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Rubrica di Emanuela Medi
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Aprile 2020

E’ una bella storia, avvincente ,  che ancora pochi conoscono, con un finale felice e  tutto italiano! Leggo un articolo su Corriere della Sera  e non posso che rimanere stupita: ma come il tè nero del Verbano  conquista il Gold Award nella più importante competizione mondiale del tè nero  il “ 2019 International Black Tea Tasting Competition” riservata ai soli produttori. Leggo il nome di Marco Bertona Direttore dell’Associazione AssoTè Infusi cui corrisponde un cellulare e chiamo.” Sono Marco Bertona..” Un torrente di passione ,professionalità, curiosità, viaggi, conoscenze , ricerca  tanto da essere nominato Delegato Italiano presso il Gruppo Intergovernativo sul Tè della FAO. “ Il territorio del Verbano-dice- è la zona più vocata in Europa per la coltivazione del tè, complice un microclima che fa della sponda piemontese del Lago Maggiore la  preferita da vivaisti e floricoltori .Non è un caso che ville e casali si affacciano su questa parte del lago impreziositi da  fiori e  piante esotiche tra cui  quella del tè già conosciuta e coltivata nell’800 come pianta ornamentale.” Nasce tre anni fa nel parco nazionale della Val Grande il progetto assieme al vivaista Paolo Zacchera : vengono piantate 20.000 piantine di camellia  sinensis , l’unico arbusto da

Cantina Imperatori, la giovane azienda vitivinicola di Frascati guidata da Lorenzo Imperatori insieme alla sua famiglia e un team esperto di collaboratori, è sempre alla ricerca di nuove tecniche per migliorare ogni anno la qualità dei vini. Tra i suoi prodotti di punta c’è senza dubbio il Viognier Igp Lazio, che viene sottoposto ad una tecnica di contenimento della vegetazione che vale la pena conoscere.  

E’ un grido di allarme generale perché la chiusura ad oltranza di molte attività ricettive produce, a cascata  effetti  su  altri comparti, ma non è solo questione temporale è il come si riparte. Onestamente nessuno ha la bacchetta magica anche se  tutti, associazioni, enti, federazioni hanno le loro proposte spesso di categoria che mal si inseriscono in un contesto generale. Forse per il turismo è interessante sentire le voci minori che possono essere prese in considerazione per una estate alla portata di tutti, a partire dalla mobilità dolce e il turismo responsabile: un sistema che stava muovendo i suoi primi passi e che, rischia di tornare al punto di partenza. Ripartire dalla mobilità a piedi ed in bicicletta, - dice ancora la Donati-dalle ferrovie turistiche, la natura ed i piccoli borghi, il turismo lento tra le bellezze d’Italia – ha dichiarato Anna Donati, Portavoce della Alleanza AMODO - sono la soluzione per far ripartire il turismo, l’accoglienza locale e di lavoro, la fruizione della natura, in tempi di distanziamento sociale.” E’ lo slow tourism  che ha bisogno di coinvolgere  i territori, le Regioni, le Unioni Montane, i piccoli Comuni, le Province, gli Enti Parchi, le associazioni di volontari ed esperti del settore, delle

“C’è gran voglia di produrre e lavorare ma sulle rese più basse la decisione finale la prenderemo a fine maggio al termine della fioritura: la maggior parte dei produttori (330) della Cantina San Michele Appiano, sono comunque propensi  ad adottare questa misura in linea con le difficoltà del momento. “ Parla Hans Terzer famoso winemaker alla guida di una delle più prestigiose cantine dell’Alto Adige.  Terzer mantiene lucidità mentale, pragmatismo , fermezza nel perseguire i suoi obiettivi,: non scadere in  qualità, territorialità, vini puliti, facilmente riconoscibili, piacevoli a bersi. “ Dobbiamo fare attenzione- dice- a non eccedere comunque sul discorso della rese perché questo potrebbe significare vini più alcolici, meno asciutti, stucchevoli, di color giallo carico che la gente del luogo non è abituata a bere per non parlare dell export. Inoltre- precisa il winemaker- la sfogliatura che inizia in questo momento è molto delicata perché abbiamo il pericolo delle gelate primaverili  come quella del 2017 che ha distrutto il 30/40 per cento della produzione Vini bianchi dunque di cui l’Alto Adige è orgogliosa, eccellenza italiana ben rappresentati dai due vini della cantina di San Michele Appiano il Pinot Bianco Schulthauser 2019 e il Sauvignon Lahn sempre 2019 presentati in una video

