a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
 

Il biologico a SlowWine Fair

Conclusasi con successo Slow Wine Fair. Tra i temi di maggior impatto è stato il biologico visto che  la maggior parte delle aziende partecipanti hanno fatta la scelta della  riduzione o totale cancellazione della chimica di sintesi.

Negli ultimi 10 anni le superfici di vite coltivate a biologico sono aumentate del 145%” – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio – e la viticoltura bio copre una superficie di quasi 136.000 ettari, il 19% dell’intera viticoltura nazionale, con picchi che toccano il 38% in regioni fortemente vocate come la Toscana, dove, nel Chianti Classico, i vigneti bio hanno ormai superato il 50% del totale.
La viticoltura bio rappresenta un esempio eccellente di resilienza e adattamento alla crisi climatica, che contribuisce contemporaneamente a preservare la fertilità del suolo e degli ecosistemi. Rappresenta un modello virtuoso in grado di unire il valore dell’identità territoriale delle denominazioni d’origine del nostro Paese a quello della sostenibilità del biologico.”

“Un suolo sano costituisce, infatti – spiega Giancarlo Gariglio curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition,  – è  la base essenziale dell’economia, della società e dell’ambiente, in quanto produce alimenti, accresce la nostra resilienza ai cambiamenti climatici e favorisce il nostro benessere. 
Organizzata da BolognaFiere e Sana, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dalla  trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale sostenibilità”.

Tag degli articoli
Condividi sui social network
Scritto da