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Rubrica di Emanuela Medi
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E’ stato un percorso fortemente voluto e ora in via di attuazione quello del biologico  promosso dal Comune di Conegliano e del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG che ha portato, negli ultimi anni,  a che nell’area di 15 comuni del Conegliano e del Conegliano Valdobbiadene  ad avere  156 aziende certificate biologiche delle quali: 89 sono aziende vitivinicole di cui oltre la metà associate al Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG; 67 sono aziende di vari settori tra i quali i più rappresentati sono le coltivazioni di frutta e verdura, cereali, legumi da granella e semi oleosi, allevamento di bovini da latte, apicoltura, pane e prodotti da forno, industria lattiero-casearia. Come  affermano il  Direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Diego Tomasi, di concerto con il Presidente Elvira Bortolomiol : “Biologico non è solo vigneto (ad oggi il 5% del vigneto delle colline è bio), ma un insieme di altre attività che sottostanno ad una certificazione molto stringente che mira diritto alla sostenibilità. Il nostro territorio lo permette perché è ricco di biodiversità e a confermarlo sono i dati emersi da una recente indagine condotta dall’Università di Firenze che vede la presenza percentuale del bosco pari al 57% della

L’azienda Merotto di Col San Martino compie 50 anni di storia alla guida di Graziano, noto  interprete di Prosecco Superiore delle colline di Conegliano Valdobbiadene. Per questa occasione, non potendo offrire un contatto autentico con il territorio, Merotto festeggia mezzo secolo di storia attraverso la Discovery Box, un kit di degustazione con gli spumanti più significativi della Cantina: Cuvée del Fondatore, Integral, La Primavera di Barbara, Bareta, Colbelo e Grani di Nero.  Accompagnati dalle schede tecniche, uno stopper e una tovaglietta da degustazione, gli spumanti arrivano nelle case degli appassionati assieme alla presentazione del “Merotto Space”: il nuovo spazio-degustazione che sorge nell’antico casale ristrutturato di Col San Martino, per regalare una vista mozzafiato tra le splendide Colline del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene. Graziano è pronto ad aprire le sue porte per un calice di vino e una passeggiata fra i vigneti,  splendidamente curati come dei giardini: a 230 metri sul livello del mare si trovano Col San Martino, Farra di Soligo, Collalto e Rive di Col San Martino Particella 86 (la menzione aggiuntiva Rive, che etimologicamente significa pendio ripido, nasce per accrescere la concezione di appezzamento vocato) vigneti di proprietà della famiglia Merotto che dal 1973 lavora personalmente le sue

“La vera ripresa sarà a partire dalla seconda metà dell’anno- dice Sandro Bottega  e prevediamo per tutto il sistema Prosecco un aumento della produzione del 10-15% a fine 2021”. Sandro Bottega Non  può che dirsi soddisfatto il Presidente di Bottega Spa  azienda spumantistica trevigiana con export in 130 paesi del mondo-  che così commenta le 500 milioni di bottiglie certificate della Prosecco Doc” Chapeau a Stefano Zanette presidente del Consorzio Prosecco Doc  che con una crescita del 2,8% rispetto ai volumi certificati nel 2019, ha chiuso l’anno con 14 milioni di bottiglie in più raggiungendo il numero impressionante di 500 milioni di bottiglie. L’importante- dice Bottega- non è  solo  la crescita in volumi  quanto il mantenere la qualità “ Per quanto riguarda la Docg  Prosecco questa ha chiuso il  2020 con una produzione di 92 milioni di bottiglie certificate, tutte di altissima qualità. E il 2021, chiedo?  “ Non penso proprio-dice  Sandro Bottega,- che vi sarà una crescita nei primi due mesi del 2021, forse produrremo qualcosa in meno. Il vero salto lo faremo a partire da Marzo-Aprile, quando presumibilmente riaprirà l’Horeca e tutto il sistema legato alla ristorazione , con un  ritorno interessante anche per  il mondo del vino.” Qualità, prezzi, e

Tanto di chapeau per il Prosecco DOCG che ha eguagliato nel 2020 le vendite dell’anno precedente: 92 milioni di bottiglie. Soprattutto se quel 2019  è stato un anno record . “Un risultato che non sembrava immaginabile solo fino a qualche mese fa , ha detto  Innocente Nardi presidente del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene  Prosecco Superiore Docg-che dimostra come lavorando sulla qualità del prodotto, sul valore della denominazione e sulla salvaguardia del territorio siano i pilastri della solidità della denominazione Conegliano Valdobbiadene e rappresenti la migliore salvaguardia nei contesti economici e di mercato più impegnativi, come quelli che stiamo attraversando”,  e sottolinea “Chiudiamo questo 2020 con un ottimo risultato, particolarmente significativo pensando all’anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Anche se non è stato semplice -  abbiamo raggiunto veramente un risultato storico. Le aziende della denominazione hanno dimostrato capacità di adattamento alla situazione e serietà nell’affrontare, anche con misure severe che siamo stati costretti ad adottare, la realtà di mercato che ci minacciava soprattutto in primavera. Il risultato finale è dovuto a un forte recupero di dicembre che ha registrato un aumento delle certificazioni superiore agli anni precedenti, compensando così i risultati dei mesi più duri del 2020”. E che il Prosecco meglio le bollicine 

