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Rubrica di Emanuela Medi
 

Agroalimentare da record con export a +21%.

Con un +21% nei primi 5 mesi 2022, l’agroalimentare italiano fa fronte a rincari, effetti del conflitto, consumi alimentari ridotti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero relativi ai primi 5 mesi 2022 tenendo presente che già nel 2021 l’export aveva raggiunto i 52 miliardi di euro. La Germania, Stati  e Francia  i principali mercati di sbocco ma più di tutti l’avanzata dell’export ha toccato l’Inghilterra con un +25% nonostante la Brexit.

A trainare il made in Italy nel mondo – sostiene la Coldiretti – è innanzitutto  il vino, che guida la classifica d seguito dall’ortofrutta fresca.

“Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, commenta il presidente Coldiretti Ettore Prandini, sottolineando l’importanza “di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale, che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export.”

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