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Rubrica di Emanuela Medi
 

Segna il passo la legge sul biologico

Ancora  molte perplessità al disegno di legge (Ddl n. 988) «Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico», già approvato alla Camera (Ddl n. 290) l’11 dicembre scorso con una larga maggioranza (contraria solo Forza Italia) e in questi giorni in discussione al Senato.  Ma cerchiamo di ripercorre l’iter tormentato di questa proposta di legge:

Il voto della Camera era stato accolto con favore dalle associazioni di settore  ma aveva avuto  numerose critiche riassunte in tre diversi documenti – firmati da docenti universitari e scienziati – che definivano il biologico «una risposta inadeguata ai problemi e alle sfide   dell’agricoltura». Le critiche sono state ancora più serrate Il 9 gennaio da un gruppo di 213 esperti che ha firmato un’altra lettera indirizzata agli onorevoli membri del Senato. In questa lettera si esprime un giudizio sul disegno di legge ancora più duro: ne viene addirittura chiesto il ritiro e la ripresentazione.

«Un incomprensibile passo indietro, che disconosce anni di impegno di ricercatori, imprenditori, agricoltori, tecnici e società civile impegnati nella ricerca di una sostenibilità che non concerne solo la qualità del cibo che mangiamo, ma anche e soprattutto il rispetto dell’ambiente che ci circonda, del suolo, dell’acqua, degli stessi operatori agricoli che sono impegnati ogni giorno nella nella produzione», commenta Francesco Sottile, del Comitato esecutivo di Slow Food Italia,” Decisa la risposta,  in occasione del congresso di Biodinamica che si è volto di recente a Milano: una rete di esperti, docenti e comunicatori scientifici  ha  firmato una lettera aperta di dissenso, diffusa nei giorni dell’evento, e stà  lavorando per definire def termini e contenuti circa  l’atteggiamento del mondo della ricerca nei confronti delle agricolture sostenibili .

Fonte Slow Food Italia

Produttori biodinamici del Presidio Slow Food Grünkern della Franconia

Da questo confronto è nato, ad opera di un  gruppo di docenti, un documento di sintesi che riassume le ragioni dell’agricoltura biologica e controbatte, dati alla mano, a tutte le ragioni di scetticismo e discredito snocciolate regolarmente da chi ha una visione industrialista e riduzionista della produzione agricola. Questo documento è stato poi sottoscritto oltre 200 esperti, ed è aperto alla sottoscrizione di chiunque lo condivida.

«Informare i consumatori, aumentarne la consapevolezza e metterli nelle condizioni di riconoscere nelle minacce climatiche che ci circondano gli effetti del perseverare verso paradigmi insostenibili, probabilmente disturba e quindi la maldicenza diventa l’unico modo per inquinare il dialogo. Ecco perché volentieri abbiamo fatto nostro e diffondiamo questo documento, convinti del suo valore scientifico e divulgativo e sicuri che sia uno strumento fondamentale per diffondere le ragioni dell’agricoltura ecologica» conclude Sottile.

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