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Rubrica di Emanuela Medi
 

Siddura :“Sardegna in purezza”

La cantina Siddura è una realtà vitivinicola Gallurese che nasce nel 2008 su di un territorio che fin dagli anni ’70 produceva vino di qualità. La Gallura si estende per il nord-est della Sardegna, nei comuni di Luogosanto e Tempio Pausania  dove sono state poste le basi dell’interpretazione enologica della cantina. Grazie ai suoi vigneti in sintonia con l’ambiente circostante; il territorio si presenta con una zona collinare e montuosa impervia, poco accessibile, molto rigogliosa dove per anni la produzione enologica, con vitigni tipici sardi, erano distribuiti localmente e poco valorizzati. 

In queste zone montuose si trovano tutte le piante tipiche dell’isola come il cisto, il lentischio e l’Ilatro, nonché fitti boschi di querce e le  sughere che arricchiscono il paesaggio, cambiandolo rispetto all’idea standardizzata che un turista possa immaginare della Sardegna.

Non è un luogo comune, questo lo dimostra la biodiversità presente e la bellezza naturalistica del paesaggio montuoso sempreverde e rigoglioso tanto che non è difficile perdersi: I boschi di sughere vengono utilizzate per la creazione di tappi da vino di alta fascia gli stessi che utilizza la cantina Siddura.

La cantina prende il nome dalla località Siddura in cui si trova e da “Siddura” il nome della sella in dialetto Sardo.

L’insieme dei monti della Limbara che circondano la vallata, rappresenta una protezione naturale dal maestrale, dai venti forti e dal mare causa a volte di ristagno d’acqua con rischio di muffe; con  funzione di frangivento per i vigneti mitigando i freddi e le gelate.

Siddura nasce da una visione e l’amore per il territorio della Limbara da parte del proprietario Nathan Gottesdiener e di Massimo Ruggero imprenditore sardo. Nel 2008 Nathan decise di acquistare alcuni ettari di terreni per fondare una nuova realtà enologica, su un territorio storico di produzione, impiantando nuovi vigneti con una attenta selezione per il posizionamento e la scelta delle viti. Dopo una selezione di 10 varianti clonali di Vermentino oggi sono arrivati a coltivare con grande cura 3 tipologie differenti, in una proprietà che vanta 200 ettari di cui 35 vitati e che ha al suo interno  un bacino d’acqua sotterraneo, una cisterna naturale, nel massiccio della Limbara, che d’inverno riempiendosi d’acqua  è una importante risorsa per la cantina e la valle con i suoi vigneti gestiti dagli agronomi grazie all’irrigazione proveniente dal deposito. L’impostazione di lavorazione dei vigneti segue l’agricoltura integrata, come segnalato dall’agronomo Luca Vitaletti, dove si cerca di combattere le malattie e le muffe senza la chimica ma con un approccio diversificato, finalizzato a lavorare in accordo con la natura che li circonda. Ogni vigneto possiede diverse stazioni meteo che segnalano automaticamente variazioni improvvise o situazioni limite climatiche che portano allo stress della vite, così da poter permettere all’agronomo di intervenire prontamente.

I terreni su cui sono impiantati i vigneti hanno esposizione molto diverse, per la tipicità collinare montuosa e stretta, e sono composti da un disfacimento granitico antico e con un ph acido. Vengono seminate graminacee e leguminose in autunno per rilasciare azoto nel terreno arricchendolo, mentre le potature del verde e la cimatura delle foglie basali e apicali condotte più volte nell’anno permettono di mantenere più acidità nel grappolo. Per avere un’idea nel 2017 sono stati svolti 7 passaggi proprio per una lavorazione del verde e controllo meticoloso di tutti i vigneti.

Nei vigneti di Siddura  allevati prevalentemente a cordone speronato, vengono prodotti circa 60-70 quintali per ettaro di uva con una densità d’impianto di circa 5600 piante di vite  con un irraggiamento equo fra la spalliera lato destro e lato sinistro.   

Vermentino classico dai sentori delicati di frutta esotica e appena una percezione alcolica? Assolutamente diverso perché  in Gallura è dirompente la notevole spalla acida e una buona alcolicità. Fresco, minerale tra i tanti pregi lascia un palato pulito ed elegante.

Nei 200 ettari della cantina divisi fra le località di Luogosanto sono stati costruiti l’accoglienza visitatori, recuperato uno stazzo sardo, una cantina e bottaia. La cantina è l’edificio più grande in cui viene lavorata tutta l’uva proveniente dai vigneti di proprietà e non solo, poiché il 60% dalle uve utilizzate nella produzione del vino proviene da vigneti di proprietà, la restante parte è acquistata da conferitori per il vitigno Sangiovese e il Cagnulari da diverse zone della Sardegna.

Oggi la linea completa offerta da questa realtà Gallurese è composta da 3 Vermentini di Gallura Spèra, Maìa e Bèru, 3 Cannonau Èrema, Fòla (riserva) e Nudo (rosè), 1 Cagnulari Bàcco, 1 Moscato passito Nùali e Tìros l’unico blend della cantina prodotto da Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Franc.

La cantina produce circa 220 mila bottiglie di cui 120 mila solamente di Spera, vino molto apprezzato per aperitivi.  Siddura “Sardegna in purezza” un payoff della cantina che accomuna qualità, gusto, comunicazione e innovazione.

-M.K.R. Master Sommelier
Siddura: https://youtu.be/hXKO6hVU_yM

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.