Nonostante i consigli degli esperti, a partire dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ad assumere frutta e verdura con un consumo giornaliero di 400 grammi a persona, gli italiani sono al di sotto della media stabilita.
Giù i consumi di almeno il 3% nel 2019, rispetto l’anno precedente( Fonte Coldiretti)) La minore assunzione riguarda la fascia degli adolescenti per i quali una dieta sena costituisce un importante baluardo contro l’obesità e il sovrappeso. Dato interessante l’acquisto di prodotti stagionali direttamente dal produttore. A conferma dell’importanza per la salute dell’assunzione giornaliera di frutta, una ricerca condotta dalla Fondazione Edmund March di San Michele dell’Adige e Università di Reading( Inghilterra) in collaborazione con L’università di Trento e pubblicata sulla prstigiosa rivista American Journal of Cllinical Nutrition. Non una, ma due mele al giorno sono sufficienti a ridurre i livelli plasmatici di colesterolo, importante biomarcatore di patologie cardiovascolari..
La ricerca ha studiato l’effetto del consumo giornaliero di mele Renetta Canada coltivate in Trentino, una varietà particolarmente ricca di fibre e di proantocianidine, ovvero una classe di polifenoli con molti effetti benefici sulla salute, noti per la capacità di contrastare il colesterolo cattivo LDL e di promuovere così la salute cardiovascolare.
Lo studio ha coinvolto 40 soggetti volontari con lieve ipercolesterolemia ossia livelli leggermente alti di colesterolo nel sangue, che hanno partecipato allo studio di nutrizione clinica svoltosi presso la Hugh Sinclair Unit of Human Nutrition dell’Università di Reading (Regno Unito). Consumando due mele al giorno, fornite dal Consorzio Melinda, per otto settimane o il succo di mela impoverito ovvero privato delle benefiche fibre e dei polifenoli antiossidanti, come controllo. Al termine delle otto settimane i ricercatori hanno misurato vari parametri chiave per malattie cardiovascolari, inclusi la glicemia, l’insulinemia, la lipidemia e la funzionalità di vene e arterie. Le analisi hanno dimostrato una diminuzione significativa del 4% dei livelli di colesterolo totale e anche del cosiddetto “colesterolo cattivo LDL” dopo consumo cronico di mele. Tale diminuzione, seppur moderata rispetto a quella ottenibile con farmaci mirati contro l’ipercolesterolemia, quali le statine, è comunque significativa e porta a considerare il consumo di alimenti sani, come la mela, un buon mezzo di prevenzione da malattie cardiovascolari