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Rubrica di Emanuela Medi
 

L’OLIO DEI POPOLI: olio Officina Festival 2020,6-8 febbraio

Due anniversari nel nome di un alimento/condimento universale che lega popoli e culture tra loro differenti: il 60° anniversario della categoria merceologica”olio extra vergine dii oliva” e il 10° anno di attività del progetto culturale Olio Officina ideato da Luigi Caricato .Da giovedì 6 a sabato 8 febbraio, teatro dell’evento  il Palazzo delle Stelline a ingresso libero.

LUIGI CARICATO PERCHE’ OLIO DEI POPOLI

“L’olio non è più  un alimento etnico, meglio ancora mediterraneo, ma internazionale  visto che paesi come il Giappone, la Cina, l’India stanno iniziando a produrlo. In questo Festival  saranno in degustazione oli provenienti dal Giappone, ininmaginabile fino a pochi anni fa e qui vorrei sottolineare un paradosso: il nostro paese produce sempre di meno perché ritiene questa coltivazione non remunerativa , mentre altri paesi come appunto Cina, Giappone, India lo coltivano perché lo  ritengono fonte di reddito. Olio dei popoli come messaggio intercuturale ,veicolo commerciale, declinabile in tante versioni.  Sono particolarmente orgoglioso della collaborazione con l’’Istituto europeo del Design. Saranno infatti gli allievi dello IED di Milano a interpretare con video clip e enormi banner che scenderanno dall’alto sul chiostro il tema della nona edizione di OOF” 

QUANTO NE PRODUCIAMO 

“Poco: nel 2018, 175 mila tonnellate: ee occorrerebbero 1 milione per soddisfare la richiesta interna che si attesta sui 600 mila tonnellate e i il restante-400 mila – per l’estero. Si è recuperato nel 2019 con una produzione di 300 mila tonnellate , ma vi sono due realtà da tenere presente: la prima riguarda il consumatore italiano che non vuole spendere per un olio di qualità. Aspetto che dimostra lo scarso interesse e apprezzamento per questo prodotto unico e di grande valore salutistico ,   tanto che il produttore non riesce minimamente a rientrare nel costo di produzione. Il secondo aspetto è legato alla vetusta dei nostri oliveti, attenzione non parlo di olivi centenari, ma di mancata cura, attenzione e di abbandono”. 

XJLELLA A PARTE

La Xjlella  non potrà mai essere sconfitta, non ci sono rimedi scientificamente validi. Bisogna piantare  olivi resistenti come il leccino,l’ FS 17, la favolosa che hanno dimostrato in areali contaminati di non essere attaccati. Purtroppo i nostri autoctoni esempi di grande biodiversità ormai mostrano stanchezza e questa debolezza.. . In questa edizione celebriamo il 60° anniversario della categoria merceologica” olio extra vergine di oliva”. Una categoria che ormai è un poco stretta: l’olio è cambiato rispetto a 60 anni fa: lo si produce diversamente con tecniche e macchinari all’avanguardia, ha gusti e sapori diversi.. dobbiamo interrogarci sul futuro dell’olio extra vergine di oliva”

Ma andiamo agli eventi:incredibile l’offerta : dalle olive da tavola agli assaggi comparati di oli provenienti da vari areali produttivi italiani e oli provenienti da Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, Turchia, Cile, Australia , California., India, Giappone.Ancora: degustazione comparata tra pani e oli differenti- olio e gelato in tre versioni, gusto vegano, gusto tradizionale con olio evo al posto di grassi animali, gusto alle olive taggiasche, specialità Toldo. Cioccolatini all’olio e cucina senza sale con l’olio come alternativa, preparazioni al pesto con basilico Genovese, e  degustazioni con intermezzi di poesia, perfino gli extra vergini giapponesi, una rarità!

Si prevedono pertanto tre giornate intense, con due punti fermi: innanzitutto la celebrazione dei sessant’anni dall’introduzione della categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”, motivo per il quale si è pensato di prevedere l’ingresso libero alla manifestazione, aprendola così a un pubblico più ampio. E poi, non meno importante, l’altro punto fermo è il decennale della fondazione di Olio Officina, l’unico polo culturale presente in Italia intorno all’olio da olive e ai condimenti. Non è un caso che Poste Italiane sarà presente con un proprio spazio in cui è possibile, per tutti i collezionisti filatelici, usufruire di due annulli dedicati ai 60 anni dell’extra vergine e ai 10 anni di Olio Officina. 

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.