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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cibi salutari e movimento: cambiano i comportamenti dei bambini con Il progetto ViviSmart

L’11% dei bambini ha iniziato a bere più acqua e più volte durante la giornata, il 6% mangia più frutta e il 13% verdura, è aumentato il  numero di coloro che decidono di dedicare più tempo all’attività fisica facendo sport più volte la settimana.

Sono alcuni dei dati presentati ieri, presso l’Università LUMSA di Roma, del progetto pilota  ViviSmart promosso da aBCD, alleanza Barilla, Coop e Danone. Il progetto ha avuto come target la possibilità di modificare i comportamenti alimentari dei bambini e delle loro famiglie avvicinandoli al modello alimentare mediterraneo: 4 le  città italiane coinvolte (Milano, Bari, Genova e Parma)  per un totale di 1.525 tra bambini (di cui 873 partecipanti)  della III e IV elementare,  16 scuole, 80 insegnanti,16 punti vendita, e medici di medicina generale nell’arco di tempo tra settembre 2017 e maggio 2018.

Come dice la responsabile della ricerca Costanza Nosi  Associato di Economia e Gestione delle Imprese, Dipartimento Scienze Umane, Università LUMSA: ”Sicuramente questo progetto ha  portato dei benefici determinando un cambiamento dei comportamenti alimentari e cognitivi dei bambini quindi scelta di cibi più sani, minore sedentarietà (molti di loro fanno attività fisica 4 volte la settimana), hanno aumentato le loro conoscenze sul cibo e la salute quindi hanno imparato qualcosa di nuovo. La campagna  – dice ancora la ricercatrice – è partita nelle scuole e  ha coinvolto 873 bambini con una serie di  attività  esperienziali costituite non solo  da lezioni ma anche da giochi e partecipazione dal vivo. Il progetto si è avvalso  della partecipazione delle Coop con una iniziativa innovativa e stimolante: un punto vendita  dove la famiglia può acquistare i prodotti consigliati e trovare anche dei consulenti  disponibili a fornire   tutte le informazioni necessarie.  Non ci si è limitati quindi alla teoria ma si è voluti assistere nella pratica la famiglia al momento delicato dell’acquisto.

Il cambiamento dei comportamenti dei bambini  è stato avvertito non solo dagli insegnanti ma dagli stessi genitori che si sono visti richiedere non più patatine e merendine ma cibi nuovi, quindi  una  crescita culturale sulla salute dei loro ragazzi.   E infatti si è anche verificato un aumento della consapevolezza sul consumo dei cereali e del latte alimenti che si trovano allo stesso livello della piramide  alimentare. Il progetto ha raggiunto un altro importante obiettivo: avvicinare la famiglia alla dieta mediterranea con l’adozione di una piramide alimentare semplificata elaborata dai medici di famiglia. Parallelamente è partito anche un Progetto Pilota con la Società Italiana di Medicina Generale con l’obiettivo di aumentare le conoscenza in tema di dieta equilibrata. Questo modello di intervento coinvolge più di 20 medici di medicina generale e più di cento famiglie.

“Una delle problematiche d’interesse a livello globale è il dilagare di stili di vita scorretti. E’ necessario – dichiara Roberto Citati  Vice Presidente Barilla Group– un grande impegno per invertire questa trend con un’azione sinergica tra pubblico e privato, come sottolineato da una risoluzione ONU. Una alleanza -dice Salvatore Castiglione Direttore Generale Danone S.p.A- che ha visto uniti il settore alimentare, il mondo delle cooperative di consumatori, le fondazioni no profit e la ricerca scientifica,  con una serie di attività coordinate che hanno coinvolto scuole, punti vendita, medicina generale e nuove tecnologie”.  Sottolinea  Renata Pascarelli, Direttore Qualità Coop  Italia: con l’attività delle scuole si è messo al centro il bambino, nei punto vendita invece, si è  proposta e attuata una conoscenza sul tema dell’alimentazione corretta proponendo acquisti alimentari coerenti alla campagna in corso.

Emanuela Medi, giornalista

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