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Rubrica di Emanuela Medi
 

Gourmet Arena e The Circlle al Merano Winefestival… per non parlare di solo vino

Per la gioia dei numerosissimi wine&food  lovers italiani e internazionali ci sono ben 450mq tutti per loro con l’obiettivo di far conoscere, assaggiare il meglio delle eccellenze culinarie del nostro paese.

Un banchetto di caccia dopo un anno di ricerche per lo stivale. E’ Gourmet Arena lo spazio  che ospita la Official Selection:salumi, paste, latticini, oli, aceti, passando per salse, marmellate conserve mostarde, funghi e tartufi: una piccola orgia di piacere costituita da ben 77 aziende culinarie, 14 distillerie, 10 birrifici e 15 tra consorzi di tutela  e gruppi rappresentativi dei territori, tra cui  spiccano il territorio Abruzzo  e il territorio della Campania ognuno con proprie aziende e di culinaria e vini.

Alfio Ghizzi

Novità in questa edizione il “ fuori salone” affidato a The Circle-People, Lands, Experiences: uno spazio per ascoltare e approfondire la storia dei territori, dei prodotti raccontati  da vignaioli, produttori e chef.  Inizio con  un evento speciale il Wild Cooking momento dedicato al tema dei cibi fermentati e naturali con la presentazione di un libro e una tavola rotonda sul tema” Il vino che verrà”. Ma andiamo per gradi  a partire dai cereali fermentati “ E’ quello che è stato sempre fatto nella storia dell’uomo-spiega Lucio Lucchin, Direttore della Struttura Complessa di Nutrizione Clinica del Comprensorio sanitario di Bolzano– dove i cereali come la polenta  ad esempio, fermentavano naturalmente,  per essere più digeribile.
Oggi la fermentazione viene riscoperta per i suoi indiscutibili vantaggi: è digeribile, è sicuramente più ricca di microorganismi come i lattobacilli che aiutano le funzioni del nostro intestino e poi è presente in tutte le colture antiche  e in tutti i popoli, dalle tortillas ai pudding inglesi, dal miele fermentato, il famoso idromele bevuto dalle popolazioni del nord, anche il vino. Più che di salute rispetto alle farine tradizionali, tranne la maggiore digeribilità, io parlerei di gusto e palatabilità.   Non è certamente una moda io la chiamerei un antico modo di alimentarsi che è stato riscoperto.
E proprio al The Circle si sono confrontati chef stellati come Mattia Baroni del ristorante Castel Flago di Bolzano  giovanissimo ma già con una stella Michelen che ha preparato  un piatto a base di agnello con sugo variegato e Alfio Ghezzi della Locanda Maragon due stelle Michelen con la preparazion Nomedia a base di carne di yak accompagnato da miele al tarassaco. .

Assegnati durante la cena di gala i 34 grandi vini Platinum 2018 che sono al top della selezione WineHunter Awards. Al primo posto la Toscana con 10 etichette, seguita dal Piemonte con 6  etichette. Al terzo posto con 4 etichette a pari merito il Trentino e il Veneto. E mentre si attende oggi l’importante tavola rotonda sull’impatto che avranno i cambiamenti climatici sulla viticoltura, tema centrale è sempre la sostenibilità e l’impatto del consumo globale che dovranno avere i nostri vini: la risposta soprattutto per i vini bianchi viene dall’Alto Adige terra di eccellenza dei grandi bianchi: una strada- come sostiene il wine maker Hans Terzer che deve passare per la longevità con vini sempre più salubri e a minore gradazione alcolica.

Attesa -come anticipato oggi- per il dibattito sui cambiamenti climatici in cui verrà presentato uno studio di Lee Hannah climatologo del Conservation International di Arlington in Virginia. I risultati della ricerca indicano che un aumento della temperatura globale di soli 2° potrebbe comportare nel 2050, la scomparsa di zone importanti come la Toscana, la Borgogna e parte dell’Australia che vedrebbero diminuire dal 25 al 73% le rispettive aree vitiviticole.

Emanuela Medi giornalista , sommelier

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