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Rubrica di Emanuela Medi
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26 Maggio 2022 “L’Aperitivo non è solo un rituale-simbolo del lifestyle italiano, ma  una grande occasione di promozione delle nostre eccellenze a livello mondiale" Federico Gordini, presidente di MWW Group , ideatore di format quali MilanoFood Weeck. "Quello dell’Aperitivo corrisponde a un valore di mercato che solo in Italia si è attestato nel 2019 a 4,5 miliardi di euro.  Con le riaperture sono tornati a crescere anche i consumi fuori casa: nell’estate 2021 15 milioni in più di aperitivi bevuti rispetto al 2020. “  L’evento si svolgerà presso la Fondazione Feltrinelli, via Pasubio 5 Milano. Il programma è ricco di attività incontri e tasting con creazioni realizzate da grandi chef, barman, abbinamenti studiati da sommelier e gastronomi consultabile sul sito. www.aperitivofestival.com.   Sarà l’occasione per presentare il Manifesto dell’Aperitivo il cui obiettivo  è  valorizzare i valori fondanti di questo cerimoniale quotidiano dell’italianità. Tra questi, l’impiego di prodotti di denominazione e di filiera che garantiscano il consumatore e tutelino il Made in Italy nel mondo. “è Aperitivo se è Italiano almeno al 50%”.  Afferma Alessandro Lupo, Director of Brand Marketing & Communication di Carrefour Italia – "Essere sponsor del World Aperitivo Day ci permetterà di valorizzare ulteriormente le eccellenze enogastronomiche tipiche dei territori italiani, perfette per

CANTINE APERTE LA GRANDE FESTA DELL’ENOTURISMO. Sabato28 e domenica 29 maggio Cantine Aperte la festa più prestigiosa dell’enoturismo entra nel vino e lo fa  con i social che una settimana “testeranno” le iniziative in programma e degusteranno i vini presso alcune delle Cantine del Movimento.  Circa una cinquantina di Influencer accreditati visiterà in anteprima le aziende di Trentino, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania e Sardegna per raccontare agli enoturisti cosa aspettarsi il 28 e 29 Maggio. Sarà possibile godere di questi trailer del divertimento visitando i canali social di MTV Italia (Facebook e Instagram). L’edizione numero 30 di Cantine Aperte si presenta  con tutte le carte in regola forte  di una credibilità  conquistata  non solo  all’insegna del divertimento, del gusto e della convivialità ma soprattutto  per far conoscere   tutte le potenzialità

Ci sono  ormai tanti aspetti che devono cementare e possibilmente migliorare i rapporti tra i vari organismi del mondo del vino. E non può essere che positiva  la  nuova Federazione( UIVbio) ) tra Unione Italiana Vini e FederBio. Da alcuni anni tra le due organizzazioni è attiva una collaborazione sugli aspetti tecnici e normativi relativi al vino biologico. Tra gli obiettivi, l’integrazione dei percorsi della certificazione biologica con ulteriori aspetti della sostenibilità – come quelli legati a energia e imballaggi -.   Ma sempre di più è necessario unire le forze, meglio  le competenze , come? Lo ha detto Lamberto Frescobaldi presidente di UIV”  Migliorare i possibili aspetti  del fenomeno bio nel mondo del vino,  collaborare con le istituzioni,  attivare specifici programmi di promozione”   Ha sottolineato  la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini.” Il vino biologico rappresenta un’opportunità per la viticoltura italiana sui mercati, sempre più attenti alla sostenibilità, soprattutto in un contesto più generale di forte crescita delle esportazioni di prodotti biologici Made in Italy. La viticoltura bio cura la fertilità del suolo, la biodiversità e non utilizza sostanze chimiche di sintesi .Tali valori uniti all’identità territoriale delle denominazioni d’origine possono contribuire a rafforzare ulteriormente il settore vitivinicolo del nostro Paese”  La pratica biologica

Una grande festa che celebra la biodiversità italiana Al centro dell’attenzione i vitigni autoctoni e non è un caso che Go Wine torna a parlarne con un grande evento. Domenica 22 maggio ad Alba per la Festa del Vini Autoctoni del Piemonte. Una festa che riunisce in un unico grande evento ad Alba, in Piazza del Duomo e Via Cavour oltre 35 differenti vitigni piemontesi, 90 cantine, enoteche tematiche rappresentati dai viticoltori.  L’evento permette al pubblico di enoappassionati di apprezzare la biodiversità del Piemonte, fra le più importanti d’Italia. In questo modo i vitigni e i vini “raccontano e promuovono il Piemonte. Da quelli più noti come il Nebbiolo a varietà rare come il Baratuciat, il Bian Ver o l’Uvalino che vanno valorizzati.  Il panorama di vini in assaggio sarà di conseguenza importante: di molti vitigni saranno presentate in degustazione anche più etichette. I vitigni più rari, spesso legati al lavoro di ricerca e valorizzazione di una o due cantine, saranno radunati in una speciale enoteca. In ordine alfabetico i vitigni presenti in degustazione:Albarossa, Arneis,

ROME WINE EXPO: 20 – 23 Maggio 2022. La cittá eterna celebra la cultura del vino.    L'Agenzia Riserva Grande lancia la I edizione di Rome Wine Expo, un grande evento del vino di Roma. La centralità della capitale nel settore vitivinicolo è sempre più importante. RWE (eventi di respiro internazionale) vuole riproporre la memoria storica di un territorio che ha visto un'affermazione universale. Roma e ancora di piú vini del Lazio meritano una manifestazione importante, rivolta ad un pubblico consapevole e appassionato, ma anche a professionisti ed operatori del settore, quali addetti di stampa, settore Horeca, mediatori commerciali e buyers anche internazionali.   Banchi di assaggio, masterclass e meeting, business

