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Rubrica di Emanuela Medi
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Tappo di plastica, di alluminio, di sughero: tra i tanti contendenti a nostro parere vince la ricerca  citiamo lo studio commissionato da Amorim Cork Italia( Amorim Cork è la prima azienda al mondo nella produzione dei tappi da sughero in gradi di coprire il 40% del mercato mondiale di questo comparto), alla Ernst & Young e PWC in cui ogni singolo tappo in sughero ha un’impronta di carbonio negativa (detta carboon footprint) in grado di trattenere tra i 309 e i 562 g di CO2. Ciò significa che, per un effetto di compensazione, l'uso di un tappo in sughero attenua l'impatto ambientale delle filiere in cui è coinvolto: ad esempio, nell'enologia, l'impronta di carbonio delle bottiglie di vetro, che rilasciano in media tra 300 e 500 g di CO2 durante la produzione a seconda del loro peso, può essere addirittura annullata se per la chiusura si sceglie il sughero. Le analisi delle diverse fasi del ciclo di vita hanno coinvolto l'intera filiera, quindi l'attività di gestione forestale, quella di trattamento del sughero, compreso il trasporto dalla foresta, la produzione di tappi in sughero naturale, la finitura e il confezionamento degli stessi. È stata inclusa anche la distribuzione del prodotto e

Troppo facile da manomettere e per questo verrà ritirato dal mercato, il tappo antirabocco, cosidetto” a biglia”, pensato per scongiurare le frodi alimentari in particolare dell’olio . A deciderlo è stato il Ministero dello Sviluppo economico, insieme al Ministero delle Politiche agricole e al Ministero della Salute, dopo aver ricevuto 125 segnalazioni di incidenti da parte dei consumatori negli ultimi due anni. Incidenti causati dagli stessi consumatori che, per velocizzare l'erogazione dell'olio, hanno manomesso il tappo provocando la rottura del cestello in plastica e la caduta della biglia di vetro nel proprio piatto o direttamente nella bottiglia.  “Gli incidenti segnalati – spiega il Direttore di Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Roberto Calugi – si sono verificati all'interno delle mense scolastiche o in ambito domestico e mai in un bar o un ristorante. Però  è bene ricordare che noi ristoratori abbiamo sempre criticato l'imposizione per legge di questo tipo di dispositivi, perché riteniamo siano assolutamente inefficaci nel contrasto alle frodi alimentari. E questo lo testimoniano le numerose indagini della Finanza e dei Carabinieri, venute alla luce dopo l'obbligo di adottare il tappo antirabbocco. Ora che si scopre che è persino pericoloso, non possiamo fare altro che dirci soddisfatti per la decisione di

48 ore, poco più al grande STAPPO: non saranno meno di 90 milioni di bottiglie di spumante che saranno stappate per il brindisi di Capodanno E se l’Italia dello spumante gode ottima salute con un trend di crescita sul mercato mondiale grazie al Prosecco, ottima salute per il tappo di sughero. Si, perché gli Italiani amano il tappo naturale, più tradizionale ed ecosostenibile di quello sintetico. E poi dove lo mettiamo il fascino del gesto celebrativo di colui che stappa la bottiglia