Ricerche: Precision farming: il ruolo dei droni
La rivoluzione impressa nell’agricoltura dagli aeromobili a pilotaggio remoto è appena iniziata e in molti si domandano quale sarà il loro futuro visto l’arrivo dei super sensori posizionati su macchine agricole. Ma andiamo per ordine: le tecnologie satellitari – su cui si basa gran parte del lavoro effettuato dai droni - in viticoltura sono state utilizzate per le prime analisi di vigoria attraverso le foto satellitari. Un metodo di rilevamento decisamente costoso e una definizione non molto precisa delle fotografie che erano giustificate solo se fatte su grandi aree. Tanto è vero che le prime mappature furono fatte a livello di territorio. Fu la Franciacorta a sviluppare nel 2000 un progetto per fornire elementi sulla maturazione delle uve e secondariamente a valutare la possibilità di sviluppare sistemi di gestione a dosaggio variabile per il vigneto. Lo sviluppo tecnologico a seguire consentì di abbassare i costi delle foto satellitari con la conseguenza che a utilizzarle furono non sono solo le grandi realtà ma anche la singola azienda. Lo sdoganamento però della viticoltura e della agricoltura di precisione si è avuto con il rilevamento a distanza ravvicinata, possibile sia con mezzi di terra ( quad o simili) sia già ora con i