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Rubrica di Emanuela Medi
 

Ambiente, agricoltura, sostenibilità: il Parco del Conero rilancia e acquisisce il marchio “Terre del Conero”

Forte di una popolarità crescente tra gli anconetani e non solo, invidiabile per la sua posizione tra mare e terra, ricco di biodiversità, il Parco del Conero ha ormai tracciato un percorso in salita che per tutela   ambientale, sostenibilità delle aziende, eventi culturali rientra a pieno titolo tra i parchi italiani di maggiore interesse.

Ora una marcia in più con l’acquisizione del marchio “Terre del Conero” che è stato presentato il 2 settembre nell’ambito della Festa del Rosso Conero di Camerano in un convegno dal titolo “Il Territorio del Parco, un ambiente virtuoso tra qualità dei prodotti e sostenibilità delle aziende”.
Come ha sottolineato Riccardo Picciafuoco Presidente facente funzione del Parco «Ambiente, natura, sostenibilità, turismo possono e devono convivere anche attraverso la valorizzazione del marchio “Terre del Conero” e del brand Parco del Conero in modo tutto il territorio e le sue imprese ne beneficino coinvolgendo i settori dell’accoglienza e della ristorazione in una filiera virtuosa che consenta di ampliare la stagione di questo territorio unico».

Non è un caso che il comune di Camerano sia il protagonista perché rispetto gli altri tre comuni che insistono nel Parco non ha affaccio sul mare. “Questo è un parco agricolo -sottolinea il Presidente-  all’interno del quale vi sono produzioni di altissima qualità che si caratterizzano per la loro unicità e che sono frutto di un qualificato lavoro da parte delle imprese». Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Camerano Oriano Mercante e dell’Assessore alla Cultura Barbara Mori, hanno preso parola David Donninelli, membro del consiglio direttivo in rappresentanza del mondo agricolo, che ha illustrato una proposta di regolamento per la concessione del marchio “Terre del Conero” e del prof. Valerio Temperini dell’Università Politecnica delle Marche che si è soffermato sulle opportunità del brand Parco del Conero.
Quindi lo chef Ellis Marchetti che ricordato come i prodotti agricoli di qualità e certificati siano una leva importante per attirare un turismo consapevole e curioso dell’identità dei luoghi.

Il Parco del Conero

Questo parco rappresenta un’eccellenza nell’intera costa adriatica in quanto area naturale protetta che si snoda intorno all’unico promontorio costiero fino al Gargano. A picco sul mare e con una zona collinare che si incunea nell’entroterra, è un unicum   di siti storici e di panorami incredibili che spaziano sull’intera Riviera del Conero 

Il Conero, monte altro 512 m, ha ben 5 milioni di anni, è ricco di cave di pietra da cui veniva estratta la pietra bianca del Conero, con la quale sono costruiti molti edifici della zona Il Parco nasce nel 1987 per soddisfare l’esigenza di regolamentare una zona naturalistica di grande pregio. AnconaCamerano,  Numana e Sirolo   sono i comuni che insistono nel Parco   celebre anche  per la  baia di Portonovo con le sue spiagge incontaminate, e la storica Chiesa di  Santa Maria di Portonovo o la Torre De Bosis.

www.parcodelconero.org

TERRE DEL CONERO

Nato allo scopo di valorizzare le produzioni agricole locali e di promuovere metodi di coltivazione più rispettosi dell’ambiente, il progetto, promosso dalla Cooperativa Agricola Terre del Conero e dal Parco Naturale del Conero, coinvolge anche operatori turistici e commerciali, ristoratori, trasformatori alimentari ed enti locali.
Una rete virtuosa che oltre a garantire la provenienza e la qualità dei prodotti e a rafforzare il sistema di relazioni tra produttori e consumatori, assicura alle aziende agricole un’equa remunerazione del proprio lavoro e ne favorisce la permanenza sul territorio, contribuendo così al mantenimento della sua biodiversità e al suo sviluppo socio-economico complessivo.

Sotto il marchio Terre del Conero la filiera raccoglie prodotti locali di qualità, certificati o in via di qualificazione come: cereali e legumi, farine, pane speciale a lievitazione naturale, pasta, vino, olio extravergine di oliva, carne bovina, suina e ovina, salumi, miele, erbe aromatiche, ortaggi e frutta freschi e trasformati.

Emanuela Medi, giornalista, sommelier

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.