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Rubrica di Emanuela Medi
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Compie 40 anni il “Pranzo di Natale” della Comunità di Sant’Egidio, che da oltre 50 anni assiste le persone che vivono in povertà e ai margini. Un quadro allarmante, dicono a S.Egidio con il 68% degli italiani che si dice in difficoltà nel pagare le bollette a causa dell’aumento del prezzo dell’energia collegato alla guerra in Ucraina in attesa che la Commissione Ue che prevede il picco dell’energia a fine anno, inizi poi a diminuire lentamente, cosi come l’inflazione dei prezzi al consumo al momento all’8,7.

“ab ovo usque ad mala”,” dall’uovo alla frutta” è l’espressione di Quinto Orazio Flacco poeta romano della fine del primo secolo A.C che  descrive così il probabile menu degli antichi romani. Ma perché? Come dice Giovanni Ballarini accademico della Cucina Italiana” uovo e mela sono entrambi alimenti sferici e la sfera è la figura della perfezione.. e se  gli alimenti di origine animale aprono da sempre il rito dei cibi, la frutta lo chiude in una sequenza incredibile di sapori”. Nel mondo mediterraneo fin dall’antichità, la frutta è un cibo pregiato e ambito, mangiata a tutti gli stadi della maturazione. Al primo posto vi erano i fichi freschi, conservati o fermentati e poiché le credenze popolari allora come oggi accompagnano spesso gli alimenti, il fico bianco era di buon augurio, quello nero di cattivo .Vengono in sequenza gli alberi da frutto di buon auspicio, il nocciolo, il sorbo, il pero, il corniolo, la vite, in particolare il melo meglio le mele i cui semi attecchiscono molto bene nel terreno mediterraneo dandone molteplici varietà( mela rossa, rotonda, pesca, bitorzoluta). Un eredità non trascurabile se pensiamo che l’Italia produce 2. 000.000  di tonnellate di mele l’anno da cui ne deriva un reddito

Per 4 persone  Per la pasta:  - 300  gr di farina 0 3 gr di zafferano 3 uova Per i pomodorini confit 8 pomodori piccadilly 1 spicchio aglio 8 gr timo 5 gr zucchero 5 sale olio Per le polpettine  150 gr macinata agnello 50 gr mollica 20 ml latte 15 gr prezzemolo tritato 50 gr pecorino 1 tuorlo uovo 1 foglia salvia 1 rosmarino Fare una fontana con la farina setacciata; metterci  l'uovo con lo zafferano e iniziare a sbattere . Incorporare la farina a poco a poco e lasciarne un po' da parte perché potrebbe essere in eccesso; fare una palla e lavorare la pasta per 20 minuti. Lasciarla riposare avvolta nella pellicola per almeno 30 minuti. Stenderla a mano o con la macchina come di consueto e confezionare le tagliatelle. Sbollentare i pomodori, pelarli a vivo, tagliarli a metà eliminando  i semi ; condirli con lo zucchero e il sale , un filo d'olio , stenderli su una teglia , cospargerli con timo aglio a lamelle e  infornarli a 90 gradi per circa 2 ore girandoli una volta. In una  capiente ciotola  impastare la macinata d’agnello con la mollica (messa precedentemente a bagno nel latte ) e con i restanti ingredienti. Formate le polpettine e cuocetele per pochi minuti con olio burro ed erbe aromatiche. Cuocere le tagliatelle in

Pratica, gustosa, salutare: sono questi alcuni aspetti che caratterizzano la pausa pranzo degli italiani, rilevati dalla ricerca effettuata da Nomisma  per l’Osservatorio Buona Pausa Pranzo di CIRFOOD, una delle maggiori imprese in Italia che operano nella ristorazione collettiva e commerciale e nei servizi di welfare alle imprese. L’indagine si è basata su un campione di 1200 interviste a studenti e lavoratori tra i 18 e i 55 anni, che trascorrono la pausa pranzo fuori casa almeno 2 o 3 volte a settimana, La pausa pranzo non dura più di 40 minuti ma per molti non più di 20 minuti; il 43% dei lavoratori mangia in ufficio almeno 2-3 volte la settimana e una parte consistente degli intervistati riesce a tornare a casa, mentre maggiore è la percentuale degli studenti 75%) che afferma di pranzare a casa. Non ‘è il dato economico la discriminante per la scelta e se non c’è la possibilità di usufruire di un ristorante aziendale o universitario,  in entrambi i casi, prevalgono coloro che si portano un pasto preparato a casa (78% degli studenti e 65% dei lavoratori), anche se non manca chi si orienta verso piatti già pronti o solo da scaldare come zuppe, insalate e panini (53% degli studenti e 52% dei lavoratori).Per quanto