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Rubrica di Emanuela Medi
 

Chianti: Annata 2021 di qualità anche se ridotta. La vendemmia di Tenute Folonari

Non dovrebbe subire ritardi la vendemmia  2021 nel Chianti tra le più amate denominazioni italiane e con saldo prestigio all’estero, con una produzione in leggero calo ma di alta qualità. Lo dice il presidente del Consorzio  Chianti  Giovanni Busi  « La produzione 2021 del vino Chianti sarà ridotta, a causa della gelata di primavera. Ma la qualità dell’uva è ottima.   

Le prime stime indicavano una riduzione della produzione del 30-40%. Per fortuna, le piante hanno reagito bene e, alla fine, il dato effettivo parla di un calo ma non così importante. Insomma, il danno è minore di quello che pensavamo. Possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo». Il 2021- aggiunge Busi- dovrà essere un anno di ripartenza anche per il comparto vino. In attesa dell’annata 2021, per il vino Chianti  buone notizie  circa le  vendite: a giugno sono cresciute del 15% rispetto allo stesso mese del 2020.

«Per la vendemmia 2021 – spiega Busi – abbiamo deciso una riduzione delle rese del 15% per mantenere in equilibrio la produzione e il mercato. Per fortuna il mercato sta riprendendo e il prodotto in magazzino c’è, quindi con questa decisione garantiamo un ritorno economico maggiore per la fase della produzione. L’obiettivo è quello di consolidare la crescita al fine di garantire alla fase della produzione una marginalità che prima non c’era»

Ma entriamo nella “casa” di una delle più conosciute aziende vitivinicole toscane :le Tenute Folonari che con i suoi territori vocati e le  innovative tecniche enologiche , permette la valorizzazione del Sangiovese, vitigno principe della regione, senza utilizzare in blend altre uve.

Storia

La Ambrogio e Giovanni Folonari è tra le più antiche aziende d’Italia ed opera nel settore dal XVIII secolo; attualmente è guidata da Giovanni Folonari, figlio di Ambrogio che ci racconta come anche questa vendemmia si presenta di ottima qualità nonostante i capricci del tempo.  “ la fine del 2020 e l’inizio del 20221 è stato segnato da  piovosità intensa che ha permesso alle nostre viti di affrontare il lungo periodo di siccità favorendo la maturazione dell’uva in tempi corretti”

la tenuta

oltre 100 acini di oltre 20 ceppi diversi, per identificare in base alle curve di maturazione i tempi ideali per il raccolto”. Seppur così diffuso, il Sangiovese infatti rappresenta il 65% della piattaforma ampelografica toscana e il 10,7% di quella nazionale, la maturazione del grappolo deve essere lenta in modo che i tannini evolvano gradualmente, altrimenti si rischia un vino “scorbutico” o estremamente “marmellatoso”; inoltre si presta all’affinamento in botte per smussare gli angoli, ma senza appiattirne le rotondità. La vendemmia inizia nelle Tenute Vigna a Porrona e La Fuga a Montalcino, per concludersi dopo circa due mesi, con il Sangiovese della Tenute di Nozzole” –

considerata terroir storico del vitigno Sangiovese. L’area fortemente collinare e i suoli ricchi di galestro consentono la produzione di Chianti Classico nelle tre tipologie annata, riserva e gran selezione.Qui la vendemmia avviene la seconda decade di ottobre, a conclusione del raccolto nelle altre Tenute e le produzioni al minimo raggiungono i 40 ql/ha. Le uve sono caratterizzate da ottimi contenuti zuccherini ed estratto secco, con tannini potenti.

Degustazione:

Nozzole Chianti Classico Docg 2018 Sangiovese 100% Alc 14%

 Uve di provenienza da vigneto della Tenuta di Nozzole, nel comune di Greve in Chianti, ad altitudine compresa fra i 280 e i 380 mt s.l.m. Prima vendemmia: 1971. Macerazione con délestage e rimontaggi in acciaio a temperatura controllata di 28°C. per circa 15 giorni. Maturazione in Rovere francese da 225 litri con turnover al 33% per 10-12 mesi; affinamento minimo 3 mesi in bottiglia. Rubino di buona consistenza, mostra profumi di ciliegia e mora in confettura, che si fondono a rosa rossa e viola macerata. Il gusto perfettamente corrispondente è sostenuto da buona trama tannica e accompagnato da note di vaniglia e pepe rosa. Ricordi minerali chiudono il sorso di un vino che richiede ancora qualche anno di attesa. Maltagliati al ragù d’anatra.

