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Rubrica di Emanuela Medi
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La contestazione riguarda “l’abuso delle Indicazioni Geografiche (IG) da parte dell’UE per monopolizzare i termini generici di alimenti e bevande“. E’ quanto viene denunciato da un gruppo di produttori alimentari americani, che si sono costituiti in un Consortium for Common Food Names (CCFN) per denunciare le azioni dell’Unione Europea a difesa delle denominazioni dei prodotti tutelati dalla normativa comunitaria .Il CCFN  chiede ora  al governo di Washington iniziative   a “ottenere impegni fermi ed espliciti da parte dei partner commerciali, che tutelino i diritti degli utenti dei nomi comuni” Non si è fatta attendere la risposta di Filiera  Italia”. “Siamo al paradosso- dice il consigliere delegato Luigi Scordamaglia- ora sarebbero  e indicazioni geografiche e i nomi ad esse collegati a usurpare i nomi generici. Se passasse questa impostazione, il Made in Italy cesserebbe di esistere così come la tradizione, storia, cultura e distintività del cibo”. Il riferimento è rivolto a tutti gli accordi commerciali negoziati dall’Unione Europea e dagli USA, nonché quelli tutt’ora in fase di negoziazione, di cui si sottolineano, nella comunicazione al governo di Washington, “le pericolosità” in riferimento specifico alle IG e alla loro protezione.

Sono 600 i nuovi ettari di vigneto che la Regione Toscana concederà nel 2022 circa 600 ettari di nuovi vigneti. Dal 15 febbraio al 31 marzo si potrà richiedere l'autorizzazione per gli impianti. La Regione ha definito i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita. Le domande devono essere presentate al Mipaaf in modalità telematica nell'ambito del Sian. Possono accedere al bando tutti coloro che hanno in conduzione una superficie agricola almeno pari o superiore a quella per la quale chiedono l'autorizzazione per l'impianto di un nuovo vigneto. La superficie massima richiedibile per ciascuna domanda è pari a 30 ettari. Se le richieste ammissibili supereranno la superficie disponibile, ai singoli richiedenti verrà comunque garantita una superficie minima di nuovo impianto pari a 2.500 metri quadrati. "Il vigneto Toscana continua a crescere e noi vogliamo proseguire a favorire la spinta delle imprese a rafforzarlo", ha dichiarato la vicepresidente e assessora all'Agroalimentare della Toscana, Stefania Saccardi.

I conti sono presto fatti a partire dal nodo dell'import di cereali:  negli ultimi sette anni solo per effetto dell'embargo imposto dall'Unione Europea alla Russia e le conseguenti contromisure con i divieti all'export agroalimentare comunitario, le esportazioni made in Italy hanno perso 1,5 miliardi  (elaborazioni Coldiretti). E’ evidente il rialzo di mote materie prime tra cui il greggio che è andato sopra i 100 dollari al barile, del gas e cereali tanto  che secondo le elaborazioni Ismea su dati Comtrade, "le esportazioni agroalimentari dell'Ucraina verso la Ue-27 sono state pari a 5,4 miliardi di euro nel 2020, facendo del mercato comunitario - con una quota del 28% - una delle principali destinazioni delle derrate provenienti da Kiev". L'Italia acquista dall'Ucraina soprattutto oli grezzi di girasole, mais e frumento tenero e, prosegue Ismea, "relativamente al mais, è da segnalare che l'Ucraina è il nostro secondo fornitore dopo l'Ungheria, con una quota di poco superiore al 20% sia in volume che in valore; una situazione, questa, che suscita qualche preoccupazione vista la consistente riduzione della produzione interna di mais (-30% negli ultimi dieci anni) e la ormai strutturale dipendenza degli allevamenti dal prodotto di provenienza estera ".Nei primi dieci mesi del 2021, le importazioni complessive italiane di mais si sono ridotte in volume del 13%

