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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cresce il Wine&Spirits e il rosato si afferma tra le donne

Le previsioni sono confermate: il wine&spirits chiude  a fine 2023, con un aumento di 21 miliardi di dollari rispetto ad un valore globale stimato in oltre 1,7 trilioni di dollari Per il 2027 la crescita. sarebbe di un +2%annuo   Stime   secondo l’ inglese Iwsr Drinks Market Analysis.

Dice  Mark Meek, ceo Iwsr,  “le tendenze principali che hanno sostenuto il settore, come la premiumisation, si evolveranno man mano che i consumatori risponderanno all’aumento del costo della vita. crisi. Tuttavia, . La pandemia ha anche ha anche accelerato l’ascesa di tendenze come il consumo domestico e la moderazione; questi comportamenti sono destinati a rimanere”.

Non stupisce,  continua Mark Meek, che  che ad essere più sotto pressione sia  il vino di fascia di prezzo più bassa. Nel 2022 il vino fermo ha perso volumi in tutti i 10 mercati principali, L’intera categoria  nel complesso, ha visto i volumi scendere del -5% nel periodo 2021-2022, e la crescita rimarrà piatta nei prossimi cinque anni.
“Le fasce di prezzo più basse del vino soffriranno perché i consumatori di vino più giovani e adulti amano sempre di più le alternative alcoliche, e bevono vini con meno frequenza, ma di qualità superiore”.

Il calo, in questa fascia di prezzo, sarà del -1% all’anno tra il 2022 ed il 2027”. In questo quadro non deve stupire ormai secondo i dati presentati da Enpaia-Censis, l’Osservatorio sul mondo agricolo,  il fatto che in Italia cresce il numero delle donne che bevono vino, oltre 12.1 milioni, pari a quasi il 47%. L’incremento delle donne, dal 2014 al 2021, è stato del 15,5%, a fronte di una crescita di meno del 3% degli uomini. E a preferire non è soltanto la quota rosa in ascesa ma anche i vini rosati fermi che erano finalizzati principalmente all’esportazione (siamo il secondo paese al mondo in valore di export, dopo la Francia), mentre il consumo era decisamente limitato, nonostante l’alta qualità dei prodotti. Una nicchia di mercato che ha dimostrato di essere il segmento più vivace a livello mondiale. Di questo ne hanno fatto business. Jean-Paul ed Isabelle Tréguer, imprenditori di Parigi, che trasferitisi in Sardegna dove avevano notato non esistevano vini rosati fermi  capirono che  l’uva Cannonau di Capo Ferrato, un vitigno autoctono straordinario, il più anziano del Mediterraneo (ben 3.200 anni!) resistenti al caldo e al sole  potevano produrre vini di altissima qualità come SO CHIC ! Un vino, al terzo anno di produzione, che nasce e cresce nella zona di Castiadas. Un vino rosé di eccellenza, 100% Made in Sardegna.

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