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Rubrica di Emanuela Medi
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Marzo 2020

Castello di Spessa una realtà consolidata per la sua linea di prodotti enologici e per l’accoglienza di qualità, in questo 2020 ha deciso di rinnovare con una comunicazione elegante, fresca e omogenea le etichette delle tre linee di vini; aggiornando e arricchendo la comunicazione  aziendale con un nuovo claim “Romance is in our nature” che connota l’intero romantico mondo del Castello di Spessa Golf&WineResort, icona di raffinata ospitalità italian style in cui tutti possono immergervi e sentirsi rigenerati. La cantina di Capriva del Friuli non produce esclusivamente vino ma come detto è un Resort che ha a disposizione novanta posti letto, tre ristoranti, un campo da golf a 18 buche e una Wellness Spa con vinoterapia. La struttura offre servizi e prodotti scaturiti dalla naturalità, dal territorio, il gusto e i  valori della tradizione interpretati in maniera fresca e contemporanea, tutti da scoprire e vivere con semplicità e immediatezza. La storia della cantina si intreccia da secoli con la viticoltura, dato che dai suoi vigneti si produceva vino sin dal XIII secolo e nel XVI secolo si coltivava già la Ribolla Gialla. Nel 1773 anche Giacomo Casanova, ospite a Spessa, ne apprezzò i vini, definendoli nelle sue Memorie “di qualità eccellente”.  Oggi l’Azienda

Ci voleva un segnale di coraggio e pur nel rispetto  delle indicazioni sanitarie e della sicurezza delle persone , si svolgeranno regolarmente le due più importanti fiere del Food&Wine : Vinitaly( 19-22 Aprile) con “ Opera Wine( il 18  Aprile) e di Cibus une delle più importanti manifestazioni del settore alimentare che si svolgerà a Parma dall’11 al 14 maggio, a sottolineare uno dei pochi comparti che nel 2019 ha avuto una crescita del 3% con un incremento dell’export del 6%.. In un momento di schizofrenia mediatica c’è ora VOGLIA DI REAGIRE , nonostante che, secondo un’inchiesta NIELSEN, l’epidemia ha convinto il 49% degli Italiani a evitare luoghi pubblici e affollati e il 35% a ridurre la frequenza con cui si mangia fuori casa. VOGLIA DI REAGIRE nonostante le previsioni di uno studio di INTESA SAN PAOLO  che stima l’impatto negativo del 2 per cento su PIL del 2020 . A Milano riparte la cultura con l’apertura la prossima settimana di Luoghi d’Arte e di Musei, si allungano gli orari di chiusura dei bar ,riapre il commercio. Si va avanti lo stesso – dicono i produttori impegnati a girare il mondo per non perdere quote di mercato e nuovi paesi -forti del

Un interessante articolo, riportato su Sole 24 ore di domenica 1 marzo ripercorre i casi famosi nella storia del paziente zero, ovvero di quella persona o di quelle persone che hanno contratto per primi la malattia diffondendola, il che consente a medici e scienziati di ripercorrerne le tracce per risalire alla rete dei contatti. Ricordo personalmente i primi report ( anni 80) sull’Aids effettuati dai Centri di Controllo Americani CDC ,la storia che stigmatizzò come untore uno steward canadese che aveva portato la malattia in Nord America. La cosa si rivelò non corretta solo per un errore di ortografia di un report epidemiologico. Tra i tanti casi citati nell’articolo mi ha colpito la storia della cuoca irlandese Mary Mallon che nel 1906 fu arrestata a New York in quanto aveva contagiato di salmonellosi o tifo addominale molte persone delle famiglie dove aveva cucinato: una era morta. Il suo piatto  che risultò anche il più pericoloso? Il gelato con pesche crude visto che le pesche non erano cotte, semplice operazione per evitare il rischio di infezione. Mary Mallon era portatrice sana- concetto scoperto  da Robert Kooch nel 1890-in quanto viaggiava con un focolaio di salmonelle nella cistifellea

Sorridere fa bene soprattutto in clima di tensione come l’attuale. Sapete quale è stata la pietanza principale servita al Golden Globe: la zuppa. Calda, nutriente, appetitosa, di nobili origini datate 20.000 AC, consigliata da nutrizionisti e food blogger, gli americani ne consumano 10 milioni l’anno e in Italia il mercato è aumentato del 28% nel 2018. La storia (ma sarà vera) dice che Albert Einstein, muto fino a 9 anni, ruppe il silenzio esclamando” La zuppa è troppo calda”. Dalla zuppa di fagioli di Cristiano Ronaldo, ci voleva Gwineth Paltrow a renderla sexy preferendo la zuppa wonton, ricetta originale orientale diffusa in Cina e Giappone.. le ragioni del successo in Italia? E’ popolare perché molo amata ed è entrata nell’immaginario collettivo grazie a cantanti, attori, registi. Chi può dimenticare l’iconica zuppa di fagioli consumata da Bud Spencer e Terence Hill in “ Lo chiamavano Trinità ".

Per carità non importiamo nulla di pericoloso ma solo un rimedio naturale  creato in Cina: la vespa samurai per combattere la cimice asiatica . Bombardieri pronti a colpire annientando le uova di cimice asiatica   la disperazione degli agricoltori. Queste piccole sfere verdognole secondo il Centro Servizi ortofrutticoli di Ferrara ne 2019 hanno distrutto  300 mila tonnellate di frutta per un danno di 588,36 milioni di euro. La notizia è che questi bomber controllati e allevati nei laboratori del CREA( Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria) verranno consegnate a giugno in migliaia di esemplari ai servizi  fitosanitari delle regioni, per bersagliare e speriamo distruggere il malefico insetto, al momento dell’apertura delle larve che producono a migliaia. Dannose e prolificatrici! Fonte: Focus