Con la tecnologia non si scherza ..anche in vigna. Lo sa bene il gruppo CAVIT che ha messo a punto un WhatsApp in grado di indicare quando è il momento di raccogliere l’uva. Questo sistema di messaggistica istantanea è anche in grado di monitorare la maturazione dei grappoli attraverso un sistema di sensori collegati a spettometri portatili di cui sono dotati i vigneti.
In questo modo gli agronomi valutano il livello di zuccheri, la base acida fino al grado di maturazione ottimale .Una tecnologia che gioca in favore degli oltre 5.200 viticoltori della cooperativa trentina che rappresentano più del 60% della superficie vitata del Trentino.
“Tutte le informazioni raccolte – spiega Andrea Faustini, enologo e responsabile scientifico del team agronomico Cavit – vengono elaborate e messe a disposizione dei viticoltori in modo immediato e semplice, tramite messaggio WhatsApp sul cellulare o via email, avvisando ciascuno in tempo reale sui modi migliori per procedere nel lavoro quotidiano sia in fase di vendemmia che tutto l’anno.
Questo perchè- sottolinea l’agronomo- sono molteplici le situazionicome: controllare le condizioni meteoclimatiche, pianificare le tecniche agronomiche, monitorare lo stato di idratazione del suolo o la presenza di patologie fungine e insetti per effettuare in modo mirato i trattamenti protettivi più consoni riducendoli al minimo”.“Da noi in Trentino la vendemmia non è meccanizzata – aggiunge Lorenzo Libera, presidente Cavit – e la raccolta manuale in più momenti assicura una miglior cernita dei grappoli che giungono integri alla pigiatura contribuendo ad un miglior risultato sulla vinificazione.
D’altronde il gruppo pioniere di innovazione sin dal 2010 ha adottato il progetto Pica, la più avanzata piattaforma tecnologica per l’implementazione di una viticoltura di precisione ed eco-sostenibile nel pieno rispetto della tradizione della viticoltura di queste zone”.