a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
 

Facchin: viticoltori pluripremiati

Tra le sponde del Piave e le colline trevigiane, la famiglia Facchin con il suo capostipite Antonio, inizia, nel 1870, la coltivazione di quei terreni, trasmettendo, di padre in figlio, l’ antica passione per la vite ed il vino.

La morfologia del territorio, un microclima unico al mondo e terreni ricchi di sostanze nutrienti e sali minerali hanno permesso di ottenere eccellenze vinicole apprezzate in tutto il mondo.
Nella produzione spiccano: il Prosecco Spumante, nelle sue due tipologie Doc e Docg, il Raboso Piave, il “bordolese” Baruchella e non ultimo l’Incrocio Manzoni 6.0.13. 

Il Prosecco DOC Treviso Millesimato Dalla Balla Nob. Giuseppina sia nella sua versione Extra Dry che Brut è il simbolo del bere immediato, accessibile a tutti e versatile negli abbinamenti di cucina, tanto da ricevere, nel 2017, numerosi premi e riconoscimenti da Vini Buoni D’Italia nella sezione VINI DA NON PERDERE, alle medaglie di THEDRINKSBUSINESS, Decanter, International Wine &SpiritsCompetition e per finire  l’unica bollicina Italiana scelta nella lista vini della prestigiosa Università di Cambridge in Inghilterra, culla della cultura per i giovani.

Il Prosecco Doc Treviso Frizzante ottiene il massimo riconoscimento a Verona, nel Marzo del 2014, con la Medaglia D’Oro da parte del Consorzio Enologico Internazionale Vinitaly.
Non da meno Il Decanter World Wine Awards , il più grande e prestigioso concorso vinicolo al mondo, attribuisce una valutazione a punteggio del vino. La qualità del Prosecco Superiore Docg Valdobbiadene Conegliano Millesimato è stata valutata con 85 punti, riconoscendolo come un vino spumante di grande e spiccato pregio.Questo Prosecco è prodotto con uve Glera 100% vinificate in bianco. E’ il risultato di un metodo Charmat con affinamento in bottiglia. Si presenta ricco di aromi floreali tra i quali emerge il glicine . Al palato si percepisce morbido , rotondo e di buon spessore. Sono tutti vini ottimi per aperitivi e a fine pasto.
Il cammino dell’azienda Facchin continua con la produzione di pregiati vini rossi. 

Il GèronRaboso M.T. IGT 2007 ottiene un primo riconoscimento dalla The Wine Hunter nella selezione Merano Wine Award 2016 che premia la sua eccellente qualità con 98 punti. Segue una medaglia di Bronzo, nel 2017, dagli esperti di Decanter World Wine Awards.
E’ un vino ottenuto dalle migliori uve di Raboso Piave, coltivate nella Marca trevigiana; viene affinato in piccole Barrique in cui vengono aggiunte uve passite dello stesso vitigno. La percezione olfattiva riporta all’aroma di frutti rossi essiccati ed evidenti note di tostatura. Le sue caratteristiche gustative lo rendono ideale nell’abbinamento con carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati a pasta dura.

Il Baruchella 2012 Cabernet M.T. IGT riceve il suo riconoscimento nel 2016 dalla The Wine Hunter che lo premia con 96 punti per la eccellente qualità.
Questo vino è ottenuto con le uve tipiche del taglio bordolese, Cabernet Sauvignon per il 70% e il Cabernet Franc per il 15% più altre uve . Ha un colore rosso rubino, che dopo affinamento in Barrique, presenta riflessi granato. Profumo intenso con sentori erbacei e di tabacco. Al gusto risulta secco, robusto, giustamente tannico, molto persistente e di grande armonia. Ideale con carni rosse e cacciagione, non disdegna l’abbinamento con formaggi stagionati duri.

Infine, un vino bianco di classe, l’Incrocio Manzoni 6.0.13, scelto come Ambasciatore del territorio nella guida di quest’anno di Vini Buoni d’Italia, prodotto con uve coltivate a San Polo di Piave. Sono uve particolari nate da un vitigno selezionato dal prof. Manzoni negli anni ’30 detto appunto Incrocio Manzoni. Furono incrociati il vitigno Pinot Bianco, come genere maschile, e il vitigno Resiling Renano, come genere femminile. Il prof. Manzoni scelse, nella sua vigna, la pianta n°13 del 6° filare, da qui il nome. Il suo colore è un giallo paglierino; ha un profumo finissimo di fiori di prato a primavera;  un buon corpo e al gusto si percepisce equilibrato tra le sue morbidezze alcoliche e l’acidità residua. Si abbina meravigliosamente con primi piatti e secondi a base di pesce.

Marco Bordon  – Sommelier
Paola Teresa Paglia – Sommelier AIS

Tag degli articoli
Condividi sui social network