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Rubrica di Emanuela Medi

Dal 2021sul mercato l’aceto balsamico scritto in sloveno ma con sotto la dicitura italiana

“ La Slovenia da luglio dello scorso anno ha immesso sul mercato aceto balsamico prodotto con molto aceto di vino senza alcuna regola e soprattutto è un prodotto pienamente evocativo di una menzione geografica italiana registrata. – Dice Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP in una dichiarazione a Vinosano.com” “Se si prende una bottiglia slovena sulla etichetta c’è scritto Aceto balsamico in sloveno e sotto aceto balsamico in italiano . Più evocativo di cosi non si potrebbe, siamo nel silenzio più assordante”

“ E’ da luglio dello scorso anno – sottolinea la presidente -che la legge slovena è in pieno vigore nel disinteresse della comunità europea cosa veramente preoccupante. Invece l’Italia si è mossa, facendo tutti i passi e le verifiche per una linea, l’unica possibile. pienamente appoggiata dall’Avvocatura dello Stato condivisa dalla Conferenza Stato Regioni dalla Commissione Agricoltura Camera e Senato in accordo con il con il Ministero dell’Agricoltura a che si apra una procedura di infrazione del regolamento europeo nei confronti della Slovenia. Purtroppo questa indicazione non dipende più da Ministero dell’Agricoltura ma dal Consiglio dei Ministri Comprendo i gravi e attuali momenti che sta affrontando il Governo Draghi ma è da dicembre che il fascicolo è fermo e la richiesta non è stata messa ancora in calendario. Non c’è più tempo”

Sollecitare l’intervento del Premier Draghi e fare pressing sui rappresentanti italiani nelle Istituzioni Europee affinché possano intercedere a favore di un’accelerazione del procedimento: queste le prossime mosse per adiuvare l’avvio della procedura di infrazione contro la norma tecnica slovena sugli aceti balsamici. Lo detto il Sottosegretario alle Politiche Agricole Sen. Gian Marco Centinaio, a Cibus di Parma insieme al Sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini e alla Deputata emiliana della Lega nonché Segretario della Commissione Attività Produttive alla Camera Benedetta Fiorini che ha seguito la problematica fin dall’inizio.”

Il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena interessato dalla suddetta questione è uno dei più significativi, stabilmente nella top 5 dei prodotti ad indicazione geografica più rappresentativi nonché il più importante tra tutte le IG italiane in termini di esportazione: oltre il 92% del totale della produzione certificata. Motivo per cui, l’apertura rapida di una procedura di infrazione a tutela della denominazione è più che mai urgente, per evitare di creare danni ingenti al prodotto in termini economici e di tutela.

“UMBRIA IN ANTEPRIMA” con Montefalco, Orvieto, Trasimeno e Torgiano

“Umbria in Anteprima” è un evento unico e unitario che vede riuniti quattro consorzi, il Consorzio Tutela Vini Montefalco, il Consorzio Tutela Vini Orvieto, il Consorzio Tutela Vini DOC Colli del Trasimeno ed il Consorzio Tutela Vini Torgiano. L’obiettivo è quello valorizzare il brand legato all’Umbria del vino in maniera ancora più incisiva sui mercati internazionali, perché se il territorio è fortemente identitario è altresi capace di una produzione vinicola molto diversifica “Umbria in Anteprima” partirà da “Anteprima Sagrantino 2018”, evento ormai consolidato ed inserito nel calendario ufficiale delle Anteprime italiane, in programma il 24, 25 e 26 maggio a Montefalco (Perugia), nel corso della quale si presenterà alla stampa nazionale e internazionale e agli operatori del settore l’annata 2018 di Montefalco Sagrantino Docg e le nuove annate delle denominazioni del territorio di Montefalco e Spoleto il 27 e il 28 maggio appuntamento ad Orvieto, il 29 e 30 maggio spazio ai vini del Trasimeno ed il 31 focus sui vini di Torgiano.

Per accreditarsi all’evento è possibile registrarti al form disponibile al link: https://www.consorziomontefalco.it/richiesta-accrediti-stampa-2018/

Premi per Siddura: Decanter con Bèru il Vermentino di Gallura e Nudo da Wine Enthusiast

Di recensioni e liste certo non mancano nel mondo del vino ma Decanter è una voce indiscussa e autorevole e non poteva mancare la recensione del Vermentino di Gallura Docg Bèru, della cantina Siddùra, inserito nell’esclusivo novero dei “Super-Italians”, i 12 vini migliori italiani che – secondo gli esperti degustatori della rivista inglese – rappresentano il futuro dell’enologia tricolore. Il bianco longevo dell’azienda di Luogosanto è stato selezionato e recensito con 94 punti da Susan Hulme, esperta di vino e prestigiosa firma del Decanter. “Bèru rappresenta una variazione del Vermentino di Gallura – scrive la Hulme -. Grazie ad un delicato passaggio in piccole botti di rovere, questo vino assume una struttura rotonda e cremosa che gli conferisce un importante potenziale di invecchiamento ”.

Ancora un premio da Wine Enthusiast che ha recensito il Cannnoanu rosè di Siddùra, Nudo, assegnandogli 91 punti“La recensione di Wine Enthusiast – dichiara Dino Dini direttore commerciale della cantina– gratifica il lavoro svolto dall’azienda e dal suo team, che mediante la tecnica della pressatura diretta ha saputo al meglio interpretare lo stile dei rosati provenzali, ottenendo un vino dal colore rosato pallido, con aromi fruttati e dal gusto fresco”.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.