nero,  Silvaner, Gewurztraminer, Kerner. La cantina è ai piedi del monte San Genesio Atesino, visitabile con un percorso tecnologico con assaggio guidato e workshop aperto Il Lagrein Taber Riserva  Colore scuro e intenso. Ventaglio ampio di aromi di confetture , frutta rossa raffinati che non disdegnano un piacevole eucalipto maturo secco. In bocca: toni di ciliegia mista a cacao,  vaniglia con humus. Asciutto , rotondo, pieno e strutturato con un finale di profondi e nobili tannini in un corpo concentrato e fresco.  @amemipiacecon®© la polenta carbonera ricca morbida ai tre formaggi di Storo.  Cantina Produttori Bolzano, via san Maurizio 36, 39100 Bolzano, +390471270909, info@kellereibozen.com , www.cantinabolzano.it  ------------------------------------------------------ Praeclarus Alto Adige Doc brut metodo tradizionale classico