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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il consumo elevato di alimenti bio si assocerebbe ad una riduzione del rischio di alcuni tumori

Lo studio francese NutriNet-Santè, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA, (Inter Med, 22 Oct 2018) ha approfondito un tema molto attuale e sentito dal consumatore: il valore aggiunto in termini di benefici per la salute degli alimenti BIO.

Un nuovo tassello è dato da questo studio relativo alla possibile correlazione tra alimenti BIO e la possibile riduzione del rischio di contrarre alcune neoplasie.

La ricerca ha arruolato 68.946 adulti seguiti per 5 anni: Il campione era costituito per il 78% da donne con un’età media di 44,2  anni,  livello socioeconomico elevato, alta scolarità, costante attività fisica e non fumatrici. Un profilo che andava di pari passo con una alimentazione più ricca di fibre, proteine vegetali, micronutrienti e con minore apporto di carni e latte.

Al  termine del periodo di osservazione, lo studio ha rilevato che le persone con maggiore frequenza di consumo di alimenti bio avevano una significativa riduzione del rischio di alcuni tumori, come i linfomi ( non Hodgkin e altri linfomi) e il tumore al seno  in post-menopausa. Ad una analisi più approfondita e divisa per sottogruppi, la protezione è risultata maggiore nelle donne, nei soggetti più anziani e nelle persone con storie familiari di tumori,nelle persone obese, negli ex fumatori e in tutti coloro con dieta non ottimale. I ricercatori, se sono concordi sulla tendenza protettiva degli alimenti BIO sul rischio cancerogeno, dichiarano che sono necessari studi di popolazione più lunghi e che comprendano fasce di popolazioni più  aderenti a diverse realtà  in quanto è da verificare che il consumo preferenziale di alimenti BIO sia  la vera causa della riduzione del rischio osservata.

Bisogna inoltre ricordare che la riduzione del rischio trova il grande alleato nella prevenzione che è un complesso di fattori come le errate abitudini di vita, il mancato esercizio fisico e l’area di residenza.

Autori:  Baudry J, Assmann KE, Touvier M, Allès B, Seconda L,Latino-MartelP, Ezzedinr K, Galan P,Herceberg S,Lairon D,Kesse-Guyot

 

Emanuela Medi, giornalista

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