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Rubrica di Emanuela Medi
 

Terregiunte: una mancata comunicazione

“E’ un pasticcio fortunato come il Prosecco, speriamo NO.. scandali, ma tutti sanno che l’Amarone è almeno per metà del Salento e pochi sanno da dove arriva l’altra metà” Non sono parole tenere quelle dette a Vinosano  dall’enologo Donato Lanati attualmente in Traccia a inseguire le tracce dei vitigni primordiali.

TERREGIUNTE il vino meglio il blend tra vini prodotti in Regioni diverse (non è certamente il primo), sigla un accordo non da poco tra il giornalista ora produttore a Manduria Bruno Vespa, “ Mr Amarona” Sandro Boscaini  , auspici gli enologi Cotarella e Dal Cin  sotto la sponda politica di Zaia ed Emiliano, che faccia parlare molto di se meraviglia  soprattutto per il modo come è stato presentato . Parliamo di comunicazione nei confronti della quale si sono risentiti un poco tutti a partire dai consorzi interessati Valpolicella e Primitivo di Manduria. Andrebbe ricordato- come spiegano autorevoli enologi- che se si mescolano due vini a Denominazione di Origine, una DOC e una DOCG si ottiene semplicemente un vino nel caso rosso  perché non vi è nessuna indicazione geografica. Dalle attuali norme è infatti vietato fare menzione di zone o vini a DO quando si parla di vini senza riferimento geografico e lo ricorda bene un recente comunicato del Consorzio della Valpolicella. “Una norma ampiamente disattesa- dice il comunicato- dalle aziende in questione  nella etichetta del prodotto, nelle schede tecniche e nei comunicati stampa” Non solo anche se i vini usati per questo taglio fossero stati certificati come Amarone della Valpolicella DOCG e Primitivo di Manduria Doc  ma non dall’organismo di vigilanza,  è  stata fatta  una  secondaria infrazione: doppia frittata quindi,  cui se ne potrebbe aggiungere un’altra da non poco come sottolinea il Consorzio del Primitivo di Manduria che specifica che “ qualsiasi prodotto può- per motivi commerciali -effettuare un’operazione di declassamento del proprio vino: nel caso mediante il taglio di in vino Doc, quale il Primitivo, con un DOCG come l’Amarone che per altro deve essere comunicato agli Enti di Controllo- questo però determina la perdita del diritto all’uso della denominazione di origine, non solo sulle etichette ma anche sul materiale che viene utilizzato per la promozione. Pertanto- dice il comunicato del Consorzio Primitivo di Manduria- è necessaria una significativa correzione dei contenuti comunicati.”

Emanuela Medi, giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.