Ufficiale, ancora non lo sappiamo ma da un articolo comparso sul Corriere della sera la “Vigna di Leonardo” nella Casa degli Atellani a Milano, dove è stato riprodotto il vino del famoso “genio”, insieme alla dimora che comprende anche appartamenti da affittare, sarebbe passata nelle mani dell’imprenditore francese Bernard Arnault, cofondatore, presidente e amministratore delegato del gruppo del lusso Lvmh (che già controlla brand come Veuve Clicquot, Dom Pérignon, Ruinart, Krug e Moët & Chandon, Chateau d’Yquem, Cheval Blanc e non solo).
L’esatta collocazione della Vigna è stata resa possibileda un lavoro di ricerca storica e scientifica condotta dalla Facoltà di Scienze Agrarie di Milano, che in collaborazione con il professor Attilio Scienza, ha identificato il Dna originario della vite, rendendone possibile il reimpianto.
Tra i progetti che negli anni hanno saputo legare cultura e vino, quello della “Vigna di Leonardo” nella Casa degli Atellani a Milano, dove è stato riprodotto anche il “Vino del Genio”, grazie ad un lavoro di ricerca storica e scientifica condotta dalla Facoltà di Scienze Agrarie di Milano, in collaborazione con il professor Attilio Scienza, che ha scoperto e identificato il Dna originario della vite, rendendone possibile il reimpianto.
Non si tratta solo di un valore storico di altissimo valore ma per gli appassionati del vino anche di un grande connubuio tra vino e arte, Ricordiamo che la Casa degli Atellani, fu regalata da Ludovico il Moro, Duca di Milano, a Leonardo per ringraziarlo dell’Ultima Cena dipinta nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.. Già passata di mano piu, volte dai discendenti dell’imprenditore e senatore Ettore Conti (1871-1972) e di Portaluppi (1888-1967), ad oggi, potrebbe finire tra i beni del gruppo Lvmh di Bernard Arnault, uomo più ricco del mondo (Forbes lo conferma) con i suoi 169,8 miliardi di euro di patrimonio.