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Rubrica di Emanuela Medi
 

Osservatorio Lockdown: Intercettare le trasformazioni per orientare la ripresa

Attraverso questo Osservatorio, Nomisma vuole aiutare le imprese nel momento della ripresa attraverso un monitoraggio continuativo sulle domande  e le trasformazioni in atto  e dimensionare gli effetti dell’economia legata all’isolamento a causa del Coronavirus, con l’obiettivo di definire azioni prioritarie per retail, industria e istituzioni

A titolo esemplificativo alcuni dei punti messi a fuoco dall’Osservatorio Nomisma dedicato al lockdown.

Spesa alimentare, salute e tempo libero:

La prima rilevazione effettuata mette in luce che il 74% degli italiani ritiene giusto (anche se tardivo) il “blocco” nazionale e il 41% si aspetta un ritorno alle prime forme di normalità a maggio, per il 27% degli italiani, invece, bisognerà attendere giugno. L’Osservatorio, evidenzia, inoltre, che nelle ultime tre settimane solo il 14% è stato di buon umore, mentre il 43% ha vissuto alti e bassi a causa della situazione di incertezza e dell’isolamento. Il 41% si è detto preoccupato soprattutto per la salute dei propri cari.

Lunga conservazione, ingredienti e multipack: come cambia il carrello

Uno sguardo al carrello della spesa alimentare ha messo in luce che il lockdown ha inciso in modo determinante sulle preferenze degli italiani. In crescita gli acquisti di prodotti ed ingredienti: il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver dato più spazio a farine e lieviti,. Stesso trend in crescita per l’approvvigionamento di alimenti a lunga conservazione.Boom per le confezioni multiple: il 64% le acquistava nel pre – quarantena, oggi il trend si è assestato a quota 79%, un dato che, secondo le previsioni degli stessi consumatori, è destinato a rimanere valido anche nella ripresa.

Come cambia il consumatore a tavola: spesa online, cibo da asporto e filiera corta

Con il lockdown sono cambiate anche le modalità di acquisto: la percentuale di chi ha fatto la spesa online è aumentata del 10%. Nelle ultime tre settimane 3 italiani su 4 hanno ordinato cibo da asporto, in particolare il 64% ha preferito pasti pronti con consegna a domicilio. Tra i fattori che orientano la scelta dei prodotti da mettere nel carrello della spesa c’è l’attenzione alla provenienza: il 22% dei consumatori ha sottolineato di aver scelto il Made in Italy e le filiere corte: il 41% di chi si occupa della spesa ha dichiarato di fare attenzione alla data di scadenza di ciò che acquista .Forte poi l’attitudine ad acquistare cibi che garantiscono benessere e uno stile di vita salutare. . Importante la performance del biologico che ha catalizzato l’attenzione del 30% della clientela non user. Cresce anche la percentuale di chi sceglie i negozi di vicinato, passata dal 40% al 54%.

La casa è il nuovo cuore pulsante di lavoro e tempo libero

Su questo fronte l’Osservatorio ha evidenziato che il 77% delle famiglie italiane sta trascorrendo la quarantena in una casa di proprietà fornita di apparecchiature tecnologiche che facilitano il lavoro in smart working:.

Nuove abitudini anche sul fronte del tempo libero: in generale 9 su 10 dispongono di un device con connessione wi-fi, il 62% ha una smart TV. Nelle lunghe giornate a casa l’intrattenimento on-demand viene considerato fondamentale: proprio durante la quarantena il 12% dei consumatori ha sottoscritto un abbonamento a una o più piattaforme streaming e, in generale, aumenta per il 46% delle famiglie il tempo dedicato a informazione e comunicazione.
Tra le altre attività tradizionalmente destinate ai momenti di svago diminuiscono sport e allenamento (per il 28% dei consumatori), mentre aumenta quello dedicato alle pulizie (36%) e alla cucina (35%).

Sport, viaggi e pasti fuori casa: come sarà la ripresa secondo gli italiani

lavoro-tempo-liberoSebbene la maggioranza degli italiani sia consapevole che la ripresa sarà graduale e improntata, almeno per i primi tempi, al distanziamento sociale, quando l’emergenza sarà finita tra i desideri più forti c’è quello di riabbracciare i propri cari: lo ha dichiarato il 49% delle famiglie.
Seguono nella lista delle cose da fare subito dopo il termine del lockdown, una cena fuori (importante per il 43%), e un viaggio (desiderio espresso da 1 italiano su 3) che nel 70% dei casi avrà come destinazione una località di relax e svago in Italia.Tra le maggiori preoccupazioni per il futuro c’è l’economia (per l’85% degli italiani) e inoltre la sanità pubblica, che è da ripensare secondo il 70% dei cittadini.

Fonte: Nomisma

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