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Rubrica di Emanuela Medi
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Interviste

Emozione si esattamente quello che ho provato ammirando le vigne, i filari perfettamente curati ,ordinati, attaccati a muretti a secco su pendenze che vanno oltre i 60°  ad un’altitudine che varia tra i 600 e 900 metri e ancora  emozione nel vedere i grappoli sani quasi incuranti di un sole a dir poco cocente di una estate torrida che non ha risparmiato questa incredibile conca di Bressanone. 26 ettari vitati tutti appartenenti alla Abbazia di Novacella e ulteriori 60 ettari disponibili grazie a una cooperativa che lavora per la cantina altoatesina tra le più famose d’Italia con una storia vitivinicola che inizia nel 1142  quando il vescovo della diocesi di Bressanone già preposito di Klosterneuuberg e i terreni circostanti furono giuridicamente riconosciuti  da Papa Innocenzo II. L’Abbazia appartiene da  allora alla Congregazione Lateranense Austriaca dei Canonici Regolari di S Agostino, e ora come allora i Canonici si occupano dell’educazione dei ragazzi e ovviamente delle” loro” vigne. Terreni magri, ciottolosi e sabbiosi, morenici sicuramente dii origine glaciale, un microclima segnato da da forti escursioni termiche, insomma un habitat ideale per i vini bianchi  con principe il Sylvaner(  lo storico vitigno della Valle Isarco), Muller Turgau, Kerner, Gruner Veltliner, Pinot Grigio, Riesling coltivati

"Siamo l’azienda che non dorme mai” e non poteva esserci dichiarazione più rispondente al carattere  di Sandro Bottega   anima e cervello di une delle più note aziende produttori di Prosecco grappe, distillati, liquori, cui si associa una frenetica attività di marketing di altissimo livello tanto per citarne uno i Prosecco Bar( a quota 32 con le vicinissime  aperture  la cui sede è ancora top secret) Da dove iniziamo? Naturalmente dalle iniziative più recenti, dice Sandro Bottega” abbiamo molti investimenti in corso, oltre i 3 nuovi Prosecco bar, stiamo ultimando un nuovo stabilimento per la produzione di liquori, impianti  per la distillazione e altri investimenti importanti nei vigneti” Fermiamoci ai liquori, un trend in ascesa chiedo”  Noi abbiamo sempre prodotto liquori da almeno 30 anni e sono andati tutti molto  bene e infatti ogni anno usciamo con almeno due/tre prodotti . Siamo stati antesignani con la Panna Cotta, Tiramisù, Cappuccino tutti ovviamente a base grappa; ora è  la volta della Gianduia Vegana, il più autentico prodotto vegano della tradizione italiana perché in natura è solo cacao e nocciole, ” Cambiamo discorso e parliamo di vendemmia la cui perdita era scontata” Si, abbiamo perso un 30% causa gelate e piogge grandinate,

4 giovani imprenditori che nel 2008 scommisero sull’”On-line” tanto da far parte oggi del Made in Italy Fund , il fondo di Quadrivio&Pambianco, sono diventati una forza tecnologica e logistica forte di un bilancio più che positivo che nel 2020 ha segnato un fatturato di 10,8 milioni di euro, un EBITDA di 0,6 milioni di euro e una crescita del 100% . Loro sono Alessandro Pazienza, Stefano Pezzi, Francesco Rattin e Massimo Pompinetti che con notevole lungimiranza nel capire i nuovi trend del mercato e le potenzialità del digitale hanno creato nel 2009 xtraWine l’enoteca che con ben 8.000 etichette è divenuto un più che accreditato punto di riferimento pr la distribuzione e l’acquisto del vino on line. Un mercato che non concede sconti , il cui giro di affari in Europa nel 2020 è di 757 miliardi di euro, +10% sul 2019 secondo dai dati Netcomm e dove operano agguerrite multinazionali di Wine Platform . Chiedo a Alessandro Pazienza CEO di xtraWine: a ognuno il suo spazio? “ Ognuno ha il proprio spazio perché abbiamo strategie diverse. Noi vogliamo esternalizzare il Brand "xtraWine", duplicando l'esperienza di successo che abbiamo avuto ad Hong Kong prima ed adesso in Svizzera. Ci rivolgiamo ad un

