Per il Cannellino, il più antico vino del Lazio, coltivato dai Romani nella zona anticamente denominata Tusculum (Tuscolo) a partire dal V secolo a.C. la vendemmia nelle zone di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Monte Compatri inizierà a giorni essendo un vitigno tardivo.
Dal sapore fruttato e non troppo secco, dal colore giallo paglierino, dal sapore delicato è una chicca per gli intenditori e porta in se tutte le caratteristiche pedoclimatiche dei Colli Albani i cui territori hanno origine dalle formazioni vulcaniche generate a seguito della eruzione del Vulcano Laziale (la cui bocca è tutt’ora ben visibile dal Tuscolo) risalente a circa 6000.000 anni fa.
Una vendemmia tutto sommato positiva per la Doc Frascati come per le altre denominazioni laziali.
Felice Gasperini è il vulcanico nemmeno a dirlo presidente della Doc Frascati”.
Nel lazio si è iniziato subito dopo Ferragosto con lo Chardonnay e il Pinot Grigio, a seguire secondo il nostro calendario vendemmiale con lo Shiraz, la Malvasia Puntinata , i Trebbiani, in questi giorni si sta vendemmiando il Merlot per poi finire con il Cabernet Sauvignon e i Montepulciani. Un divenire non diverso per la Doc Frascati che ha una superficie vitata di 900 ettari e tre aziende a Frascati, Castelli Romani e a Marino.
Una vendemmia positiva? Certamente si anche se la nostra Doc ha iniziato abbiamo iniziato da circa una settimana .Come altrove le uve per lo stress idrico si presentano con acini piccoli il che fa presupporre una minore quantità ma ottima qualità. Vorrei ricordare che i vini bianchi Frascati hanno un ‘alta gradazione alcolica almeno 20, e ancora di più i rossi per fortuna con un riscatto molto interessante del Frascati Superiore Docg che è ben posizionato tra i bianchi italiani e lo stesso Cannellino Docg molto ricercato.
La Doc Frascati:
Tra i più antichi d’Italia, nasce nel 1949 su iniziativa di 18 produttori.
Denominazione: Doc Frascati istituita nel 1966 tra le prime quattro in Italia. Docg nel 2011 per il Frascati Superiore e per il Cannellino di Frascati.
Numeri del Consorzio: cantine imbottigliatrici più di 30, oltre 400 i produttori per circa 900 ettari di superficie vitata. Comprende i Comuni di Frascati, Monte Porzio, Grottaferrata, e parte del Comune di Roma al cui settimo municipio afferiscono molti terreni della Doc Frascati.
Produzione : circa 10 milioni di bottiglie l’anno tra Doc, Docg, Cannellino e Spumante.
Vitigni: Malvasia Puntinata o del Lazio tipica della regione , Trebbiano, Bellone, Bombino tutti a bacca bianca ammessi, assieme ad altre tipologie nel disciplinare dei vitigni autorizzati nel Lazio nella percentuale del 15%., mentre per la Malvasia del Lazio il minimo è 70%.
Il consorzio è impegnato in un difficile lavoro di squadra in un lento recupero di visibilità
La nostra realtà è composta da tanti piccoli produttori, cantine importanti di cui alcune sociali, quindi un tessuto molto frammentato. Il lavoro del Consorzio si svolge su tre direttrici: promuovere le varie realtà dando un indirizzo unico, Valorizzare la qualità che è molto cresciuta in questi anni, La tutela della denominazione e il suo controllo. I mezzi non sono molti in rapporto allo sforzo che è notevole ma abbiamo già registrato una crescente visibilità ottenuta partecipando a numerose manifestazioni.
E il recente accordo con la giunta Capitolina?
Diciamo che ci siamo fatti conoscere! Sapevano molto poco della Doc Frascati. Oggi dobbiamo riconquistare il mercato di Roma il più importante d’Italia, obiettivo non facile ma che faremo con una più attenta e puntuale promozione nei canali di vendita che si sono imposti con questa pandemia come la grande distribuzione, l’e-commerce che trova posto nel nostro nuovo sito, oltre ovviamente la ristorazione. Il nostro vuole essere un lavoro paziente, costante a vantaggio dell’economia del territorio.
Non sarà certamente la sola doc Frascati ad aver lamentato un calo di fatturato e di export.
Purtroppo il peggio non è ancora passato. Soffriamo nella commercializzazione. Non sarà facile riprendere quel 40% calo delle esportazioni in particolare verso paesi a noi tradizionalmente vicini come la Germania, l’Inghilterra e in genere tutti i paesi nordici con un calo di fatturato del 10% pari a 400mila euro calcolando una produzione di 80mila quintali di uve. perso durante i Covid
Quali sono le caratteristiche organolettiche dei vini della denominazione Frascati
“Innanzitutto l’appartenenza a un territorio vulcanico che conferisce a questi vini un imprinting particolare: mineralità, sapidità, freschezza, corpo e struttura non disgiunta a una grande piacevolezza, trasversali perché facilmente abbinabili e quindi da bersi a tutte le ore. Siamo collocati in una zona del Lazio centrale ad una altitudine di 400-450 sul livello del mare, plasmata dalle eruzioni del vulcano laziale sorto oltre 600 milioni di anni fa, caratterizzato da laghi, colline, borghi, boschi.
Abbiamo una nicchia che si sta rafforzando, il Cannellino, vino dolce ma non stucchevole la cui storia si perde veramente nel tempo. Qualità e ancora qualità per la nostra denominazione che non può prescindere dalla storia. Ci sono vigne al cui interno scorrono strade romane intatte, cantine già utilizzate per l’affinamento dei vini dai romani a tutt’oggi perfette, resti che affiorano un poco ovunque, ogni bottiglia ha una sua storia perché se abbiamo un privilegio questo è un territorio unico come unico è il suo passato.
Emanuela Medi, Giornalista, Sommelier