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Rubrica di Emanuela Medi
 

Doc Maremma: ora anche “Riserva”

Cambia il disciplinare della Doc Maremma non solo per quanto riguarda  gli uvaggi  delle tipologie Rosso e Bianco Doc Maremma  ma anche viene inserita la menzione Riserva per entrambe le tipologie. Inoltre, primo caso in Toscana per vini Dop, “Il percorso per l’approvazione ministeriale di questa modifica è quasi giunto al termine –  ha detto Franceso Mazzei  presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana– e ora bisognerà aspettare che decorrano i tempi tecnici dalla pubblicazione della modifica in Gazzetta Ufficiale. È stato un percorso lungo e delicato, ma grazie alla determinazione del Consorzio e alla sinergia delle istituzioni siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo che apre nuove interessanti prospettive“.

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Il Direttore del Consorzio, Luca Pollini spiega che “le modifiche più rilevanti del disciplinare di produzione della Doc Maremma Toscana contenute nella proposta da noi presentata ormai quasi 4 anni fa riguardano, innanzitutto, la nuova formulazione della base ampelografica” .In particolare, per la produzione della tipologia Rosso per la quale potranno essere utilizzate – da sole o congiuntamente e per un minimo del 60% – Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Ciliegiolo. Mentre per la produzione del Bianco Doc Maremma Toscana, accanto a Vermentino e Trebbiano toscano, sarà possibile utilizzare anche il Viognier da solo o congiuntamente alle altre due varietà, per almeno il 60%.In un’ottica di innalzamento del livello qualitativo- sottolinea il Direttore del Consorzio, Pollini- della proposta è stata anche inserita la menzione ‘Riserva’ sia per la tipologia Bianco, con invecchiamento non inferiore a 12 mesi, sia per il Rosso. In questo caso, l’affinamento obbligatorio sale a due anni, di cui almeno 6 mesi in recipienti di legno”

Da segnalare il terzo posto della Doc Maremma Toscana  dietro al Chianti e al Chianti Classico, con l’adesione di 279 aziende  molte delle quali che vinificano e imbottigliano per proprie uve. Il consorzio produce circa 6 milioni di bottiglie l’anno

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