Di recente la grande distribuzione ha proposto alla propria clientela, in offerta promozionale, una bottiglia di Prosecco Doc al prezzo di 1,99 euro e una bottiglia di Prosecco Superiore Docg a 2,99 euro “. Non si tratta purtroppo di casi isolati, -dice Sandro Bottega presidente Bottega SPA- ma di una tendenza in atto nel mercato italiano e in altri paesi europei che svilisce la denominazione e le eccellenze dei vini che la rappresentano, non permettendo di far crescere la cultura della qualità.” Il fenomeno Prosecco potrà durare a lungo  se non si interverrà con rigore contro pratiche di prezzo irragionevoli che indeboliscono tutto il sistema. Il paradosso di questa strategia di prezzo sta nel fatto che il Prosecco Superiore Docg, e in misura minore anche il Prosecco Doc, ha un costo di coltivazione e quindi di produzione ben più elevato dello Champagne. Le pendenze dei vigneti dell’area del Prosecco Superiore Docg (specie le rive), richiedono infatti per la coltivazione manuale di un ettaro circa 500 ore di lavoro l’anno, contro poco più della metà dei  francesi, che possono anche utilizzare apposite macchine agricole. Riguardo alla produzione il Prosecco Superiore Docg è gravato dagli elevati costi degli impianti di spumantizzazione, mentre per

Bottega non perde tempo e con  il nuovo Prosecco Rosè si presenta a tutto titolo nel  disciplinare di produzione della Doc Prosecco che prevede l’introduzione della tipologia Rosè : è la proposta del comitato tecnico del Ministero delle politiche agricole e forestali  la cui pubblicazione è attesa a giorni sulla Gazzetta Ufficiale. E a fare da battistrada , dopo la pubblicazione , a giorni, sulla gazzetta Ufficiale, la nuova tipologia di prosecco  Doc firmata Bottega , cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV), che  presenta in anteprima il nuovo Prosecco Doc Rosé,  disponibile dal primo ottobre sul mercato italiano. Il nuovo vino spumante, che mantiene inalterata la freschezza e la versatilità del Prosecco, verrà prodotto con un uvaggio di Glera (85%) e di Pinot Nero (15%). Le uve del noto vitigno internazionale contribuiranno a regalare a questo Prosecco il caratteristico colore rosato, un perlage più consistente e una maggiore complessità aromatica. L’innovativa versione rosé, di cui si parla ormai da alcuni anni, rappresenta una novità importante per il mondo del Prosecco Doc e degli spumanti. A questo proposito il comitato tecnico del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha formulato la proposta di modifica del disciplinare di produzione della Doc Prosecco che

Cambio di colori per il Prosecco: da bianco a rosa. Si, perché per realizzare il Prosecco Doc Rosè viene  utilizzato il vitigno a bacca rossa Pinot Nero che darà una pennellata di rosa alal Glera  vitigno a bacca bianca Il via ufficiale è avvenuto recentemente da parte del Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha approvato  la proposta di modifica del disciplinare di produzione della Doc Prosecco per l’introduzione della tipologia Prosecco Rosé, che non riguarda dunque la Docg Conegliano Valdobbiadene. Il passo successivo alla  pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Europea a definitiva conclusione dell’iter. Vediamo ora le caratteristiche del l Prosecco Doc Rosé: va da se che gli spumanti di questa tipologia debbano essere prodotto con uve Glera cui potrà essere aggiunta una percentuale tra il 10% e il 15% di Pinot Nero.  Fermentazione in autoclave con il Metodo Charmat o Martinotti per un minimo dii 60 giorni. Resa per ettaro in 18n tonnellate per la Glera e 13,5 tonnellate per il Pinot Nero . Le vendite potranno partire dal 1 gennaio dopo la vendemmia. E il colore?Rosa più o meno intenso, brillante dalla spuma persistente. Etichetta rigorosa con l’indicazione Millesimato, anno e uvaggio dell’annata.

L’annata migliore della sua storia; questo è stato il 2019 per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. - secondo il Rapporto Economico sulla Denominazione elaborato dal Consorzio - con 92 milioni di bottiglie vendute (+1,6% rispetto al 2018) ed un fatturato di 524 milioni di euro (+1,2%). Peraltro, anche il primo trimestre del 2020 ha registrato numeri soddisfacenti. Mentre il mondo del vino nel suo complesso attraversa una fase di stand by proprio in funzione del rallentamento dei consumi a livello mondiale, il comparto del Prosecco sembra comunque tenere meglio delle altre tipologie di vino. Infatti, nonostante il canale Ho.Re.Ca sia ancora pressoché fermo, il decremento risulta inferiore rispetto ad altre bollicine. Il consumatore abituale di Prosecco sta continuando evidentemente ad approvvigionarsi, ove possibile attraverso la GDO - che a Marzo ha fatto segnare un +16,8% in valore e 18,6% in volume - e ne ha riscoperto un consumo autogratificante all’interno dell’habitat familiare.In tutto questo , la Carpenè Malvolti - realtà leader della Spumantistica nonché pietra miliare per la nascita e lo sviluppo del Prosecco - non si è mai fermata.“L'assoluta straordinarietà della congiuntura corrente con le relative inevitabili ricadute economiche – ha spiegato il DG della Casa Spumantistica di Conegliano, Domenico Scimone –  è stata parzialmente da