E’ possibile un modello di turismo e  sviluppo cittadino sostenibile? Certamente si e lo ha dimostrato la Urban Vineyards Association l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York . Bellissima intuizione nata in America in cima a un edificio di Brooklyn nel cuore della città simbolo degli Stati Uniti divenuto un businesss , replicatO in molte città del mondo tra cui il nostro paese Il progetto di Rooftop Reds nasce nella primavera del 2013, quando il socio dirigente e fondatore Devin Shomaker era ancora uno studente al Finger Lakes Community College Viticulture and Wine Technology Program. Devin, avendo visto altri progetti di agricoltura urbana sul tetto, si chiese se le viti potessero essere coltivate in modo simile. Suo fratello, co-fondatore e socio Thomas Shomaker, all’epoca viveva a Park Slope, Brooklyn e ogni anno coltivava un orto sul tetto. In questo sito, Devin e Thomas hanno istituito un vigneto pilota sul tetto, composto da 50 viti nella primavera del 2013 utilizzando secchi da 7 galloni ancorati a un sistema di drenaggio 2×4. Le viti piantate sopravvissero all’inverno particolarmente rigido

Lo Chardonnay è il vero protagonista in questo uvaggio. L’annata che ha conquistato l’Oro è quella relativa alla vendemmia 2019, un’annata classica che ha goduto dell’autunno altoatesino “dorato”- . La scelta delle uve di altissima qualità da diversi vitigni, con raccolte differenti dettate dal livello di maturità delle uve utilizzate nell’uvaggio, una fermentazione e maturazione esclusivamente in legno, la particolare cura ed attenzione in ogni fase della vinificazione, si riflettono fortemente nel carattere preponderante e dominante della Cuvée che esprime il meglio di ogni annata dei  nostri vigneti d, anno dopo anno “Siamo felici di questo riconoscimento che premia uno dei prodotti simbolo della nostra produzione, nonché il nostro approccio meticoloso in vigna e rispettoso della natura. Per questa Grande Cuvée abbiamo selezionato solo i migliori grappoli da diversi vitigni”, afferma Julia Walch.  “Note di degustazione Dall'intenso giallo brillante la Cuvée “Beyond the Clouds“ si rivela in tutta la sua complessità già al naso, dove spazia dalle complesse sfumature aromatiche di frutta esotica come l'ananas, alle note floreali di petali di rosa, fino ai sentori di note tostate. Complesso e raffinato, colpisce al palato con la sua struttura corposa, la cremosa morbidezza e la fresca sapidità, accompagnata nel lungo e persistente finale da

Torna nelle case  dei soci il ciclo di inontri  organizzati da ONAV l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino che ripropone il format #VINO&TERROIR. I webinar tornano in veste rinnovata, proponendo assaggi “in verticale”. Primo protagonista: il Sangiovese. Dopo il successo del 2021, si rinnova la collaborazione con i consorzi grazie a un nuovo ciclo di incontri finalizzato alla conoscenza approfondita dei vini da scoprire a casa attraverso l’assaggio tecnico delle differenze determinate dal tempo e dall’andamento climatico delle annate.Il ciclo di seminari, che partirà il 7 marzo, prevede la presentazione in verticale delle principali denominazioni del Sangiovese per imparare ad individuare – ed apprezzare – le diverse sfumature grazie all’assaggio di campioni in mignon da 50 ml. I consorzi di tutela Nobile di Montepulciano, Vini di Romagna, Morellino di Scansano e Chianti Classico, quest’ultimo suddiviso in Chianti Classico Fiorentino e Chianti Classico Senese, metteranno a disposizione quattro vini ciascuno per un totale di 20 campioni in un kit.Le annate in assaggio andranno dalla 2012 alla 2020.  Ogni lezione, di circa un’ora e mezza, prevederà una panoramica sul territorio in analisi curata da relatori Giovanni Capuano, Daniele Rossi con Luca Urbini, Alessandro Fiorini ed Alessandro Masnaghetti e sarà seguita dall’assaggio guidato commentato da

