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Rubrica di Emanuela Medi
 

Da bevanda tradizionale l’espresso si candida a patrimonio dell’umanità UNESCO

È la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua: unico nei suoi riti che spesso segnano la giornata, utilizzato da poeti come Saba, Svevo Kafka , potente via di comunicazione sociale, da  lavoro a 800 torrefazioni nel mondo con 7000 addetti.

L’ESPRESSO ha tutte le carte in regola per candidarsi a patrimonio immateriale UNESCO :Per approfondire  le tematiche inerenti al tema è stato organizzato a Milano  dal Consorzio per la Tutela del Caffè Espresso italiano Tradizionale  un open day cui hanno preso parte il presidente del Consorzio Giorgio Caballini, il maestro caffettiere Pietro Rastelli, il sociologo Massimo Cerulo e Diego Galdino scrittore e autore del best seller “ Il primo caffè del mattino”

“Un pensiero, visti i recenti avvenimenti,- ha detto Caballini- va al più antico caffè operante in Italia, il Caffè Florian di Piazza San Marco a Venezia che sin dal 1720 accoglie personalità da tutto il mondo per offrire l’espresso italiano tradizionale e che ci auguriamo possa riprendere quanto prima la sua attività”.

LE CINQUE REGOLE PER IL CAFFE’ ESPRESSO ITALIANO TRADIZIONALE PERFETTO
Nel corso dell’open day il Maestro Caffettiere Pietro Rastelli ha illustrato ai presenti in che modo bisogna preparare l’espresso italiano tradizionale e di conseguenza a cosa stare attenti quando ci si reca nei bar e si ordina un caffè espresso italiano.

Le regole sono 5:

  1. Caffè in grani macinati al momento

Dopo 15 minuti dalla macinazione infatti, il caffè perde il 65% dei suoi aromi. Va quindi usato unicamente il caffè in grani che dovrà essere macinato con una grammatura che può variare tra i 7 e i 9 g., avendo cura di farlo rimanere nel dosatore il minor tempo possibile.

  1. L’estrazione della bevanda

Il tempo di contatto fra acqua e caffè è ciò che influenza l’estrazione delle componenti aromatiche presenti all’interno del chicco. Il tempo di erogazione ideale è tra i 20 e i 27 secondi.

  1. L’aroma

Se sentiamo la necessità di aggiungere molto zucchero significa che il caffè non è stato preparato correttamente o che sono stati trascurati alcuni passaggi di pulizia.

  1. Come deve essere servito

Il contenuto in tazzina dovrà essere tra i 13 e i 26 g. ad una temperatura tra i 90°C e i 96°C (ma per questo dobbiamo affidarci al nostro barista di fiducia). Il caffè dovrà essere servito preferibilmente in tazzine di porcellana

  1. La crema

Il Caffè Espresso Italiano Tradizionale per essere considerato tale si dovrà presentare con una crema uniforme e persistente per almeno 120 secondi dal termine di erogazione della bevanda non rimescolata.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.