Bufera sulla legge 989, cosa ne pensa “Quello che è stato banalizzato ed enfatizzato nella polemica di questi giorni in cui siamo stati definiti terrapiattisti dell’agricoltura sono  alcuni aspetti della biodinamica come il cornoletame, la vescica di cervo che hanno spostato il vero obiettivo della contestazione innescata dalla senatrice Elena Cattaneo circa l’approvazione in Senato del disegno di legge 989 riguardante l’agricoltura biologica, in cui è finita la biodinamica definita antiscientifica, quando quest’ultima è riconosciuta dal 2008.  E’ chiaro che nel momento in cui il testo  viene modificato prima di arrivare alla Camera   togliendo la biodinamica, questo significa che deve tornare al Senato e non ci sarebbero i tempi tecnici per l’approvazione. In sintesi si vuole far saltare la legge?” Appunto chi vuole far saltare la legge? “ Ogni volta che l’agroindustria si sente un poco attaccata da un modello che oggi si identifica con la sostenibilità  e che funziona in cui l’uomo e il territorio ne fanno parte,  reagisce perché ha uno spazio in meno.  Nel  2000 quando iniziai a fare biodinamica  qui a  Cortona, quindi senza l’impiego di diserbanti in sintonia con la natura,  ero considerato un pazzo, un visionario mentre  avevo visto che il modello come realizzato da Rudolf Steiner uno

“L’economia ripartirà quando la pandemia avrà rallentato la sua corsa - dice Massimo Gianolli presidente de La Collina dei Ciliegi, l’azienda vitivinicola di Grezzana in Valpantena, e giustamente il primo obiettivo è la campagna vaccinale e se -come molto probabile- anche  il turismo nel 2021 segnerà un profondo rosso, (i dati Cerved indicano una percentuale di default pari al 14% con un’azienda su sette che rischia di dover chiudere) - dobbiamo comunque rimodellare , rinnovare questo comparto che ha nell’enoturismo un prezioso alleato in termini di sostenibilità e di economia circolare”. Massimo Gianolli già nel 2020 era stato un antesignano di quello che oggi si chiama turismo ”en plen air” promuovendo e quindi adattando molti spazi della sua splendida azienda  in attività all’aperto nelle vigne e nelle cantine. Ma la sua progettualità va ben oltre il pic-nic tra i filari, le passeggiate a cavallo, le cene al calar del sole.. e mette in campo tematiche molto importanti e fortemente sentite nella società di oggi. Turismo sostenibile: le sue proposte Valpantena “Oggi si parla molto di sostenibilità ambientale: una necessità e non più un’idea perché strettamente e fortemente legata al benessere e alla salute. Diventano quindi rilevanti e di interesse pubblico alcuni temi: il paesaggio,

Diciamolo, Massimo Gianolli presidente de “La Collina dei Ciliegi”, (azienda vitivinicola fondata negli anni 60 dal padre Armando Gianolli), è stato lungimirante ad aver intuito anni fa, quanto e come il mercato dei vini di qualità avrebbe registrato una notevole crescita che si è attestata nell’ultimo decennio in un +120%. Bravo, perché non ha mancato di tradurla in una opportunità anche economica oltre che per esclusivi amanti del vino. Nasce così nel 2018 a Erbin il Club En Primeur “La Collina dei Ciliegi”, in concomitanza con l’avvio del progetto vitivinicolo Supervalpantena, che comincerà a dare i suoi frutti dalla Vendemmia 2021. Ma andiamo per gradi: Massimo Gianolli, il Club En Primeur ha due anime, passione e investimento. Iniziamo da quest’ultimo “Abbiamo associato a private banker, responsabili di fondi di investimento, banchieri, manager di società finanziarie, partner di studi legali d’affari, commercialisti, imprenditori, giornalisti e winelover italiani e stranieri, interessati a investire nell’Amarone Cru “Ciliegio”, acquistando una o più barrique da 225 litri quando il vino è ancora in affinamento e prima dell’imbottigliamento. Rispetto al modello messo a punto dai négociant francesi, la vendita En Primeur de La Collina dei Ciliegi è rivolta al cliente privato e non a un intermediario commerciale. Attualmente

’“Il principio è uno solo: la stabilità politica di un Paese è fondamentale per dare sicurezza commerciale a tutti gli imprenditori e ai settori che ne fanno parte. L’agricoltura e la viticoltura  - dice Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra - sono destinate a diventare un pilastro fondamentale dell’economia italiana. E’ l’unico settore che, negli anni e nei cambiamenti politici, è stato in grado di creare continuità, alternativa e sicurezza verso il consumatore. Massimo Ruggero Dal nuovo Governo Draghi  afferma Massimo Ruggero mi aspetto una grande sensibilità per questo settore che trasforma i prodotti e li propone con il brand “Made in Italy”: un vero e proprio sigillo di garanzia e di qualità riconosciuto a livello mondiale. Draghi, personalità di spicco e fortemente riconosciuta  a livello europeo, potrebbe dare un contributo importante per lo sviluppo delle politiche comunitarie che dovranno puntare alla crescita del comparto agricolo. Ad iniziare dallo snellimento della burocrazia, che limita e rallenta la voglia di espansione delle aziende, fino alla tutela dei prodotti dell’agroalimentare italiano “ Una dichiarazione forte e precisa quella dell’amministratore delegato di una delle più importanti aziende vitivinicole  Galluresi “ Siddùra” che ha contribuito e non poco a fare del Vermentino unica DOCG della Sardegna

