“Siamo riusciti a chiudere molto bene il 2020, ma il vero exploit lo stiamo registrando ora” dice Fabrizio Bindocci presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, in apertura di Benvenuto Brunello alle Anteprima di Toscana svoltasi lunedì 17 maggio.
E come dargli torto visto che le annate 2015 e 2016 hanno raggiunto il record assoluto nella storia della Docg di fascette consegnate per le bottiglie collocate sul mercato. Dice ancora Bindocci” Nei primi 4 mesi di quest’anno l’incremento sullo stesso periodo dello scorso anno è addirittura del 38% ma quello che balza all’occhio è anche un +43% di sigilli di Stato richiesti nel quadrimestre rispetto alla media del triennio 2018-2020.
Non ci fermiamo qui-ha concluso- siamo pronti ad accelerare sui mercati, Est asiatico, Usa e Nord Europa con la metà del Brunello certificato o in attesa di certificazione” Interessanti i numeri: 5,5 milioni di fascette per il Brunello 2016 consegnate alle 250 imprese di Montalcino; la riserva 2015 ha avuto un incremento del 583% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno, il rosso di Montalcino circa il 7% con un buon recupero rispetto lo scorso anno.
Anche il prodotto sfuso regge bene con giacenze dell’imbottigliato calate del 40% dal luglio 2020 ad aprile 2021. E per non smentire la fama di grande vino da un’analisi del Consorzio emerge che la percentuale di territori vitati bio è 3 volte superiore la media nazionale con una vigna bio che sfiora il 5°% del totale coltivato per la Docg. Elemento che conferma l’alta qualità della bottiglia più amata di vini toscani