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Rubrica di Emanuela Medi
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Attualità

“Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) applicate alla viticoltura”. A richiamare l’attenzione del mondo enoico sulle TEA, quale intervento finalizzato a salvaguardare varietà di vitigni a rischio di malattie e cambiamento climatico, concorrendo, parallelamente, alla riduzione di fitofarmaci in vigna, è l’agronomo e divulgatore scientifico Maurizio Gily. Non parliamo di tecniche OCM, ma di Cisgenesi e di correzione/riscrittura del genoma (Genome editing). “A differenza dell’OCM, queste nuove tecniche, di cui l’Italia ne detiene il primato per studio e pubblicazioni scientifiche, cercano di imitare, almeno nel risultato finale, ciò che in natura può avvenire spontaneamente” spiega Gily. “In particolare, la Cisgenesi trasferisce geni all’interno della stesse specie o tra specie strettamente imparentate tra loro, mentre col Genome editing si interviene andando ad imitare una delle possibili mutazioni in natura, quindi, con la rottura della catena a doppio filamento del DNA. Questo processo, in natura può avvenire per effetto di radiazioni ionizzate o ultravioletta, oppure, in presenza di errori di trascrizione e di copiatura del filamento del DNA. In questi casi, la cellula cerca di riparare da sé la rottura e nel farlo, per errore, produce il cambiamento di alcune basi azotate”. Il Dna è composto da geni e ogni gene si compone di

15 barrique e un tonneau di Barolo Gustava Docg 2020. andranno all’incanto il 30 ottobre al Castello di Grinzane Cavour. Asta benefica promossa dal Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani , dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con la Fonddazione CRC Donare, per un brivido con il re dei vini italiani: un assaggio in anteprima delle “prove di botte”.

Lo hanno chiamato il “dottore del vino” e non a torto visto che del vino e sul vino ne sa proprio tanto ma quello che stupisce e gratifica chi lo intervista è quel quid che rende l’articolo non proprio scontato. L’occasione è la presentazione avvenuta a Roma l’8 ottobre della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024”, il cui obiettivo-dice Cernilli- è quello di selezionare e presentare la qualità estrema.

50.000 etichette degustate ( in finale 2.300) la Guida Vini d’Italia de Gambero Rosso curata da Marco Sabellico, Gianni Fabrizio e Giuseppe Carrus , ha assegnato 498 “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento della guida). 174, pari al 35% del totale, sono i Tre Bicchieri Verdi, prodotti da aziende certificate biologiche o biodinamiche a segnarne il trend ormai in salita.