Siamo in pieno clima di vendemmia, meglio dire pre vendemmia qui in Valle Isarco dove ha sede  la cooperativa vinicola più giovane dell’Alto Adige, la più estrema visto che i suoi vigneti sono collocati ad un’altitudine tra i 500-1000 sml  tanto alti ,da meritare e giustamente l’appellativo di viticoltura eroica.    L’intervista è con Armin Gratl, direttore generale dal 2013,  della Cantina Produttori Valle Isarco il cui presidente è Peter Baumgartner “ La vendemmia-dice Gratl- per noi inizia quest’anno piuttosto tardi, non pima della metà di ottobre, per il Riesling prevediamo a novembre. Siamo a metà agosto ancora nella fase dell’invaiatura  , ma la consideriamo una fortuna perché ci darà vini bianchi molto freschi , aromatici e di lunga persistenza. L’uva è sana, il lavoro dei nostri vignaioli è perfetto nella cura ordinata, direi meticolosa  dei vigneti che hanno una pendenza del 35 -60 %” Non gli si può dare torto: l’occhio spazia a 360° su filari e filari vigne che marcano in tutte le direzioni la pendenza e la conformazione di colline e montagne    a dimostrazione di come il lavoro dell’uomo può coniugarsi con l’ambiente in perfetta armonia Come sta andando il 2021 Da quando ha riaperto  l’Horeca, nostro principale canale di

Ponzese di adozione, Avellinese di nascita a Oreste non è mancata e non manca quel pizzico di follia, tanta curiosità e intraprendenza da rendere la sua vita un caleidoscopio di attività, conoscenze, esperienze in giro per il mondo con l’ultimo approdo (ma chi lo sa’) a Ponza con la sua ultima( ma chi lo sa?) creazione. OREROCK, ristorante aperto ad agosto 2021, diventato giù un cult per gli appassionato della buona diciamolo  raffinatissima cucina. Ma come è nostra abitudine andiamo per ordine.” Vengo – dice Oreste- da tutt’altra esperienza. Mio padre aveva ad Avellino un’impresa di carburanti che non rientrava tra i miei interessi per dedicarmi alla mia vera passione,  il mare. Costituisco una compagnia di charter sicuramente la prima ad operare  tra Ponza e la terraferma- allora abitavo a Terracina sul litorale laziale e mi dividevo tra i Caraibi d’inverno e  le isole Pontine d’estate ,ma Ponza forse  , tra le più belle isole  che io abbia conosciuto, mi era entrata nel cuore . Le barche -continua Oreste- mi stancano, le vendo e rilevo una gioielleria di un mio amico che viveva nelle Seychelles tanto da diventarne console. E’ stato lui ad insegnarmi i tanti pregi e segreti di

“Il Lambrusco secondo noi “ è quanto ha  pensato e realizzato Cleto Chiarli quando nel 1860 decise di trasformare in Cantina la Trattoria dell’Artigliere, che gestiva a Modena con la famiglia, per dedicarsi interamente al vino visto il successo che il suo Lambrusco otteneva tra i clienti.  Un secolo e mezzo , quattro generazioni a segnare  il legame indissolubile  della divenuta Cleto Chiarli Tenute Agricole con  il più amato, e conosciuto vino all’estero, il Lambrusco Tommaso Chiarli, 2020 anno difficile, come è andata per il vostro gruppo.  “Globalmente abbiamo registrato un calo di fatturato del 5% su una produzione di 20 milioni di bottiglie segnato da un export in forte ribasso del 10/15% e da un consumo interno, anche qui, fortemente penalizzato dalla chiusura della ristorazione che per noi ha sempre rappresentato il principale canale di vendita. Il recupero lo abbiamo avuto nella grande distribuzione, vera rivelazione come canale di vendita in questa pandemia, dove il brand Chiarli si è posizionato nella fascia alta della gamma dei Lambruschi.  Una svolta molto importante che ha segnato la qualità dei nostri prodotti, confermata da prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Vorrei precisare che le nostre vendite nella GDO sono diversificate tra ipermercati, supermercati, store di piccola-media