I dati di Wine Intelligence Il trend si è andato confermando tanto che sul mercato americano i vini low alcol non sono più una moda ma una vera tendenza. Ma andiamo per ordine citando in primis la ricerca di Wine Intelligence che si basa su dati IWSR: il vino a bassa gradazione alcolica in Usa vale oltre 1 miliardo di dollari con una crescita in volume CAGR del 27% per il vino fermo e del 30% per lo spumante. Proiezione prevista per gli anni 2021-2025. Gli interlocutori sono i giovani che fino a poco tempo fa avevano una netta preferenza per i prodotti alcolici read-to-drink (RTD). Ora i dati IWSR sui consumatori statunitensi di RST indicano chiaramente che 1 su 5 preferisce il vino PERCHE? Il vino a bassa gradazione alcolica è più salutare? Non c’è dimostrazione scientifica se non l’indicazione del consumo consapevole come recentemente approvato dalla Cee ma è comunque un aspetto tenuto in considerazione soprattutto dalle generazioni più giovani, come i Millennials. Ha minor contenuto calorico: certamente ,ed è questa la motivazione chiave con cui i bevitori di vino Millennial statunitensi siano propensi a scegliere questa sottocategoria di vino rispetto ad altre. Considerando poi l’aspetto social ovvero bere vino low alcol all’interno del proprio gruppo   Ha

“ Diciamo che è un momento sostanzialmente positivo anche se continua ad esserci una costante selezione tesa al miglioramento della qualità e dell’immagine del prodotto soprattutto italiano e poco hanno a che vedere con il futuro del vino di qualità tanti accorpamenti e investitori finanziari i cui risultati economici non sono a favore del mondo del vino e tanto meno dei i consumatori . Mi riferisco alle tante cantine che valgono poco sia per cultura ,qualità e prezzo del loro vino che vedono un futuro in queste acquisizioni” Che l’azienda Bottega, guidata da Barbara, Sandro e Stefano Bottega, si è ormai posizionata ai vertici della comunicazione di eventi tra i più importanti e glamour è un dato di fatto– dice Sandro Bottega” Produrre qualità è uno degli elementi se pur fondamentali e che va al primo posto, è necessario però per poter divulgare la qualità stessa dare visibilità in un contesto educazionale e internazionale e questo permette all’ azienda non soltanto di aumentare la propria presenza ma soprattutto permette ad un prodotto di poter essere apprezzato dal consumatore meno edotto in un contesto in cui non c’è la medesima cultura a consumarlo”. Il 27 aprile Urban-Air Port inaugura a Coventry, in Inghilterra,

E’ il preferito dai wine lovers, la categoria in ascesa tra le tante nicchie indicate dal rapporto di Wine Intelligence “Alternative Wine Opportunity Index in 2022, ma il vino naturale è ancora indefinito se come lo indicano la maggior parte dei consumatori “ naturale in quanto tale,” indipendentemente da qualsiasi intervento in vigna e in cantina. Che la ricerca di Wine Intelligence effettuata su un campione di 12.000 consumatori abituali di vino provenienti da 15 Paese diversi possa essere interpretata come indiscutibile , lo mette in discussione la Dg Agri alla Commissione Ue, proprio perchè può rivelarsi ingannevole. E questo non tanto per responsabilità dei produttori quanto perché è una dicitura che si presta a molte interpretazioni. Una questione annosa e riproposta recentemente dal manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre ”di Sandro Sangiorgi e Viniveri due personalità importanti del mondo del vino . In Europa, non esiste ancora unanimità tanto che ad ottobre 2020, la Commissione Ue ne ha bocciato l’introduzione a dispetto di quanto accade sul mercato internazionale dove, il vino naturale è di gran lunga la categoria preferita addirittura avanti ai vini organici ed a quelli prodotti in maniera sostenibile, a dispetto anche dalla

MARIANGELA GROSOLI CONFERMATA PRESIDENTE DEL CONSORZIO ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP “Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni a livello globale – ha affermato Mariangela Grosoli – la conferma della fiducia del Consiglio alla mia Presidenza è per me un attestato di stima di grande valore. Ogni attività condotta dal Consorzio in merito a tutela, promozione e valorizzazione della denominazione, nonché di informazione al consumatore continuerà a rappresentare una priorità, soprattutto per combattere i sempre più frequenti fenomeni di contraffazione e di Italian Sounding”. Il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena è uno dei più rappresentativi a livello nazionale, stabilmente nella Top 5 delle Indicazioni Geografiche più significative del Made in Italy agroalimentare, il primo in assoluto se si parla di esportazioni, con oltre il 92% del prodotto certificato esportato in circa 120 Paesi di tutto il mondo. Nel corso dell’ultimo anno, esso ha segnato un traguardo storico, quello dei cento milioni di litri certificati, equivalenti ad un +11% a volume della produzione rispetto all’anno precedente. NIZZA È BARBERA, TORNA LA «ROSSA PIEMONTESE» Il 7 e 8 Maggio Nizza Monferrato si trasforma in una grande capitale del vino: 64 produttori , 300 etichette in degustazione di Barbera d'Asti docg e Nizza docg