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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il delivery: attenzione ai costi

A proposito di Delivery, asporto e vendita di prodotti queste saranno nel dopo emergenza le nuove strade della  ristorazione  che se anche rientrerà a pieno regime non potrà non sfruttare questi nuovi canali cui molti italiani si sono abituati e  che hanno scoperto. Certo in poco tempo molto è cambiato dall’impiego dei “ rider”  ovvero i fattorini più o meno tutelati e in regola con la sicurezza alimentare.

Ora tra i tanti decreti che il Governo ha emanato , uno riguarda la possibilità per molti ristoratori di effettuare il delivery di food e piatti pronti: una boccata di ossigeno per molte imprese piccole , occasione che la Fipe( Federazione Italiana Pubblici i Esercizi) non si è lasciata sfuggire con la richiesta di allargare questa possibilità all’asporto, con la differenza che nel primo caso è il piatto che arriva a casa del richiedente, nel secondo è esattamente il contrario.

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Certo le norme di sicurezza alimentare sono molto stringenti per i ristoranti che vorranno fare in proprio il delivery invece di appoggiarsi ad una delle piattaforme presenti sul mercato; il cliente ordina, il ristoratore prepara, il rider consegna e il pagamento avviene attraverso la piattaforma. Ma chi guadagna? Italia A tavola che ha realizzato un interessante articolo in proposito, invita i ristoratori a fare bene i conti.!

E il comparto enogastronomico non sta certo fermo,pronto alla prossima( speriamo) riapertura. Pubblicato domenica il Manifesto orizzontale dell’Ospitalità e della Tavola nato dalla collaborazione tra Federazione Nazionale Italiana Cuochi( FIC), Federazione Italiana Pubblici Esercizi( FIPE) e Università San Raffaele di Roma

Cinque i valori cardine : Convivialità, Benessere, Sensorialità, Territorio, Condivisione.

Convivialità: il valore della socialità e convivialità è purtroppo la prima vittima illustre del Coronavirus e il suo recupero nella ristorazione, come in ogni settore dell’accoglienza, sarà una vera priorità nell’immediato futuro. 

Benessere: nella fase di convivenza con il virus sarà importante adottare  un Decalogo comune con specifiche linee guida relative alla sicurezza, da fornire alle strutture ristorative prima della loro riapertura. 

Sensorialità :emozione e gusto per riconoscere e apprezzare il buon cibo costituiranno  alla partenza elementi insostituibili e attrattivi per educare il cliente  attraverso la semplificazione di ricette e la  rivisitazione della tradizione  

Territorio: un valore che sarà sempre più importante nel futuro della ristorazione perché collega le due filiere del comparto agroalimentare e del turism Quindi, fondamentale sarà la promozione e la protezione del 100% Made in Italy. 

Condivisione: come necessità di pianificare e riprogrammare insieme le attività, prevedendo per la ristorazione un’offerta più ampia di servizi. Svolta che sarà possibile attraverso il Delivery e le ordinazioni da asporto 

Un Manifesto condiviso e sottoscritto da tutte le categorie  che  hanno preso parte al grande Web Meeting pubblico organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi.Tra i partecipanti all’incontro, condotto da Alex Revelli Sorini, gastrosofo e docente dell’Università San Raffaele di Roma, oltre agli organizzatori  Rocco Pozzulo (Presidente della Federazione Italiana Cuochi) e Aldo Cursano (Presidente Vicario della Federazione Italiana Pubblici Esercizi), anche rappresentanti istituzionali quali Manlio Di Stefano (Sottosegretario di Stato e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Walter Ricciardi (Consigliere del Ministro della Salute, membro OMS, consigliere per le relazioni dell’Italia con gli organismi sanitari internazionali per COVID-19) e Giorgio Calabrese (Presidente Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare Ministero della Salute). E ancora, Ettore Prandini (Presidente Coldiretti), gli chef stellati Enrico Crippa (Presidente Bocuse d’Or Italy Academy), Carlo Cracco (Vice Presidente Bocuse d’Or Italy Academy) e Umberto Bombana (Ottoemezzo, Hong Kong), Luigi Scordamaglia (Consigliere delegato Filiera Italia), Antonello Maietta (Presidente Associazione Italiana Sommelier), Fabio Fortuna (Rettore UnicCusano), Antonio Giovannetti (Direttore Commerciale MARR), Francesco Guidugli (Presidente Solidus), Elena Bacchini (Direttore marketing Surgital).

Emanuela Medi, giornalista

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