Nexi, la PayTech leader in Europa, e Fipe, la principale associazione di rappresentanza delle imprese della ristorazione, del turismo e dell’intrattenimento, hanno sottoscritto un accordo strategico con l’obiettivo di supportare la ripartenza delle oltre 300 mila imprese italiane del settore, tra i più colpiti dalla crisi economica conseguente alla pandemia La partnership mira a sostenere concretamente, in particolare, bar e ristoranti che in Italia rappresentano la seconda voce dei servizi turistici e che negli ultimi due anni, secondo i dati Fipe, hanno registrato un deciso calo dei volumi rispetto al periodo pre-pandemia: nel 2021 la perdita del settore rispetto al 2019 è stata di 24 miliardi di Euro (-28%) e nel 2020 di 32 miliardi di Euro (-37,4% vs 2019), con una forte ricaduta anche sull’occupazione (-205mila dipendenti a fine 2021 rispetto al 2019).  La partnership consentirà ai  I soci di Fipe di  disporre delle soluzioni di incasso digitale di Nexi a condizioni agevolate, garantendosi così l’opportunità di sfruttare tutte le potenzialità offerte dai pagamenti digitali: dai servizi a forte valore aggiunto, che permettono di ampliare l’offerta ai propri clienti – come il food delivery, i servizi e-commerce, i programmi di loyalty - fino ai POS più evoluti che offrono

Per Slow Food non si può parlare genericamente di vino, bensì  di un certo tipo di vino che sia buono, pulito e giusto, cioè che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, la cui produzione non impatti sul paesaggio in cui si inserisce, e che sia motore di crescita economica grazie al rapporto virtuoso instaurato dalla cantina con i propri dipendenti e con le comunità con essa interagisce.  Sana Slow Food è una manifestazione che esce dai soliti schemi fieristici: è ambiziosa e rappresenta, anche per il settore vitivinicolo, il primo passo concreto di quella transizione ecologica che caratterizzerà i prossimi decenni.  In programma a Bologna dal 27 al 29 marzo 2022 è di fatto il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition  e Sana Slow Wine Fair nata dal connubio tra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con il Salone Internazionale SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale . L’evento è organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE (l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione

Non è solo una comunicazione di servizio ma una qualificata opportunità di formazione  quella che mette in campo Fondazione Qualivita  che insieme a Treccani hanno istituito una borsa di studio per formare nuovi manager nel settore agroalimentare di qualità  con il Master “EVOO Business Management” di Treccani Accademia. Una opportunità riservata ai giovani imprenditori del comparto olivicolo-oleario appartenenti alla filiera DOP IGP per far crescere il business aziendale.Il settore oleario è forse quello con maggiori prospettive di sviluppo nei prossimi anni. L’Italia, primo Paese al mondo per consumo di olio extravergine di oliva e secondo per produzione, ha un patrimonio di oltre 500 cultivar e 42 oli DOP e 7 IGP. In questo contesto solo il 5% delle aziende olivicole italiane è gestito da imprenditori under 40.Il Master “EVOO Business Management”, che avrà inizio in live streaming o on demand il prossimo 8 aprile, offre un percorso di specializzazione unico ed innovativo sui temi management, tracciabilità, bandi europei, marketing, export e certificazione.I requisiti per partecipare al bando di assegnazione della Borsa di Studio Qualivita prevedono che il soggetto abbia un’età inferiore a 40 anni, che sia socio, titolare o collaboratore di impresa olivicola aderente a un Consorzio di Tutela o produttore

Non solo economia, innovazione, sviluppo ,export sempre più l’agroalimentare  del nostro paese  è di grande supporto per i restauri dei molti tesori d’arte . Bergamo è la sesta di un percorso  intrapreso da Rigoni di Asiago  l’Azienda che ha fatto sua questa che potremo definire come nuova filosofia di  comunicazione, attraverso le più belle città italiane e che ha recuperato alcuni capolavori del patrimonio culturale nazionale: 2015 l’importante intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del prestigioso Palazzo di Brera a Milano), nel 2016/2017, il restauro dell’originale della statua di San Teodoro (il primo Patrono di Venezia) in Palazzo Ducale, nel 2018 il restauro della fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia a Roma, nel 2019 il restauro della Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone a Matera, nel 2020 i dipinti delle lunette lato est ed angolo sud del Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze   2022 prende il via il restauro della fontana Contarini, collocata nella centralissima Piazza Vecchia, tra il Palazzo della Ragione ed il Palazzo Nuovo a Bergamo. La scelta di quest’opera è avvenuta grazie ad una votazione on line nello scorso mese di febbraio che ha visto partecipare oltre