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Rubrica di Emanuela Medi
 

VINARIUS: Il nuovo Dpcm discrimina le enoteche

Di polverone in polverone : il nuovo Dpcm lascia molti punti oscuri  almeno di difficile interpretazione. La pensa così Andrea Terraneo, Presidente di Vinarius, l’Associazione delle Enoteche italiane che firma una lettera aperta per il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte a fronte della pubblicazione del nuovo DPCM entrato in vigore oggi 16 gennaio 2021.

Il decreto infatti vieta espressamente la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica e analcolica da parte di tutti i negozi specializzati con codici ATECO 47.25 dalle ore 18, lasciando invece libertà di vendita di tali bevande a tutti gli altri negozi commerciali.

Scrive nella lettera il Presidente Terraneo “comprendiamo il momento di forte difficoltà che sta attraversando il nostro Paese a causa della pandemia e il complesso contesto con cui vengono prese le relative decisioni incorrendo in possibili errori nella indicazione dei codici ATECO, ma chiediamo un sollecito chiarimento in merito affinché non vengano discriminati attività e operatori professionali appartenenti al settore del commercio di bevande alcoliche e analcoliche. La preoccupazione deriva dal fatto che inibire l’apertura dopo le 18 toglie all’enoteca il 30% del fatturato giornaliero in un quadro economico generale che ci vede già penalizzati.”

Non appare infatti chiaro il criterio utilizzato dal nuovo DPCM su questo tema, che non inserisce nel divieto di vendita per asporto dopo le ore 18 anche tutte quelle attività previste dal codice ATECO 47.1 e relativi sottogruppi che comunque commerciano prevalentemente in bevande e alimentari.

“Appare evidente – continua Terraneo – che lo spirito che anima tale divieto non è demonizzatorio nei confronti delle bevande alcoliche in sè ma è invece quello sanitario volto a evitare assembramenti, fattore di primaria importanza per tutti noi in questo difficile momento. Non comprendiamo però il motivo per cui viene impedito a centinaia di enoteche sparse sul territorio nazionale di operare lasciando invece libertà di farlo alla grande distribuzione organizzata incorrendo maggiormente nel rischio di assembramenti. Le chiediamo pertanto la cancellazione di questa misura affinché non vengano penalizzate tutte quelle attività comprese nel divieto che stanno operando da mesi con massimo rigore e attenzione alla tutela della clientela e nel rispetto delle normative.”

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.