La ristorazione non arretra forte di un comparto compatto e solidale nel chiedere la riapertura subito. Si allunga ogni giorno l’elenco delle associazioni , federazioni, enti a fianco della Fipe- Confcommercio. che ha rilanciato le richieste al governo attraverso un FLASH MOB il 28 di aprile  data in cui  in 21 città italiane  in segno di protesta i ristoranti avranno acceso le luci  in rappresentanza dei loro colleghi di  tutt’Italia.  “Questa – sottolinea il presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani - è una iniziativa che accompagna l'attività istituzionale della Federazione nel rappresentare i danni, i bisogni, le aspettative e le drammatiche prospettive di un settore tra i più danneggiati, visto che è stato il primo costretto a chiudere e sarà l'ultimo (purtroppo) a riaprire. La Ristorazione italiana – prosegue Stoppani - rischia altissimi tassi di mortalità, la dispersione di professionalità faticosamente costruite, nuove infiltrazioni malavitose, e va aiutata con urgenti interventi che prevedano indennizzi a fondo perduto per chi è stato obbligato a chiudere o ha subito forti cali di fatturato, con congrue moratorie fiscali, procedure di accesso semplici e veloci, interventi normativi sulle locazioni commerciali, proroghe e rafforzamento delle misure di protezioni sociali per i lavoratori”. Un comparto compatto  che vede

Con una lettera aperta arrivata in poche ore a oltre 300 firmatari i vignaioli italiani chiedono  lealtà e condivisione  per superare una crisi che vede accomunati produttori,  distributori, agenti, enotecari , sommelier, servizi di catering ognuno secondo le diverse esigenze.  Lo abbiamo già detto molte volte quanto sono in pochi a sostenere il momento attraverso la vendita online  e la gdo, i più già in affanno per i mancati pagamenti delle fatture emesse  a fine 2019 e del vino venduto, potrebbero arrivare al tracollo. Con #ilvinononsiferma, i vignaioli ribadiscono il loro ruolo di custodi della terra, per la valorizzazione dei vini italiani, della cultura, della civiltà del vino. Loro che certamente non si possono fermare perché la natura chiama non sono “disposti ad accettare indebite ingerenze e pressioni di chi vorrebbe approfittare del momento” e come primo atto responsabile chiedono a tutti i loro clienti di pagare le scadenze fino al 31/12/2019. Lunghissimo l’elenco cui aderiscono i firmatari, www.ilvinononsiferma.it, tra cui Edoardo Ventimiglia (Sassotondo), primo firmatario, a Walter Massa (Vigneti Massa), da Marilena Barbera (Azienda Agricola Barbera) ad Ettore Ciancico (La Salceta) da Francesco Fenech (Fenech Francesco) a Michele Antonio Fino (Cascina Melognis), da Francesco Josko Gravner e Mateja Gravner (Gravner) ad

La Marche sono l’unica regione italiana ad essere stata inserita dalla guida Lonely Planet nella classifica “Best in Travel 2020”, una chart che considera i luoghi turistici “non di massa”, cioè degni di una visita proprio per loro importante valore. Mentre nel 2019 troviamo nella facoltosa classifica location come le Maldive, il parco nazionale delle Smoky Mountains negli USA e la Valle del Nilo, quest’anno il mix di storia, arte ed enogastronomia ha avuto un riconoscimento tutto italiano: 500 piazze, con oltre 1000 monumenti significativi, 37 rocche, 106 castelli, 15 fortezze e 170 torri, migliaia di chiese di cui 200 romaniche, 96 abbazie, 183 santuari, 72 teatri storici tutti restaurati e in attività. Il grande fascino e valore aggiunto delle Marche è poter visitare, complice un turismo nazionale, queste “ricchezze” in mezzo a scenari stupendi quali le montagne boscose piuttosto che la costa dell’Adriatico. Verdi colline dorate e prati si alternano ordinati a campi di grano ed uliveti. Ad ovest gli Appennini, scorrono paralleli fino al mare e a sud i Monti Sibillini con cime sopra i 2mila metri appassionano botanici e amanti del trekking. Tra le specialità che curiosamente si consumano la “Crescia” una torta salata che ricorda un pane