La Forra Chianti Classico Docg Riserva 2016 Sangiovese 100% Alc 14%

 Uve di provenienza da vigneto della Tenuta della Forra nel comune di Greve in Chianti ad altitudine compresa fra i 300 e i 330 mt s.l.m. Prima vendemmia: 1980 Macerazione con délestage e rimontaggi in acciaio a temperatura controllata di 28°C. per 20 giorni; maturazione in acciaio i primi 3 mesi, seguono dai 16 ai 18 mesi in tonneau di rovere francese da 5 hl. Affinamento minimo 6 mesi in bottiglia. Veste rubino dal riflesso granato. Arredo olfattivo in progressione di mirtillo, viola, cipria e liquirizia. Gustoso e possente, avvolge il palato in maniera equilibrata. Anche il tannino è ben integrato. Percezioni di scorza d’arancia e cacao invogliano la beva. Bistecca alla Fiorentina

Giovanni Folonari Chianti Classico Docg Gran Selezione 2015 Sangiovese 100% Alc 14%

 Uve di provenienza da Cru della Tenuta di Nozzole, nel comune di Greve in Chianti, ad altitudine di circa 300 mt s.l.m. Prima vendemmia: 2013. Macerazione con délestage e rimontaggi in acciaio, a temperatura controllata di 28°C. per 20 giorni; maturazione in acciaio i primi 2 mesi, poi 24 mesi in Rovere di Slavonia da 60 hl. Affinamento minimo 6 mesi in bottiglia. Granato. Ampio di sensazioni muschiate, petali di rosa essiccata, resina di pino e ricordi di tabacco, ad anticipare un sorso elegante e saporito che mostra ancora la sua freschezza. Frutti di rovo, un tocco di violetta e sprazzi di eucalipto in persistenza. Fagiano alle castagne

Presso la Tenuta di Nozzole è attivo un nuovo punto vendita e degustazione, inoltre nella cantina storica è presente una collezione di oltre 40.000 bottiglie, patrimonio della famiglia dal 1980 ad oggi.

Montecucco invece è il terroir più recente del Sangiovese. Vigne a Porrona è favorita da terre argillo-limose con buon contenuto di scheletro alluvionale e humus. La vendemmia avviene fra la seconda /terza decade di settembre con produzioni medie di 60 ql/ha.

 Vigne a Porrona Montecucco Docg 2015 Sangiovese 100% Alc 14,5%

 Prodotto nella Tenuta di Vigne a Porrona nel comune di Cinigiano, (GR), a Sud/Est di Montalcino, ad altitudine di 350mt s.l.m. Prima vendemmia: 2008. Macerazione in acciaio a temperatura controllata con permanenza sulle bucce per circa 25 giorni. Maturazione per 18 mesi in tonneau da 500 lt e affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. Appena granato luminoso, l’olfatto cede ad un crescendo di sensazioni: marasca matura, legno di cedro, ginepro e rabarbaro. La bevibilità cela una struttura importante e nobili tannini. Bella sapidità finale. Pici al ragù di cinghiale.

 Continua il nostro excursus con la Tenuta La Fuga di Montalcino; qui le dolci colline godono di buona esposizione ed escursioni termiche frequenti, inoltre il suolo è ricco di sedimenti vulcanico-minerali misto ad argille. Il clima asciutto garantisce livelli maturativi complessi e l’uva si vendemmia fra la prima/seconda decade di settembre con produzioni di 50 ql/ha.

 La Fuga Brunello di Montalcino Docg 2015 Sangiovese 100% Alc 14,5% 

Vigneti coltivati nell’omonima Tenuta a sud ovest di Montalcino, sul versante storico di Camigliano posti ad altitudine di circa 350 mt s.l.m. Prima vendemmia: 1996 Vinificazione in acciaio a temperatura controllata di 28°C. Maturazione di 4 anni di cui almeno 24 mesi in botti di rovere di Slavonia di fabbricazione italiana da 25 hl e affinamento di 12 mesi in bottiglia. Appena aranciato e di media trasparenza,  mostra elegante l’evoluzione del suo bouquet. Frutti di bosco surmaturi, fiori rossi in pot-pourrì, note selvatiche di alloro e lavanda, poi spezie scure. Potente e fresco l’ingresso, in bocca mostra un tannino esemplare. Piacevole il finale accordato su note di canfora e cioccolato fondente. Peposo alla maremmana.

Ilaria Martinelli, Master Sommelier

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.