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Rubrica di Emanuela Medi
 

A causa della pandemia cure rimandate o annullate per 2,1 milioni di minori

C’è una pandemia dolorosa e non più strisciante che colpisce le fasce più deboli della popolazione, in particolare i bambini: 830.000 genitori hanno dovuto rinunciare a curare i figli per ragioni economiche

E’ quanto emerge da  un’’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat su un  campione rappresentativo della popolazione nazionale*, tra marzo e dicembre 2020: circa 2,1 milioni di bambini e ragazzi si sono visti rimandare o annullare visite o esami medici.

In particolare dai dati emerge che durante i primi 10 mesi dall’esplosione della pandemia, tra i genitori che avevano in programma una visita medica per il proprio figlio, quasi 6 su 10 si sono visti rimandare dalla struttura sanitaria, mentre il 16% ha dovuto addirittura fare i conti con la cancellazione totale dell’appuntamento.

Sebbene il rinvio medio sia stato pari a 51 giorni, nel 49% dei casi la visita è stata rimandata sine die. I disservizi più frequenti sono stati registrati per esami e visite di ortopedia, odontoiatria e dermatologia, ma non sono stati esenti da problematiche anche patologie più gravi come ad esempio la cardiologia, dove il rinvio medio è stato pari a 37 giorni.La situazione di emergenza ha quindi spinto molte famiglie a rivolgersi ad una struttura privata per curare i propri figli (40% di coloro che hanno subito rinvii o cancellazioni), andando in alcuni casi ad accentuare il divario sociale in termini di accesso alle cure da parte dei minori.

Il costo medio sostenuto dai rispondenti che si sono rivolti ad una struttura privata per far curare i propri figli è stato pari a 339 euro per singola visita o esame. Non sorprende vedere come il 7% di chi si è rivolto ad una struttura privata per visite od esami di un minore abbia dovuto fare ricorso ad un prestito per far fronte alla spesa.  

Secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un campione di oltre 125mila domande di finanziamento*, nel 2020, l’importo medio dei prestiti personali richiesti ad una società di credito per far fronte a spese mediche è stato pari a 6.145 euro, da restituire in 53 rate (circa 4 anni e mezzo).  

Le rinunce più frequenti sono state registrate per visite ed esami di odontoiatria, oculistica, esami ematici e pediatria.

SpecialitàMedia rinvio (giorni)
Esami ematici22 gg
Cardiologia37 gg
Dermatologia61 gg
Oculistica76 gg
Odontoiatria54 gg
Ortopedia49 gg
Pediatria44 gg
Media totale rinvii51 gg

*Nota metodologica indagine mUp Research: n.1.005 interviste CAWI realizzate a gennaio 2021 su un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale. 

L’analisi di Facile.it e Prestiti.it è stata realizzata su un campione di oltre 125.000 domande di prestito personale raccolte tramite i due portali da gennaio 2020 a dicembre 2020.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.