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Rubrica di Emanuela Medi
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Ci voleva una compagnia aerea per far volare il celebre Prosecco meglio il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Volotea, la compagnia aerea che collega piccole e medie città europee, lo scorso 13 aprile ha inaugurato il suo primo volo tra Verona e Bordeaux, il Consorzio di Tutela nell’ambito della partnership con la Cité du Vin a Bordeaux, nello specifico con il progetto "Via Sensoria", sponsorizzato anche da Volotea, ha promosso l’eccellenza enologica del territorio, portando il rinomato Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG direttamente “tra le nuvole”.

No dichiarato alle “Colline Prosecco” senza Conegliano Valdobbiadene Prosecco docg , decisamente favorevoli per il “sistema Prosecco”. Parliamo di una querelle sorta ultimamente tra le diverse Denominazioni, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, il Prosecco Doc e l'Asolo Prosecco Docg, con il distretto allargato al Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Come si è visto nell'inchiesta della trasmissione di Rai 3 "Report" di pochi giorni fa, l’italian sounding" è un problema che penalizza fortemente anche il mondo del Prosecco. Lo conferma Sandro Bottega, Presidente di Bottega S.p.A, storica cantina di Bibano di Godega (TV): "La vicenda del Prosek croato ne è un esempio eclatante, anche se in questo caso il sistema Italia ha fatto quadrato in sede Ue.

Saccol, si mostra. Titolo accattivante per dire che questo piccolo borgo alle porte di Valdobbiadene, fra il monte Grappa e il Cesen, non è solo noto per il Prosecco di Valdobbiadene, ma anche per una tradizione antichissima nella produzione della punta di diamante della spumantisìtica “metodo italiano” quale è il Cartizze Superiore Docg dry nella versione antica.  E per la tradizione di produrre e raccogliere le erbe spontanee di campo che nascono in mezzo ai filari delle “vigne eroiche” che si arrampicano sulle rive e crinali di queste colline che seguono il percorso antico del fiume Piave, il “du-plavis”. Cartizze e Erbette da cucina sono state al centro della terza mostra di Saccol. Spumante si, ma anche la fondazione di un “museo-mostra” delle erbe officinali e aromatiche del territorio frutto di una passione di alcuni produttori “storici” del Prosecco Spumante (prima della Doc e della Docg) come la famiglia di Paolo Bisol. Sede la ex scuola elementare di Saccol.  A Saccol la naturalità ha preso il sopravvento, sia in vena che fra i filari. C’è una maggiore attenzione, grazie anche al riconoscimento Unesco e in sintonia con i principi di Unesco, ai frutti naturali spontanei della terra che sono stati e ritornano ad essere non solo “contorno” ma nutrimento, scelta agroalimentare. Una economia domestica

Il Prosecco, campione del mondo delle bollicine Made in Italy, è stato affiancato dal Prosecco Doc Rosé, a lungo atteso dagli operatori e dai consumatori. Nel 2022 il boom dell’export degli spumanti (+20% secondo i dati Istat) è stato guidato dal Prosecco (+24%). “La nostra cantina è protagonista di questa ripartenza, dopo il Covid e nonostante i rincari di energia e materie prime come il vetro” commenta Sandro Bottega, presidente di Bottega S.p.A., che aggiunge “Anche quest’anno il trend, fortunatamente, si sta confermando, e per il prossimo San Valentino abbiamo ricevuto innumerevoli richieste di Bottega Pink Gold Prosecco Doc Rosé da parte dei nostri clienti in tutto il mondo. Molto gettonato in questo periodo è anche il Petalo Moscato, il nostro vino esplicitamente dedicato all’Amore”. Il “fenomeno rosé” non accenna a fermarsi, tanto che Bottega ha dovuto aumentare la capacità produttiva. Per San Valentino il Prosecco Pink Gold è il più acclamato nel mondo, come spiega Bottega: “Si tratta di un Prosecco che attrae i clienti non solo per la notevole qualità ma anche per la sua iconica bottiglia in vernice rosa metallizzata da noi brevettata”. “È soprattutto dall’Asia – conclude Bottega – che viene invece richiesto il Petalo Moscato. In particolare Giappone