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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cocktail e premiscelati : il fenomeno estivo

Un trend in visibile ascesa legato  al fai da te?  Probabile visto che durante i lunghi tempi pandemici in molti si sono cimentati a creare i loro cocktail a casa e sono diventati pure bravissimi( certo non tutti) tanto da arricchire la gamma del bar preferito. Loro i produttori hanno risposto con i RTD ossia Ready To Drink, pronti da bere, che ormai  si trovano dappertutto.

Anzi, secondo i dati rilevati dai ricercatori di mercato dell’IWSR (International Wine and Spirits Record), i lanci di prodotti RTD sono sempre più orientati verso prezzi di altissima gamma e verso una maggiore varietà di contenuti alcolici. Questo è stato rilevato sui 10 principali mercati RTD: Australia, Brasile, Canada, Cina, Germania, Giappone, Messico, Sudafrica, Regno Unito e Stati Uniti (questi ultimi sono il più grande mercato mondiale di RTD); i dieci paesi citati rappresentano, insieme, l’85% del consumo globale di RTD.

Secondo quanto riferisce un articolo  pubblicato nel Giornale del distillatore, nella maggior parte dei casi la gradazione alcolica degli RTD in commercio è bassa, ma secondo i rilevamenti di IWSR  è in aumento con tenore alcolico piu alto Ma ogni produttore offre qualcosa in più come le miscele già pronte, in monodose in bustina  come quelli proposti dal marchio italiano NIO, acronimo di «Needs ice only».  La crescita degli RTD è legata principalmente al gusto e caratteristica  di questi prodotti è la vasta gamma di sapori e aromi.  La base alcolica è un altro motivo principale di acquisto: la maggioranza dei consumatori negli Stati Uniti afferma di percepire gli RTD alcolici come di qualità superiore.  Tra il numero crescente di alcolici RTD, predominano quelli a base di vodka e di tequila, che insieme rappresentano oltre il 50% dei nuovi lanci di RTD alcolici tra il 2019 e la prima metà del 2021, secondo i dati IWSR.

Gli RTD alcolici si sono sviluppati in due profili aromatici, che l’IWSR definisce prodotti con “aroma complesso” e prodotti con “aroma semplice”. Le bevande dall’aroma complesso sono quelle che contengono molti zuccheri e tendono a non essere gassate. Al contrario, le bevande dall’aroma semplice (come gli Hard Seltzer) hanno un contenuto calorico e zuccherino inferiore, tendono ad essere più leggere, a base di seltz o soda, e quindi sono generalmente più rinfrescanti.

Oltre  ai  profili aromatici, alcuni produttori stanno anche investendo in nuovi formati di confezionamento. IWSR prevede sempre più produttori di prodotti RTD premium passare a formati RTS (ready-to-serve). E in Italia? C’è l’Amaro perfetto, mix perfettamente bilanciato di vini fortificati, vermouth italiani e amari artigianali, di Drink|It, o i grandi classici, dal Manhattan al Negroni, firmati The Key Cocktail. Altro esempio: Coop ha approntato i “Buoni da bere”, 5 nuovi aperitivi e cocktail sorprendenti: saranno protagonisti di un tour che inizia prossimamente  a Cervia , fa tappa alla Casa del Cinema a Villa Borghese a Roma il 10 settembre e si conclude a ottobre alla Barcolana a Trieste.

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